In punta di penna

La Roma aggiunge 4 pennellate di rosso ai “sottomarini gialli"

condividi su facebook condividi su twitter 17-02-2017

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La Roma aggiunge 4 pennellate di rosso ai “sottomarini gialli

La Roma domina il Villarreal e passeggia in Spagna. I giallorossi vincono 4-0 la gara d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro la formazione allenata da Escribà ed ipotecano il passaggio agli ottavi. Splendida prova di Emerson Palmieri, autore della rete del vantaggio, ma soprattutto di Edin Dzeko, che realizza la sua seconda tripletta in questa competizione in stagione e porta a casa il pallone anche stavolta. La squadra di Spalletti è subito sicura sia in fase di possesso palla che quando la sfera è sui piedi dei padroni di casa. Il centrocampo fa un lavoro eccellente in interdizione e ripartenza, in particolare con Strootman, vero leader della zona mediana del campo. De Rossi si posiziona come sempre davanti alla difesa e l’aiuto al trio difensivo è veramente prezioso. Nainggolan è un po’ meno dedito alla fase offensiva ed aiuta molto a centrocampo, facendo più fatica del solito ma mettendoci la consueta determinazione e caparbietà. Il Villarreal era considerata molto forte difensivamente, poiché era la seconda miglior retroguardia d’Europa dopo il Bayern Monaco e solo i più ottimisti tra i tifosi giallorossi avrebbero immaginato una goleada in terra aragonese. La gara è piuttosto tattica fino alla rete dell’1-0 romanista con i “sottomarini gialli” che cercano di fare gioco ma sbattono contro il muro della Roma ed Alisson non dovrà sporcarsi quasi per nulla i guantoni in tutto il primo tempo. L’unica conclusione degna di nota è quella di Castillejo, che spara alto sopra la traversa al termine di una bella triangolazione con Trigueros. Per il resto, gli uomini di Spalletti fanno buona guardia con Fazio a comandare le operazioni ed i suoi fidi scudieri Manolas e Rudiger in prima battuta. Meglio il tedesco del greco in fase d’appoggio ma quando la palla è tra i piedi degli spagnoli, l’ex Olympiacos è un osso duro per tutti. Bruno Peres prova a farsi vedere con costanza in avanti ma le sue progressioni non creano pericoli alla difesa del Villarreal quanto quelle di Emerson Palmieri, vera spina nel fianco sia di Castillejo che di Mario Gaspar, che non riescono quasi mai a limitarne la manovra o i cross. Proprio da un errore dell’esterno offensivo in fase di chiusura, arriva la rete del vantaggio degli ospiti. L’ex Palermo è bravo a sfruttare sia la giocata di El Shaarawy che caparbio nel contrasto e soprattutto abile nel tiro perfetto di destro (non il suo piede) che manda il pallone all’incrocio dei pali alla sinistra di Asenjo. Il gol dà ancora più fiducia alla Roma, che diventa padrona del campo ma non riesce a trovare il colpo del ko. La ripresa comincia con i padroni di casa alla ricerca del pari ed alzano il ritmo mettendo in difficoltà la squadra giallorossa, che non si scompone ma deve subire per una quindicina di minuti con Alisson impegnato in qualche intervento per i tiri da fuori ben bloccati e soprattutto per il colpo di testa di Gaspar, deviato in corner. Spalletti effettua il primo cambio in anticipo rispetto al solito ed è un’idea che avrà immediatamente i suoi frutti. Esce El Shaarawy, autore di una prestazione volenterosa ma forse un po’ scolastica ed entra Salah, che sta tornando piano piano quello lasciato prima della Coppa d’Africa. Non passano più di 3’ dall’ingresso in campo dell’egiziano e subito crea scompiglio nella difesa dei gialli: Bruno Peres serve un pallone preciso sulla fascia destra e Salah scatta velocissimo fin quasi alla linea di fondo, mette in mezzo all’area un pallone delizioso per Dzeko, bravissimo a stopparlo invece di tirare di prima intenzione ed a mettere fuori causa Mustacchio facendo partire un tiro di sinistro