Fabio Cudicini, quando la porta è di famiglia

condividi su facebook condividi su twitter 20-10-2015

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Fabio Cudicini, quando la porta è di famiglia

C'è chi ama il calcio e chi ce l'ha proprio nel destino. Quando tuo padre ha fatto per anni il portiere e la stessa sorte toccherà a tuo figlio è naturale parlare di tradizione di famiglia. Ed è da qui che partiremo ricordando Fabio Cudicini, storico estremo difensore di una Roma d'altri tempi, che trionfava in Europa con la Coppa delle Fiere 1960-1961. 

Nato a Trieste il 20 ottobre 1935 è stato, con i suoi 191 cm di altezza, uno dei portieri più alti della sua epoca. Altezza che non gli creava troppe difficoltà nelle uscite, specialità in cui era molto efficace grazie ad una buona agilità. Dopo qualche anno di affermazione nell'Udinese, nel 1958 venne chiamato dalla Roma, che aveva bisogno di un secondo portiere da affiancare a Panetti

Nel 1960 arriva la svolta, Cudicini conquista la maglia numero 1 giallorossa, e la mantiene per sei stagioni in cui contribuisce a portare la sua squadra ai piani alti del calcio italiano ed europeo. In realtà, in campionato, non arrivarono troppe soddisfazioni, ma la squadra riuscì comunque a mettere in fila tre quinti posti consecutivi.

Nello stesso anno la Roma fu chiamata a disputare la prestigiosa Coppa delle Fiere, competizione alla quale prendevano parte squadre rappresentanti città che ospitavano le fiere (per l'Italia oltre ai giallorossi anche l'Inter di Milano). Dopo una cavalcata strepitosa, superando avversari del calibro di Union St. Gilloise, Colonia, Hibernians e gli inglesi del Birmingham in finale, gli uomini guidati da Alfredo Foni si aggiudicano la coppa. Cudicini fu protagonista con le sue parate per tutto l'arco della competizione. 

Dopo 166 presenze in campionato e un'altra vittoria prestigiosa, nella Coppa Italia 1963-64, nel '67 passò al Milan, dove vinse subito lo Scudetto e la Coppa delle Coppe, per trionfare poi anche in Coppa dei Campioni nel 1969. 

Venne soprannominato "Il Ragno nero" per il colore della calzamaglia che indossava, ma a Roma veniva chiamato anche "Pennellone" per via dell'altezza. Si ritirò nel 1972 a 36 anni. 

Una carriera di trofei e soddisfazioni, per quello che senza dubbio è stato uno dei migliori portieri della storia della Roma. E che è riuscito anche a trasferire le sue attitudini al figlio Carlo, che per anni è stato la "saracinesca" di Chelsea e Tottenham. 

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