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Demolizione Leonardo Da Vinci di Firenze: ma l’amianto?

condividi su facebook condividi su twitter 05-07-2017

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Demolizione Leonardo Da Vinci di Firenze: ma l’amianto?

 

Demolizione Leonardo Da Vinci di Firenze: ma l’amianto?

 

Firenze, 5 luglio 2017 - Basta amianto nelle scuole! L’Osservatorio Nazionale continua a parlare delle 2.400 scuole, 350.000 studenti e 50.000 dipendenti, tra docenti e non, a rischio, tra i quali quelli della Leonardo Da Vinci di Firenze, la cui presenza di amianto è stata confermata nel 1997 a seguito della denuncia del Responsabile della Sicurezza del Comune che nel 2005 portò alla sua chiusura e, ad una nuova apertura due anni dopo.

“L’amianto nelle scuole è il paradigma classico dello scandalo e dello sfascio dal quale dobbiamo assolutamente risollevarci. Ciò sarà possibile cominciando a bonificare le scuole e a ridurre le spese militari, tanto più che ricordiamo che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. A cosa serve avere l’ottavo esercito più grande al mondo e il secondo in Europa se poi le nostre scuole sono piene di amianto e cadono a pezzi? E se poi i cittadini sono costretti a lavorare fino a 70 anni per far felice la Sig.ra Fornero?”, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente ONA.

L’Osservatorio Nazionale Amianto continua a cercare giustizia e l’Avv Ezio Bonanni, Presidente ONA, insieme con l’Avv. Saverio Rossi, una volta venuti a conoscenza della demolizione dell’Istituto, prevista entro l’estate, lo scorso 5 giugno, ha presentato un’apposita istanza per essere autorizzati a compiere delle indagini difensive, che mirano ad acquisire elementi oggettivi circa i livelli di aerodispersione e quindi dell’entità del rischio.

Tale richiesta è stata reiterata anche al PM assegnatario in data 3 luglio, affinchè siano effettuate con urgenza le misurazioni ambientali prima dell’abbattimento.

Infatti, non è sufficiente demolire le scuole imbottite di amianto dopo anni di proteste ma si devono adempiere anche gli obblighi di legge relativi.

Nonostante le ripetute richieste dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ad oggi, non è stato possibile svolgere indagini difensive con accesso agli edifici scolastici per poter effettuare un’analisi approfondita della dispersione di nano-particelle potenzialmente cancerogene e, soprattutto, né è stato possibile eseguire indagini epidemiologiche sulle persone esposte.

In tema di misurazioni di fibre di amianto, infatti, lo studioso Dr.Montanari, ci insegna che: “Le misurazione di fibre aerodisperse negli edifici in amianto che normalmente vengono eseguite servono solo a “rassicurare “ i lavoratori in quanto occorrerebbe un limite di rilevabilità pari a 0,005 fibre per ogni litro d’aria  mentre il limite di sensibilità degli apparecchi considerati “a norma” si ferma di fatto a 0,4 fibre/litro e così anche se si superasse di ottanta volte il livello legale che qualche anno fa fu stabilito in California  come livello di rischio tollerabile ovvero di 100 fibre al giorno  di crisotilo (l’amianto più comune) le apparecchiature continuerebbero ad indicare zero, illudendo tutti organi di controllo compresi”.

Quindi le misure “rassicuranti” con zero fibre, prodotte dal Comune di Firenze, effettuate al Biennio ITI Leonardo da Vinci di Firenze non escludono il rischio di ingerenza di fibre.

L’amianto, prima delle bonifiche, ancora in corso dopo 25 anni dalla legge, era ed è presente in modo ubiquitario in tutto il Comprensorio scolastico; in particolare l’amianto nei tetti del “Professionale Vecchio”,  Officine del Triennio,  edifici di “Edilizia”,  tetto del “Professionale nuovo” e nell’edificio” Biennio e Ex mensa ITI.

 Nella specializzazione di odontotecnica dopo il 1992, come dichiarato da ex allievi, l’amianto, veniva lavorato come da programma ministeriale sotto forma di nastro ed erano utilizzati nelle lavorazioni guanti, grembiuli e forni in amianto.

Nell’anno 2009 e 2012, inoltre, sono stati effettuati lavori di manutenzione al tetto del Professionale nuovo, ove era presenza di amianto. Tali lavori sono stati eseguiti in orario scolastico con studenti ed insegnanti presenti, con tanto di testimonianze video originali consegnate direttamente alla Procura della Repubblica di Firenze.

L’Osservatorio Nazionale Amianto si augura che le richieste degli ex lavoratori di agevolazioni pensionistiche per esposizione ad amianto siano accolte bonariamente dalle istituzioni, senza necessità di ricorrere a lunghe e costose cause, affinchè gli insegnanti ottengano il riconoscimento dei loro diritti.

L’Osservatorio Nazionale amianto, in ogni caso, è pronto a sostenere e tutelare i diritti di tutti gli insegnanti.

Fonte: Ufficio Stampa ONA

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