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The Italian Job: un'opera rock in giallorosso (Foto)

condividi su facebook condividi su twitter 07-02-2017

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The Italian Job: un'opera rock in giallorosso (Foto)

THE  ITALIAN  JOB

Nata in un aeroporto Usa. Precisamente in una sala d’attesa del Kennedy di New York. I Clockers erano in attesa di imbarcarsi su un volo diretto a Roma, dopo una lunga e fortunata tournèe negli Stati Uniti. Lì, in quella sala d’attesa, ha mosso i primi passi l’opera rock che il 10, 11 e 12 febbraio prossimi esordirà al Teatro Orione di Roma (ore 21.00) con la regia di Claudio Boccaccini. E’ in quella sala d’attesa che i Clockers incontrano un ottantenne italo americano con la faccia segnata dal lavoro e dall’età. Un signore che gli si rivolge in uno slang tutto suo raccontando storie che meriterebbero un libro. “ I tenisse e mani ice e maggia accattato a nice car, longa da qui a overthere”, così esordisce l’italo americano. I Clockers si guardano negli occhi e in quel preciso istante nasce “The Italian Job”, un’opera a cui hanno lavorato per diversi anni.

Lo spettacolo è basato sulle storie, e non sulla storia, degli italiani emigrati dalla fine del 1.800. Italiani che riposero ogni loro speranza in quei viaggi verso paesi lontani e sconosciuti, alla ricerca di una vita dignitosa e con il sogno di poter tornare un giorno a casa loro, l’Italia. Insomma quando gli italiani erano gli extracomunitari, un concetto che da queste parti ormai è stato dimenticato.

I Clockers hanno dato un suono a queste storie, delle armonie a quelle lacrime versate, una melodia a quelle speranze mai sopite di quelle vite consumate dal lavoro: imbianchini, minatori, meccanici, muratori, carpentieri, questo era l’esercito senza divisa che in modo silenzioso ha dato lustro e dignità al nostro paese.

Tutto questo è “The Italian Job”, opera non solo musicale e in cui, in un atto unico, si susseguono monologhi, canzoni, immagini di repertorio, video, balletti che, con il dovuto rispetto, ripercorreranno quasi un secolo di emigrazione italiana.

Regia: Claudio Boccaccini

Attori: Claudio Boccaccini, Euridice Axen, Francesco de Francesco.

I Clockers: Ray D’Antoni (autore, voce, chitarra); Fabio Fiorina (chitarre e cori); Angelo Molino (tastiere e cori); RobMauro Munzi (batteria); Anton Caleniuc (basso).

Special Guest: Luciano D’Abruzzo (tastiere)

Cori e chitarre: Erin Mellon Trio (Elisabetta D’Aiuto), Federica Mazzagatti, Alessandra Illuminati)

THE CLOCKERS 

Il gruppo è nato nel 2006 da un’idea di Ray D’Antoni (Fabio Fiorina), innamorato da sempre del Blues del Delta. Il primo disco uscito è del 2007, il titolo è “Summer of love”, viene presentato all’Hard Rock cafè di Roma e riscuote un buon successo di critica. Il secondo lavoro vede la luce nel 2010, si intitola “Timeless”, è arrangiato, come il precedente, da Luigi Montagna, riscuote un buon successo in Italia supportato da una lunga tournèe live in giro per l’Italia. Nel 2013 esce il terzo disco, il più maturo, intitolato “Love & dirty roads” che riscontra subito un notevole successo balzando in testa alle classifiche di vendita on-line. E ora, dopo un lungo e grande lavoro, è nato questo “The Italian Job”, disco che si è trasformato in un atto unico teatrale con cui i Clockers intendono cominciare una lunga tournèe in giro per il mondo. Già fissate le prime tappe per la prossima primavera in Cina. Poi sarà la volta di Australia, Sudamerica, Stati Uniti, Europa.

Altro particolare, da evidenziare è che i Clockers ed il regista Claudio Boccaccini, sono dei grandi romanisti…e questo non è poco !

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