Rassegna stampa

Sfide e incroci pericolosi in Inter-Roma

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 03-10-2013 - Ore 11:00

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Sfide e incroci pericolosi in Inter-Roma

Si ritroveranno faccia a faccia sabato sera a San Siro. L’Inter e la Roma. Ma non solo, soprattutto Mazzarri e la Roma. Perché alla fine dello scorso campionato, WM era la prima scelta di una società alle prese con un vuoto tecnico da colmare. Il direttore sportivo, Sabatini,si convinse strada facendo: confidò agli amici che Mazzarri non era il suo profilo di allenatore ideale, ma l’uomo giusto per ripartire dopo le ultime delusioni. Ovvero la persona capace di caricarsi sulle spalle pesi e responsabilità, di affrontare a muso duro giornalisti e giocatori a Trigoria, di farsi sentire in panchina.
Sabatini ne parlò con Bozzo, l’avvocato che assiste Mazzarri, per capire presupposti e margini di trattativa. Lui, però, pensava all’Inter e sperava nella chiamata di Moratti. Ecco perché prese tempo e non disse mai sì alla Roma, troppi i dubbi sull’affidabilità di un progetto che non dava le giuste garanzie, sulla carta. Qualcuno infatti soffiò nell’orecchio di Mazzarri: “Guarda che la Roma sarà costretta a vendere alcuni dei suoi migliori giocatori, deve rientrare dal punto di vista economico, il bilancio piange”. Bastarono poche parole per aumentare le perplessità e aspettare l’Inter, che nel frattempo prometteva(invano) a Stramaccioni rinforzi per il suo 4-3-3. Strama che proprio l’Inter strappò alle giovanili giallorosse utilizzando una clausola rescissoria (libero nel caso in cui la Primavera fosse rimasta ad Alberto De Rossi), perché gli incroci tra i due club sono stati e sono continui. Alla fine, è andata bene così. A tutti. A Mazzarri che si è ritrovato sulla panchina dell’Inter e ha già fatto dimenticare il recente passato di fischi e sconfitte. A Sabatini che ha potuto scegliere una guida più vicina alle sue idee, pescando in Francia il sergente buono, Garcia. Così, Inter e Roma vanno al duello di sabato sera con la voglia di stupire ancora, la classifica parla da sola. La capolista va che è uno spettacolo, non prende mai gol e segna con regolarità, adesso anche nel primo tempo. L’Inter, invece, ha già fermato la Juve a San Siro e brilla per compattezza ed equilibrio, con Jonathan eAlvarez trasformati in fretta da brutti anatroccoli a principi azzurri. Nero e azzurri. A proposito di Alvarez, ecco un altro incrocio tra Inter e Roma. Perché i muri raccontano di come Sabatini abbia provato fino all’ultimo a dirottarlo a Trigoria, fax spediti quando Ausilio (il ds interista) era in Argentina per chiudere. La Roma offrì 500mila euro in più, ma non bastò. Alvarez sbarcò ad Appiano, Sabatini poi prese Lamela. E andò bene a tutti anche quella volta. Inter-Roma, avanti un’ altra. Sfida.

Fonte: blog.paddypower.it

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