Il giardiniere nel pallone

Salah quel che Salah

condividi su facebook condividi su twitter 19-11-2016

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Salah quel che Salah

IL GIARDINERE NEL PALLONE - DIEGO FOIS - Finalmente si riparte. Passata la sosta-Nazionale e lo shock post-elezioni americane, ci si rituffa nel campionato. Si riparte da Atalanta-Roma (domenica ore 15, stadio Atleti Azzurri d'Italia) e da una leggenda: no, stavolta non è Totti, ma Atalanta, appunto. La storia ce la descrive come una ninfa attratta dalle mele (Malus domestica). Il mito greco di Atalanta narra di un'eroina abbandonata dal padre alla nascita e cresciuta da un'orsa. Nel tempo la belladonna (Atropa belladonna) sviluppò notevoli abilità nella caccia oltre ad importanti doti atletiche. Proprio la velocità ne determinò il destino: chiunque l'avesse battuta in una gara di corsa, l'avrebbe avuta in sposa. Ci riuscì il giovane Melanione (con l'aiuto di Afrodite) che la sconfisse con l'inganno, disseminando lungo il percorso tre mele d'oro con l'intento (riuscito) di distrarla. Ovviamente quella volpe di Melanione vinse per mancanza di degni sfidanti. Se ci fosse stato Salah, all'epoca, non ci sarebbe stata storia. Cosa c'entra tutto questo con la Roma? vi chiederete. Be', lasciate che ve lo spieghi. Con un pizzico di attenzione in più, noterete senz'altro delle affinità tra la vicenda di Atalanta e quella di Mohamed Salah. L'egiziano, abbandonato da Mourinho ai tempi del Chelsea, è stato cresciuto da una lupa all'ombra del Colosseo. Fin da subito, il piccolo Momo ha evidenziato il talento purissimo della velocità. A proposito, a Trigoria se ne sono accorti tutti e a qualcuno non va giù di arrivare sempre secondo agli allenamenti. Bruno Peres ha provato a batterlo dal lato guidatore di una Porsche noleggiata per l'occasione, ma si è schiantato contro un muro prima dell'arrivo (ti piace vincere facile, Bruno, eh?). Ma torniamo al mito: Atalanta amava le mele. Salah predilige le pere (Pyrus). Non siate maliziosi, pere intese come reti, gol, realizzazioni. Tre pere dell'egiziano (otto quest'anno e ventidue in totale con la Roma), nell'ultimo match contro il Bologna, hanno consegnato alla Roma tre punti d'oro (seconda a meno quattro dai bianconeri) e soprattutto la possibilità di stare ancora col fiato sul collo della Juventus, in attesa del gustoso scontro prenatalizio. Prima però c'è un'Atalanta in gran forma (sei vittorie nelle ultime sette partite) e pronta a dare del filo da torcere agli uomini di Spalletti. Il tecnico non vuole cali di tensione, specie in questa delicata fase di campionato dove ancora (e si spera ancora a lungo) è concesso di sognare. A proposito di sogni, a Bergamo il settore ospiti sarà esaurito (duemila presenze?) coi supporter giallorossi pronti a cantare e a sostenere la propria squadra, ma solo in trasferta. Questa è la vita del tifoso nell'attuale sistema. Paese mio ti lascio, io vado via... Dove? A Bergamo per sostener la Roma. Poi Salah quel che Salah...

Fonte: Diego Fois

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