Il mostro del Campidoglio
PIERO TORRI - L'ingegner Fabio Pacciani ci perdonerà. Sarà che proprio nei giorni scorsi c'è stata la notizia della scomparsa di Fernando Pucci, ultimo compagno di merende ancora in vita di Pietro Pacciani, l'ignobile mostro di Firenze, che con quel cognome l'associazione è stata un macabro gioco da ragazzi. Soprattutto perché nella vicenda dello stadio della Roma, il mostro c'è anche se prova a non farsi vedere. Proverò a spiegarmi. Intanto, chi è l'ingegner Fabio Pacciani? Anni cinquantasette, una brillante laurea in ingegneria civile dei trasporti, ex ufficiale del Genio, retribuzione annua lorda da 99.402, 55 euro (dati pubblici, consultabili e verificabili sul sito del Comune). Ma soprattutto, almeno per il nostro caso, dirigente tecnico del Dipartimento programmazione e attuazione urbanistica di Roma Capitale, il rappresentante del Comune, quindi del Sindaco, all'interno della conferenza dei servizi che ha bocciato la richiesta dei proponenti (Roma e Parnasi) che chiedevano un ulteriore stop della stessa Conferenza. Ma come, l'uomo delegato dal Sindaco Virginia Raggi è stato il protagonista di questo nuovo stop? Sì, e in ogni caso, tanto per non correre rischi, l'ingegnere non è stato il solo. Ad accompagnarlo nel no, peraltro assolutamente nelle regole, c'è stato anche il rappresentante di Città Metropolitana (in pratica l'ex Provincia, presieduta pure questa dal Sindaco), il dottor Massimo Piacenza, anni cinquantacinque, una laurea in architettura con lode, retribuzione annua lorda non consultabile (magari non sono stato io capace di trovarla, nel caso me ne scuso), dall'aprile del 2013 alla Direzione del Servizio 4 della Ragioneria Centrale, programma delle opere pubbliche di Roma Capitale, monitoraggio investimenti (ma questi signori di che dimensioni hanno i bigliettini di visita?). In sostanza è successo questo, messo nero su bianco da un comunicato con il verbale della Conferenza dei Servizi: lo Stato ha dato parere favorevole (allo stop), la Regione ha fatto altrettanto, Città Metropolitana (l'ex Provincia) e Roma Capitale (il Comune) hanno fatto pollice verso. Potrebbe pure esserci nulla di strano, se non fosse che nello stesso verbale, si rende pure ufficiale la lettera che il Sindaco di questa eterna città aveva inviato al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, nella quale <si fornisce parere favorevole alla richiesta di sospensiva da parte del proponente e di considerare altresì non definitivo il parere già espresso in precedenza>