Rassegna stampa

Stadio della Roma: l’impatto del “no” sul bilancio del club (e sul calcio italiano)

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-02-2017 - Ore 10:49

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Stadio della Roma: l’impatto del “no” sul bilancio del club (e sul calcio italiano)

PANORAMA.IT - CAPUANO - Senza stadio nuovo e di proprietà la Roma rischia di fare un salto indietro nel tempo e con lei il calcio italiano, che già ha un gap notevole da coprire rispetto al resto d’Europa. Lo dicono i numeri e lo racconta l’esperienza virtuosa di chi è riuscito a dotarsi di un’infrastruttura di nuova generazione: pochi casi isolati in serie A (Juventus, Sassuolo e Udinese) laddove la maggioranza dei campionati top del continente ha già fatto scelte e investimenti da tempo.

Quanto può valere uno stadio costruito con criteri moderni e senza dover passare attraverso il legame con il proprio Comune o suddividendolo con un’altra squadra? Decine di milioni di euro di crescita alla voce ricavi dal vendita biglietti, cui bisogna aggiungere tutto ciò che c’è intorno perché quasi mai l’impianto rimane l’unica opera e la sostenibilità finanziaria è garantita da investimenti residenziali e commerciali legati a quello sullo stadio. L’esempio guida in serie A è la solita Juventus, l’unica tra le big ad essere riuscita nell’impresa di dotarsi di un proprio impianto. Al di là dell’impatto sportivo sulla squadra, che in casa sta tenendo un rendimento straordinario vincendo praticamente sempre e perdendo solo 3 volte in campionato dal 2011 a oggi, il valore guida sono gli incassi da botteghino. 

La scommessa è stata vinta in fretta dai dirigenti del club bianconero che nella stagione 2010-2011 – l’ultima al vecchio Comunale ribattezzato Stadio Olimpico nel 2006 – avevano segnato alla voce ricavi da stadio la miseria di 11,6 milioni di euro. Stagione particolarmente povera anche sportvamente, ma la progressione successiva segna la differenza: 31,8 milioni nel 2011-2012, dopo il debutto dello Stadium, poi su fino al record di 51,4 milioni nell’annata della finale Champions League a Berlino. La Roma, che aspira a entrare nell’elite del calcio italiano ed europeo in maniera costante, è nettamente indietro su questo tema e l’investimento sullo stadio serve proprio a iniziare un percorso virtuoso. Interessa al club, ai tifosi e di sponda anche al resto del calcio italiano che non si può rifugiare solo nella Juventus. Per dare una misura della situazione attuale, ecco la classifica dei ricavi da stadio nella stagione 2015-2016 secondo il rapporto Deloitte Football Money League: la Juventus con i suoi 43,7 milioni di euro (stagione 2015-2016 leggermente inferiore rispetto a quella precedente che aveva visto lo Stadium ospitare la Champions League fino alle semifinali) si trova fuori dalla Top10 mentre la Roma (28,4 milioni) è l’ultima tra le prime 15 della graduatoria per fatturato e la 16° complessiva essendo superata anche dal West Ham.

La Premier League complessivamente va oltre i 500 milioni di euro solo considerando le grandissime (Chelsea, Liverpool, Arsenal e i due Manchester). Gli altri arrancano con l’eccezione della Liga sostenuta dai numeri di Real Madrid e Barcellona. Un gap destinato ad aumentare al pari di quello delle partnership commerciali. Ecco perché lo Stadio della Roma serve a Pallotta, ma non solo. Dopo la Capitale anche Milano dovrà dare un segnale per costruire il futuro del nostro calcio.

Fonte: Panorama.it

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