Rassegna stampa

Si può dare di più, anche De Rossi

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 16-06-2014 - Ore 08:18

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Si può dare di più, anche De Rossi

La Fifa lo ha premiato con la statuetta del «Man of the match». Per la Gazzetta e per altri quotidiani è stato il migliore in campo. Cesare Prandelli, però, ha punzecchiato Mario Balotelli: «Potrebbe fare molto di più». Non c’è allenatore che «maneggi» Balo così bene come il c.t. dell’Italia. Prima dell’Inghilterra gli ha messo il pepe al sedere con lo «spauracchio» Immobile. Dopo l’Inghilterra ha usato bastone e carota, complimenti e critiche. Buon senso comune per gestire un campione e un personaggio estremo, nel bene e nel male.

Anche De Rossi Così Prandelli su Balo nel post-England: «Ha mezzi eccezionali e deve capire che certi movimenti dell’attaccante sono finalizzati all’azione. Deve dare di più». Daniele De Rossi, uno dei leader dello spogliatoio azzurro, si è accodato: «Mario ha segnato un gol da vero killer, ha le qualità dei grandi cannonieri, ma non si muove come loro. Se facesse i movimenti giusti, realizzerebbe il triplo delle reti. Comincia a capirlo, i suoi compagni e l’allenatore lo aiutano. Sta maturando tatticamente. Se impara a correre negli spazi e ad allungare la squadra, è inarrestabile perché non ci sono difensori che possano tenerlo». Contro gli inglesi Balo ha scoccato quattro tiri: due conclusioni in porta – il pallonetto sventato sulla linea e il gol – e due fuori. E’ stato pescato in fuorigioco per quattro volte. I grafici sulle posizioni medie da lui tenute certificano che si è mosso un pochino più indietro rispetto ad altre prime punte di questa prima tornata Mondiale – Sturridge, Campbell, Gutierrez e Diego Costa si sono installati qualche centimetro più avanti – e hanno colto la solita tendenza a svariare sulla sinistra. Conclusioni: Prandelli e De Rossi gli chiedono maggiore profondità. Sei un centravanti e gioca da centravanti, il senso del messaggio. E’ vero però che con Immobile, nel quarto d’ora finale, l’Italia si è abbassata di molto. Le critiche di Prandelli e De Rossi vanno catalogate alla voce pungolo: Mario, non ti fermare, abbiamo giocato soltanto una partita.

Frecciate Sul volo di ritorno da Manaus ha viaggiato con la futura moglie Fanny Neguesha, come da foto pubblicate su Instagram. Fanny allo stadio ha tifato da matti e da lontano ha scambiato baci col fidanzato: «Mario ha giocato benissimo, ha segnato. Abbiamo vinto, meglio di questo…». E poi: «Chi non è felice quando si sposa?». Sul braccio sinistro, in evidenza, il tatuaggio dedicato al suo uomo: un’amorosa frase in inglese. Balo si è scatenato su Twitter e su Instagram. «Grazie a tutti coloro che mi sostengono, che credono in me e che mi capiscono», ha twittato. Ha postato la foto in cui schiocca uno «smack» a Fanny, alcuni scatti dall’aereo e l’immagine della sua sorellina naturale Angel in maglia milanista. Enock, il fratellocalciatore, ha scritto un messaggio polemico su Facebook: «Tutto ad un tratto tutti tifano Mario. No comment». Ieri serata libera per gli azzurri: il numero nove come è ovvio l’ha trascorsa con Fanny.

Il Brasile ai suoi piedi I brasiliani stravedono per Pirlo e Balotelli. Amore sbocciato un anno fa in Confederations. Junior, giocatore del Brasile del 1982 ed ex del Toro, ha detto in tv: «Con Mario il Brasile volerebbe e vincerebbe facilmente la Coppa». Una critica neppure tanto velata a Fred, che pure i suoi gol li segna. A Rio fantasticano di un’accoppiata Neymar-Balo. La Globo ha trasmesso un reportage da Brescia. All’oratorio di Concesio, il paese bresciano in cui Balotelli è cresciuto, hanno allestito un maxi-schermo per seguire tutti assieme la partita. C’erano tanti amici di Mario, tra gli altri il 19enne Serafino: «E’ un ragazzo d’oro, con un coraggio enorme. Un esempio per tutti noi. A 13-14 era già molto più bravo di tutti, portava via la palla a chi voleva. Era umile, scherzava ed è rimasto così. Oggi gira in Ferrari, ma si diverte con le cose semplici». A Brescia hanno già scritto l’agiografia, però Mario segue la linea Prandelli: «Non abbiamo ancora fatto niente», ha detto. Che il «bad boy» sia finalmente cresciuto? Arrivederci alla prossima puntata.

Fonte: GASPORT (S. VERNAZZA)

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