Rassegna stampa

Scandalo assegnazione Mondiali 2006 Lascia il n. 1 della Federcalcio tedesca

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 10-11-2015 - Ore 07:32

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Scandalo assegnazione Mondiali 2006 Lascia il n. 1 della Federcalcio tedesca

CORRIERE DELLA SERA - ARZILLI - Wolfgang Niersbach, il presidente della Federcalcio tedesca (Dfb), ieri a Francoforte si è dimesso dalla sua carica assumendosi la «responsabilità politica» dello scandalo per l’assegnazione del Mondiale 2006 alla Germania, quello vinto dall’Italia di Marcello Lippi. La bufera, scatenata da Der Spiegel , e poi ripresa dalla Procura di Francoforte, riguarda i presunti quattro voti comprati dalla Dfb e decisivi in sede di assegnazione del Mondiale tedesco (la spuntò la Germania con 12 voti, 11 per il Sudafrica e si astenne il membro neozelandese Charles Dempsey). Pur conservando gli incarichi in Fifa e Uefa, Niersbach lascia la Dfb dopo le perquisizioni nella sede federale e nell’abitazione privata; oltre alle presunte tangenti pagate per ottenere il Mondiale sono contestate anche irregolarità fiscali nella gestione della Federazione dal 2000 in poi. «Sono molto fiducioso di poter fornire risposte a tutti i quesiti che si pone anche l’opinione pubblica», ha commentato l’ormai ex presidente che, al Comitato direttivo federale, dovrà rendere conto del transito di 6,7 milioni di euro del 2005 tra la Dfb e la Fifa, fatto smentito dalla Federazione internazionale. 
Secondo la ricostruzione di Der Spiegel , i fondi neri vennero creati attraverso una finta donazione privata avvenuta prima del voto decisivo (6 luglio 2000). Cioè, i 6,7 milioni di euro (10,3 milioni di franchi svizzeri) furono versati in una banca di Ginevra e, da lì, restituiti a Zurigo sul conto di chi li aveva prestati, il capo di Adidas Robert Louis-Dreyfus, con causale fittizia: il saldo di una quota per la cerimonia di inaugurazione all’Olympiastadion di Berlino. Sempre ieri ha rassegnato le sue dimissioni da presidente della Federcalcio colombiana il 56enne Luis Bedoya, che già aveva lasciato la Federazione sudamericana, dove faceva il contabile. Due terremoti con lo stesso epicentro. 

Fonte: CORRIERE DELLA SERA - ARZILLI

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