Rassegna stampa

Tavecchio lo capisce subito, però dopo

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 16-09-2014 - Ore 10:30

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Tavecchio lo capisce subito, però dopo

Se continua così, finirà col suscitare tenerezza. Dopo l’Optì Pobà mangiabanane, l’intellettuale Carlo Tavecchio si sta sottoponendo alla via Crucis delle comparsate televisive per rifarsi una verginità mediatica. Il primo a non crederci è lui, però gli hanno consigliato di andarci. E così, non senza stoicismo, si sottopone al martirio delle domande dei conduttori. Ben sapendo che, più prima che poi, gli faranno rivedere quella scena.

Nel frattempo Tavecchio ha scelto Conte, promesso la Serie A a 18 squadre e puntato sul rilancio del calcio femminile (ha cambiato idea: prima diceva cose tipo “credevamo che le donne nel calcio fossero handicappate ”). Lui, però, resterà per tutti quello di Optì Pobà. Domenica era a Quelli che il calcio, una settimana fa a Tiki taka . Vorrebbe smacchiare la banana, ma non ci riesce. Ospite di Savino, ha minimizzato: “È stata una piccola sciocchezzuola. Finora si è parlato del fatto marginale e non del contesto”. Ha puntualizzato: “Guardi che Optì Pobà non esiste”. Ha esultato: “Con il mio provvedimento, chiunque si trovi sul territorio italiano può giocare a calcio. È stato una specie di Ius Soli”. E ha pianto un po’: “Dopo mezz’ora ho riconosciuto il mio errore. Per quanto dovrò ancora riconoscerlo?”. Naturalmente caricaturale, ha dialogato anche con Conte. Solo che non era lui, ma Ubaldo Pantani che lo imitava.Tavecchio è parso dubbioso. Poi, nella sua generosità gaffeuse , ha regalato l’ennesima perla: “L’ho capito subito che non era lui, ma dopo”. Una sorta di autoritratto, perché a ben pensarci Tavecchio è così: lo capisce subito, però dopo.

Fonte: IL FATTO QUOTIDIANO - SCANZI

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