Rassegna stampa

Tor di Valle, maggioranza spaccata: ipotesi di nuovo slittamento del voto

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 22-12-2014 - Ore 09:51

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Tor di Valle, maggioranza spaccata: ipotesi di nuovo slittamento del voto

La delibera sul nuovo stadio a Tor di Valle torna in Aula Giulio Cesare stamattina. Da calendario il voto finale dell’Assemblea dovrebbe arrivare oggi, ma il condizionale è d’obbligo, dopo i tre rinvii della scorsa settimana. Tanto che molti consiglieri ieri davano quasi per certo l’ennesimo slittamento a domani. E con oltre 300 tra ordini del giorno ed emendamenti da vagliare, lo spettro evocato dal capogruppo dem Fabrizio Panecaldo di un voto a cavallo tra la vigilia e Natale, rimane sempre più concreto.

IL PALLOTTOLIERE
Agenda dei lavori a parte, restano tanti i dubbi tra i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. Nei corridoi di Palazzo Senatorio è già partita la conta sotterranea di favorevoli, contrari e astenuti. Un pallottoliere impazzito che per ora dice solo una cosa: che la maggioranza non voterà compatta la «pubblica utilità» del progetto presentato da Pallotta e dal costruttore Parnasi, sponsorizzato dall’assessore Caudo nonostante la sfilza di bocciature arrivate dall’Istituto nazionale di Urbanistica e dalle più autorevoli associazioni ambientaliste del Paese. Tutti contro l’«Ecomostro», come lo ha chiamato Legambiente, ovvero la colata di cemento da quasi un milione di metri cubi che sorgerebbe accanto allo stadio. Tre grattacieli, che con lo sport non c’entrano nulla, destinati a uffici, negozi e alberghi.

Ed è su questo che la maggioranza si divide. Innanzitutto Sel. «Oggi questo progetto appare come una speculazione», dice Imma Battaglia. «Lo chiamiamo “delibera dello stadio”, ma in realtà è un’opera edificatoria che avrà effetti molto pesanti sulla città». Orientata verso il no Gemma Azuni, scettica Anna Maria Cesaretti. Non voterà a favore anche Riccardo Magi della lista di Marino: «Sulle opere di mobilità non c’è neppure uno straccio di piano di fattibilità».

Acque agitate anche nel Pd. Pierpaolo Pedetti ha presentato un emendamento che punta a ridurre drasticamente i profitti dei proponenti, mettendo a gara una parte delle cubature di compensazione. Forti dubbi li nutre anche Orlando Corsetti, anche lui orientato verso l’astensione. Mentre c’è chi come Maurizio Policastro dice «non sono entusiasta, ma alla fine dovrei votare sì». Un assist al progetto potrebbe arrivare da Forza Italia. Il capogruppo Davide Bordoni è orientato verso un voto favorevole, diversamente il consigliere Dario Rossin nei giorni scorsi è stato durissimo sul progetto di Parnasi. Contrari alla speculazione anche i Fratelli d’Italia, che con il capogruppo Ghera chiedono «più garanzie sulle opere pubbliche». Non dovrebbe votare sì anche Gigi De Palo così come il Movimento 5 Stelle, «favorevole allo stadio, ma non alla speculazione». Ncd ha presentato diversi emendamenti, così come la Lista Marchini. Il capogruppo Onorato spiega: «Senza le infrastrutture necessarie, per quel quadrante sarebbe il colpo di grazia».

LA PROTESTA
Per protestare contro i rischi di speculazione, i cittadini del comitato “Difendiamo Tor di Valle dal cemento” da oggi saranno in sciopero della fame. «Difenderemo il territorio fino alla fine», spiegano. «Abbiamo raccolto oltre 2mila firme di cittadini, ma il Comune non ci ascolta».

Fonte: IL MESSAGGERO - DE CICCO

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