Dietro la lavagna

Roma-Pescara 3-2: le pagelle di Piero Torri

condividi su facebook condividi su twitter 28-11-2016

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Roma-Pescara 3-2: le pagelle di Piero Torri

Szczeny 7,1
Se alla vigilia gli avessero detto che sarebbe stato tra i migliori in campo, vi avrebbe preso a male parole. Incassa due gol (il primo probabilmente da annullare per un fuorigioco tipo cinque ottobre allo Juventus Stadium) sui quali può fare poco, ma prima di beccare il primo compie due parate da applausi a scena aperta, in particolare la prima su una botta a colpo sicuro di Pepe a un passo dalla linea di porta. Complimenti.

Bruno Peres 4,4
Confessate, anche voi quando il brasiliano ha il pallone tra i piedi, entrate in tachicardia per la consapevolezza che la cacchiata stia per arrivare. Il problema è che quella tachicardia l'esterno quasi sempre la giustifica con scelte inspiegabili e tentennamenti di cui non si capisce il motivo. Se gioca con il freno a mano tirato, può trasformarsi in deleterio. Mi sbaglierò, ma credo che il derby di domenica prossima lo guarderà dalla panchina.

Rudiger 6,5
Nel primo tempo si mangia con lo strapotere fisico qualsiasi giocatore del Pescara si aggiri dalle sue parti, confermando di essere un giocatore recuperato in tutto per tutto. Non altrettanto fa nella ripresa, complice probabilmente la nuova disposizione tattica degli avversari. Cala anche dal punto di vista fisico ricordandoci che non è ancora recuperato in tutto per tutto.

Fazio 6,2
Gioca con l'ormai consueta autorevolezza, lasciandosi andare anche a qualche preziosismo tecnico che ne ribadisce la ritrovata fiducia in se stesso. Anche l'argentino, però, nel secondo tempo ci capisce poco da un punto di vista tattico, commettendo un errore grossolano in occasione di un fallo laterale avversario in cui si addormenta lasciando andare l'uomo da marcare che serve a Pepe una palla gol che solo una prodezza di Szczeny evita che si trasformi in insulti sparsi.

Emerson Palmieri 5,8
Come tutta la Roma, nella ripresa sulla sua fascia soffre che è un dispiacere, facendosi trovare spesso fuori posizione e fuori tempo. Può e deve crescere, nel frattempo non può essere lui la soluzione per la corsia mancina. Per questa ragione Mario Rui prima torna e prima è meglio per tutti.

Gerson 5,1
Alzi la mano chi non è rimasto sorpreso quando, alla lettura della formazione titolare, ha scoperto che il brasiliano avrebbe giocato titolare, per di più mediano davanti alla difesa. Complice il contrattempo fisico di Paredes (oggi se ne saprà di più) e le non ottimali condizioni fisiche di De Rossi, Spalletti si è affidato al baby che proprio alla vigilia aveva battezzato giusto davanti alla difesa. Solo che non ci mai giocato e si è visto in maniera chiara non cercando mai una giocata di qualità. Lo rivedremo in Europa League.

Strootman 6,4
Segnali di orange vero. Se non altro per la continuità di gioco che ha progressivamente migliorato nel corso della partita. Ha bisogno di giocare per tornare il campione che è e la partita contro il Pescara può essere stato il primo passo verso un ritorno su livelli di assoluta qualità. Se ci riuscirà, per la Roma sarà un acquisto straordinario.

Salah 5,9
Dà la sensazione che la tripletta al Bologna lo abbia saziato e francamente non se ne capisce il motivo. E' sempre protagonista di qualche strappo dei suoi, ma quando arriva al dunque non riesce più a essere quel goleador a cui ci stava abituando. E' un giocatore fondamentale per le fortune giallorosse, speriamo che il meglio se lo sia tenuto per il mese di dicembre.

Nainggolan 6,3
Confermato nel ruolo di centrale della linea dei trequartisti, il belga gioca con sufficiente dinamicità, lasciandosi andare anche a qualche esuberanza agonistica che gli costa un cartellino giallo che poi sarà la causa della sua sostituzione. Sfiora il gol in un paio di occasioni con un destro a fil di palo e un altro destro a rientrare con Bizzarri bravo a deviare in angolo.

Perotti 7,7
Il migliore, con tutto il rispetto per Dzeko. Sta giocando ai livelli della sua prima stagione romanista, autentico dominatore sulla fascia sinistra offensiva della Roma dove salta quando e come vuole qualsiasi avversario gli si presenti davanti. Suo l'assist per il raddoppio del bosniaco. Impeccabile nella trasformazione del rigore (netto) che si era procurato con un'altra incursione delle sue.

Dzeko 7,4
Gli bastano dieci minuti per realizzare una doppietta che lo riproietta in solitario in testa alla classifica dei cannonieri. Nel corso della partita ne sfiora un altro paio, confermando di attraversare un momento di splendida condizione fisica ma, soprattutto, di grande fiducia in se stesso.

De Rossi 5,8
Entra per cercare di gestire la partita. Ci riesce solo a tratti, rendendosi protagonista di un errore (poi riparato) che poteva costare carissimo.

Totti sv
Viene acclamato al suo ingresso come è giusto che sia nella speranza che tutto si risolva in tranquillità. Purtroppo non succede.

Vermalen sv
Bentornato.

Spalletti 6,3
Solita Roma, soliti problemi, soprattutto nella fase della transizione difensiva in cui i giallorossi troppo spesso ci capiscono poco. Contro squadre più importanti, certi errori potrebbero costare assai.

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