Dietro la lavagna

Roma 0-1 Villareal | Le Pagelle di Piero Torri

condividi su facebook condividi su twitter 23-02-2017

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Roma 0-1 Villareal | Le Pagelle di Piero Torri

Alisson 8,1

Ma quante sono le squadre al mondo che possono permettersi un dodicesimo così? Il migliore a paletti di una Roma confusa e con la testa chissà dove. Se non abbiamo rischiato l'infarto nella seconda parte della gara, lo dobbiamo a questo brasiliano che ha ribadito come solo uno Szczeny mai visto può impedirgli di essere sempre il portiere titolare. Almeno cinque-sei parate vere. Servono, perlomeno, a prenotare il futuro.

Manolas 5,6

Non c'è niente da fare, quando la partita non accende la sua fantasia, il greco gioca con una marcia in meno, dando l'impressione di non prenderla troppo sul serio. Non è stata proprio una brutta figura, ma la conseguenza è stata che al tramonto del primo tempo ha accusato un affaticamento (si spera). E a tre giorni dalla sfida di San Siro contro l'Inter, non ci voleva proprio.

Vermalen 4,8

Chissà dove sia andato a nascondersi il centrale difensivo che aveva fatto innamorare i tifosi dell'Arsenal. Troppo lontano il riferimento? E allora cambio: ma il capitano del Belgio, protagonista indiscusso nell'ultimo Europeo, era lui o uno travestito da Vermalen? In ogni caso, un'atra volta delude per presenza fisica, agonismo, tecnica. In più ci mette il pacchiano errore che dà il là al gol degli spagnoli, costringendoci ad ansie che stavolta non pensavamo di dover vivere.

Juan Jesus 6,0

Un conto è giocare avendo al fianco i titolari, un altro in un terzetto del tutto inedito con i meccanismi dei movimenti tutti da verificare in una partita vera. Nel primo tempo dalla sua parte ha pochissima copertura, non sempre riesce a metterci una pezza. Gioca comunque con la necessaria concentrazione e questo è un aspetto che va sottolineato e apprezzato.

Bruno Peres 6,3

Viene sostituito nel finale ed esce tra qualche fischio. Non comprendo, perché il brasiliano che da quando è arrivato non ne ha saltata una, il suo lo ha garantito anche stavolta. Non solo in fase offensiva, è la sua parte migliore, ma anche e soprattutto in quella difensiva dove si è reso protagonista di un paio di diagonali che evitano guai. Non so voi, ma io continuo a vederlo in progresso. Con Spalletti, ne sono certo, diventare un calciatore a trecentosessanta gradi.

De Rossi 5,4

Fatica a capire la partita, non venendone mai a capo. Troppo spesso si appiattisce abbassandosi sulla linea dei difensori e lasciando spazio e spazi ai due centrocampisti spagnoli centrali che ovviamente ne approfittano. Non ha mai trovato la posizione giusta, forse disabituato a giocare avendo al fianco un altro palleggiatore come Paredes. La conseguenza è stata che ha sbagliato una marea di palloni, roba che in questa stagione non gli era mai capitata.

Paredes 5,6

Un po' meglio del biondo di Ostia, ma pure l'argentino non è che abbia convinto. Soprattutto per l'interpretazione della partita, in particolare nel primo tempo in cui ha vagato spesso e poco volentieri per il campo senza di fatto mai trovare il pallone. L'unica attenuante che gli si può concedere è che gioca troppo a singhiozzo per riuscire a trovare la necessaria continuità di rendimento.

Mario Rui 5,5

La rottura del legamento e poi Emerson Palmieri. Si può spiegare così il portoghese spaesato che abbiamo visto pure contro il Villareal, un giocatore che è il lontano parente di quello visto con la maglia dell'Empoli. Per tornare quello, dovrebbe giocare ma con l'Emerson Palmieri applaudito di questi ultimi mesi, chissà quando lo rivedremo in campo.

El Sharawy 5,7

Cerca di accendersi ogni volta che il pallone gli arriva tra i piedi, ma intorno ha una Roma quasi del tutto inedita e che, quindi, non riesce a mettere in piedi un'azione che sia una. Va un po' meglio nella ripresa, ma niente che possa convincere Spalletti che si può fare a meno di Salah.

Perotti 6,1

E' la media tra un primo tempo pessimo e una ripresa giocata a livelli d'altri tempi. Spalletti gli cambia posizione nei secondi quarantacinque minuti e la cosa giova all'argentino capace di due-tre progressioni delle sue, una delle quali conclusa con la più nitida palla gol costruita dalla Roma (sinistro alto di Totti). Se è quello della seconda parte, potrà tornare utilissimo nel prossimo futuro in cui ci sarà da giocare una partita ogni tre giorni.

Totti 5,6

Faccio sempre un po' di fatica a dargli l'insufficienza, ma il capitano contro il Villareal di fatto non è mai stato un fattore. Sì, un paio di tocchi e lanci ce li ha regalati, ma il Totti vero è tutta un'altra cosa. Il problema è anche che con Dzeko la squadra è abituata a giocare in una certa maniera e allora fa un po' fatica ad adattarsi alla presenza di Francesco.

Rudiger 4,2

Non c'entra niente la prestazione in campo, ma il voto severo è figlio legittimo di un doppio cartellino giallo (il secondo nell'area avversaria) che ha costretto la Roma a giocare in inferiorità numerica la parte finale della partita. Ma, soprattutto, è stata una sciocchezza enorme considerando che non ci sarà nella partita d'andata degli ottavi di finale. 

Nainggolan sv

E' bastato il suo ingresso in campo, per decelerare il mio battito cardiaco.

Fazio sv

Ultimi minuti, giusto per evitare scherzi

Spalletti 6,1

Tutto è stata meno che una delle migliori prestazioni della sua Roma. Forse troppi cambi hanno inciso, in ogni caso la Roma è negli ottavi di finale, questo contava. Certo è, potete scommetterci, che due paroline ai suoi giocatori gliele dirà.

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