che spiazza l’estremo difensore spagnolo. E’ il gol della svolta perché da questo momento in poi i padroni di casa non hanno più energie né fisiche né mentali per reagire e la Roma può dilagare. Al 79’, Juan Jesus (entrato al posto dell’infortunato Rudiger) lancia il centravanti bosniaco, bravissimo a difender palla, anche se Victor Ruiz non è proprio scevro da responsabilità, e solo davanti ad Asenjo lo trafigge per la seconda volta, portando a 3 le reti totali della squadra. La formazione di Spalletti sa che per chiudere definitivamente la pratica deve segnare ancora e non smette di provarci. Infatti, passano 7 minuti ed arriva anche il gol del 4-0 ed indovinate un po’? Segna ancora Edin Dzeko. Sì, proprio l’ex City tanto criticato e nuovo capocannoniere non solo del campionato italiano ma anche dell’Europa League, superando Aduriz dell’Athletic Bilbao, che ha segnato contro l’Apoel Nicosia un solo gol arrivando così a quota 7. La tripletta personale del bosniaco arriva dopo una bella combinazione con Nainggolan, che riceve palla proprio da Dzeko, che aveva ben stoppato il pallone sulla trequarti e lo aveva allargato per il Ninja. Il numero 9 giallorosso sembrava avesse perso il tempo della giocata al momento dello stop ed invece ha trovato nuovamente la coordinazione per girarsi rapidamente e tirare ancora di sinistro incrociando e facendo passare la palla sotto le gambe di Mustacchio, che ha tentato una scivolata in extremis ma con scarsi risultati. La Roma, però, ne ha ancora ed in particolare Salah cerca gloria personale. Nei minuti di recupero, riceve un bel pallone al limite dell’area, fa 2 passi e poi tira ma il suo pallone finisce sul fondo. Questa gara veniva descritta come una delle più equilibrate dei sedicesimi e se i ragazzi del tecnico di Certaldo l’hanno portata a casa in maniera così larga non si può non fare i complimenti a chi sta credendo in questa formazione, in questo sistema di gioco ed in alcuni giocatori molto criticati ad inizio stagione. Al netto degli infortuni (purtroppo, pare davvero finita la stagione agonistica di Florenzi e bisognerà capire l’entità dell’infortunio di Rudiger), la rosa sta rispondendo alla grande in quasi tutti gli elementi impiegati da Spalletti in questo periodo. Da ora in poi, le gare saranno tante e si giocherà 3 volte a settimana e si spera per i prossimi 3 mesi abbondanti, quindi il turnover sarà indispensabile e tutti dovranno mantenere alta la concentrazione e lo stesso livello dei titolari. Solo così si potrà ambire a traguardi importanti e questa bella vittoria dovrà esser uno sprone per il gruppo e dare maggiore consapevolezza nei propri mezzi a tutto l’ambiente giallorosso, senza fare l’errore di credere di esser né invincibili né inferiori a nessuna squadra che si andrà ad affrontare da qui in avanti. Piccolo appunto: forse, Paredes poteva entrare qualche minuto prima dell’88’, a partita ormai decisa, in cerca dell’ammonizione che lo avrebbe sì estromesso dal match di ritorno dell’Olimpico ma che non avrebbe più avuto la spada di Damocle della diffida europea nella speranza che il cammino fuori dai confini italiani sia ancora lungo. Questi dettagli possono fare la differenza visto che Grenier potrà dare il cambio ai titolari a centrocampo solo nelle manifestazioni italiane sino a fine stagione e Gerson non è consideratissimo dall’allenatore della Roma. Da ricordare che è entrato in diffida anche Bruno Peres, che non ha riserve di ruolo dopo il nuovo problema fisico occorso a Florenzi. Al termine di questo grande incontro vinto in ambito europeo non sono certo questi i primi pensieri che vengono in mente ai tifosi della Roma ma per crescere di mentalità anche “un centimetro verso il proprio compagno può fare la differenza tra vincere e perdere”, avrebbe detto Al Pacino nel film ‘Ogni maledetta domenica’.

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