Il bostoniano

James PALLOTTA: "Il boss sono io, abbiamo i capitali per far diventare la AS Roma un Top Team"

condividi su facebook condividi su twitter 06-04-2013

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James PALLOTTA:

Questa settimana, dedichiamo la Rubrica “Il Bostoniano” al Presidente della AS Roma James Pallotta, che ha rilasciato un'intervista, in esclusiva, al giornalista di Tele Radio Stereo, Davide Rossi,qualche giorno fa, presso la sede della Raptor di New York. Rossi ha incontrato il “Presidente”, riportandogli le domande postate sul profilo Facebook dell’emittente radiofonica romana.

Ecco le parole del presidente giallorosso:

Può spiegare la sua idea di gestione societaria?

Sembra sia da Boston, noi parliamo quotidianamente con il management che abbiamo a Roma. E’ uno staff che rappresenta perfettamente quello che vogliamo fare, l’idea che le cose vadano avanti solo quando sono a Roma è completamente sbagliata.

E’ difficile dirigere la Roma da Boston?

Sembra che è da Boston, ma non è così. Noi parliamo sempre con il management che c’è sul territorio. L’impressione che sia ha che le cose vanno avanti solo quando vengo a Roma, è sbagliata. Parlo continuamente con Italo Zanzi.

Nelle altre grandi si conosce il volto di chi comanda. Alla Roma chi comanda?

Il presidente sono io nel bene e nel male. Sono io il boss.

Per essere competitivi bisogna attendere nuovi soci o vanno bene le vostre forze?

C’è una strategia sugli investitori. Se leggete cose diverse sul giornale da quelle che diciamo noi, sono speculazioni. Dovete parlare solo con me, come il progetto che abbiamo detto chiaramente. Se vedete quanto abbiamo investito sul mercato, abbiamo la capacità di competere con chiunque. Per il capitale c’è bisogno di strategie per far crescere il brand. Sul capitale ci vuole più flessibilità, non è che adesso non abbiamo i capitali,Non è un problema di capitale, li abbiamo messi e rispetteremo le cose da fare. tutto quello che leggete non è la verità.

Capitolo Sceicco?

Non voglio entrare nei dettagli. Molte fonti ci hanno dato attendibilità. Abbiamo fatto un contratto ma non è andata bene, abbiamo solo speso un pò di tempo, ma niente più. Abbiamo continuato con i nostri progetti ed è l’esempio dell’accordo con il brand Nike.

Parliamo dello stadio?

Abbiamo annunciato di costruire lo stadio. Abbiamo trovato un socio importante e il pezzo di terra dove costruire, il progetto procede bene. Se ci saranno problemi li vedremo, il mio impegno economico e pratico è continuato a crescere e se qualcuno pensa il contrario, dovrebbe vedere il mio conto in banca e vedere che è diminuito mentre quello della Roma è aumentato.

Se non si accederà alle coppe europee cambieranno i progetti sul mercato? Baldini ha già un budget su cui lavorare?

Non è una questione di soldi Sabatini e Baldini hanno fatto un ottimo lavoro. Non si deve buttare più soldi, avevamo 14 giocatori nuovi. Il mercato si affronta in maniera intelligente. Walter l’ha fatto, noi abbiamo speso tanti soldi e vanno spesi bene, come abbiamo fatto e faremo.

Progetto, quando si competerà per il primo posto?

Mi chiedete quando saremo competitivi e poi mi accusate di pensare troppo al medio lungo termine. Dobbiamo iniziare a giocare in Champions e l’obiettivo è sempre più vicino. Non posso dire fra due anni saremo come la Juventus, noi dobbiamo trovare una continuità di posizioni e nel prossimo futuro stiamo lavorando per essere un Top Team. Noi si può essere primi un anno e poi quarti o quinti. Quando guardi al campionato, vedi la Juventus e il progetto che ha fatto fatto. Noi vogliamo essere in ogni Champions per i prossimi 10-20 anni, noi stiamo costruendo un sistema per essere sempre li.

Ha cominciato a capire cosa significa essere tifoso della Roma? Un messaggio ai tifosi, dopo aver visto anche la squadra vincere con la Juventus e poi perdere con il Palermo in quel modo?

Non credo che quello che succede con la Roma sia molto diverso da quello che attraverso io da 50 anni sia come tifoso dei Celtics che come proprietario. Quando vinciamo partite importanti e perdiamo altre, sono cose che succedono. Puoi arrivare al punto che diremo ‘queste cose non succederanno più’, dobbiamo eliminare certi bassi che abbiamo. Mi arrabbio come nessun altro quando vedo queste situazioni. Dobbiamo eliminare queste ‘special situation’.

Grazie Presidente e Forza Roma.

Forza Roma!

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