Rassegna stampa

Tra Juventus e Roma la sfida non finisce mai

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 09-10-2014 - Ore 08:34

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Tra Juventus e Roma la sfida non finisce mai

«Siamo i più forti in Italia. Proveremo a vincerle tutte ma dopo domenica non dipende più da noi. Abbiamo preso tre gol irregolari. Meglio però che stia zitto, mi hanno detto di non parlare di quello che è successo…». Firmato Adem Ljajic.

Chi pensava che il messaggio distensivo lanciato martedì da James Pallotta(«Dovremmo fare tutti un respiro profondo e calmarci un po’. Il calcio è un gioco che va a mille all’ora e a volte emergono errori e controversie: questo è un discorso valido per tutti») fosse propedeutico per voltar pagina, si sbagliava di grosso. Le parole dell’attaccante serbo a Roma Radio riaccendono inevitabilmente la polemica, in realtà mai sopita. Anche perché da parte bianconera, non si perde occasione per continuare a stuzzicare i rivali. Dopo l’affondo di Pavel Nedved e il tweet di Leonardo Bonucci (seguito poi dalle spiegazioni del difensore in nazionale), ci ha pensato il centravanti Alvaro Morata, dal ritiro dell’under 21 spagnola, a rincarare la dose: «Se loro avessero vinto non avrebbero detto nulla. È stata una gara molto calda, non è facile assimilare una sconfitta in una sfida così importante, soprattutto se arrivata negli ultimi minuti – ha detto l’ex Real al portale Goal.com – Totti è un grandissimo giocatore, storico. Ma non avrebbe dovuto dire quelle cose». 

 TUTTI CON FRANCESCO –  Apriti cielo: un’altra stoccata al capitano giallorosso. L’ennesima. È proprio per questo motivo che nella tifoseria in molti non hanno condiviso l’uscita di Pallotta.

 

CONSENSI PER JIM –  Tuttavia come spesso accade la verità è nel mezzo. È chiaro che la scelta di replicare in modo pacato è legato ad una strategia societaria. Con il suo messaggio Pallotta ha ritenuto fosse arrivato il momento di voltare pagina, non avendo certamente come proposito quello di contrapporsi alle dichiarazioni di Totti. Una linea scelta da lui e condivisa a Trigoria dove in realtà lunedì, non sono stati in pochi ad essere combattuti sul rispondere o meno ai reiterati affondi dei tesserati bianconeri. Alla fine però ha prevalso la volontà del presidente, molto apprezzata dalle istituzioni sportive, Giovanni Malagò in primis: «Ho letto le dichiarazioni di Pallotta – ha detto il ieri il numero uno del Coni – Applausi sotto tutti i punti di vista, devo dire una lezione di stile. Se è un caso che non sia italiano? Non credo».

Fonte: il messaggero (S. Carina)

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