In punta di penna

La Roma supera il Chievo e spera ancora nel secondo posto

condividi su facebook condividi su twitter 09-05-2016

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La Roma supera il Chievo e spera ancora nel secondo posto

La Roma vince 3-0 contro il Chievo Verona l’ultima gara casalinga della stagione. I giallorossi hanno disputato un ottimo match sia da un punto di vista tattico che caratteriale. I clivensi erano già salvi ma sono entrati in campo con la formazione migliore possibile e hanno cercato di impensierire in tutti i modi gli uomini di Spalletti. La partita è stata condotta dalla Roma ma nelle ripartenze Pellissier e Floro Flores si sono resi pericolosi diverse volte. Quando, però, i padroni di casa hanno accelerato hanno sempre creato dei problemi alla retroguardia ospite. Proprio da una bella azione corale arriva il primo gol: Florenzi dialoga con Nainggolan sulla trequarti, passa la palla a Salah, che la scarica sul numero 4 giallorosso e chiede l’1-2 al belga ma Cesar intercetta il pallone che torna sui piedi dell’ex Cagliari, bravo a segnare in scivolata alla destra di Bizzarri. Questo tipo di marcatura sta diventando un marchio di fabbrica del “Ninja”, visto che aveva già realizzato alcune reti allo stesso modo contro il Frosinone e l’Inter. Il Chievo non ci sta e si fa vedere dalle parti di Szczesny con un contropiede pericoloso che si conclude con il tiro di Floro Flores deviato in corner dal portiere polacco. Prima della fine del primo tempo, De Rossi si prende una punizione fuori dall’area di rigore, lato sinistro del campo, con tanto mestiere ed intelligenza tattica. Sul pallone va Pjanic, una vera garanzia a palla ferma. L’ex Lione crossa in modo esemplare sulla testa di Rudiger, che a pochi passi dalla linea di porta, realizza il 2-0. Diverse responsabilità di Bizzarri, che sperava in un fuorigioco che non c’era, comunque bravissimo il numero 2 giallorosso a crederci ed a mettere dentro il suo secondo gol stagionale. Nella ripresa, la Roma vuole cercare più di amministrare il match che segnare la terza rete e questo le crea dei grattacapi, poiché ci sono ancora dei movimenti da “oliare” ed il tecnico toscano potrà farlo quest’estate in ritiro e durante la preparazione con maggiore calma. Mpoku e Floro Flores si rendono protagonista di azioni interessanti ma se il primo spedisce il pallone sul palo in piena area di rigore, l’ex napoletano trova in Szczesny sempre un avversario molto attento. Intorno all’ora di gioco, entra in campo Francesco Totti per Mohamed Salah. L’ovazione dei 55mila presenti allo stadio è tutta per il capitano giallorosso che ha ancora voglia di giocare, divertire e divertirsi. Dopo un fallo subito e non fischiato dall’arbitro Banti, il numero 10 romanista sale in cattedra entrando in tutte le azioni offensive della squadra. In una di queste, la Roma sembra il Barcellona di Guardiola. Il tiki-taka in una zona di campo defilata e con diversi clivensi in pressione, produce passaggi di prima tra El Shaarawy, Pjanic e Totti, che ad un certo punto vede andare Emerson Palmieri nello spazio e lo serve, poi il pallone arriva sui piedi del Faraone che tira in porta ma l’estremo difensore gialloblu blocca in 2 tempi. Poco dopo, arriva il 3-0 e Totti è sempre al centro dell’azione. Strootman passa un pallone in verticale al capitano giallorosso, che manda il profondità Pjanic, il quale non può far altro che realizza il terzo gol di squadra ed il decimo in campionato. Sarà lo stesso bosniaco a render merito a Totti per un passaggio “futuristico” che pochi altri campioni sarebbero stati in grado di fare ma anche solo di pensare. Roma bella e vincente, come non accadeva dal primo anno di Garcia ma con un tasso tecnico superiore così come la convinzione dei propri mezzi e qui entrano in gioco i meriti societari e del mister di Certaldo. Spalletti ha puntato nuovamente su De Rossi per questa sfida, preferendolo a Strootman ed inserendo Pjanic rispetto alla gara col Genoa. Il centrocampista di Ostia non ha ripetuto la splendida partita dai 7 giorni fa in fase difensiva dove a volte si è perso l’avversario diretto ma si è mostrato più propositivo quando la squadra era in possesso palla con lanci invitanti per le punte. Il bosniaco sembrava chiuso nella morsa dei centrocampisti gialloblu, fino a quando non sono entrati Strootman e Totti e lo hanno tolto da obblighi di interdizione ed impostazione e ha potuto liberare tutta la fantasia in ogni zona del campo. Molto attenta e senza sbavature la prova di Lucas Digne, che si è fatto vedere molto spesso in appoggio ad El Shaarawy ma era una presenza costante in difesa, dando solidità al reparto. Se il francese è questo, la sua conferma sarebbe un passo importante per la rosa giallorossa futura. Manolas è un po’ in fase calante rispetto ad un campionato giocato a livelli altissimi ma è il perno da cui ripartire ed uno dei migliori centrali non solo della serie A ma del panorama europeo. Cresce in maniera esponenziale anche Antonio Rudiger, forse il migliore in campo nell’incontro con il Chievo. Il gol è stato il giusto premio di una prestazione difensiva all’altezza di un grande difensore quale spera di diventare il tedesco. I maggiori problemi continuano ad arrivare dal lato destra della difesa: sia con Maicon che con Florenzi, è lì che la società dovrà investire con maggior cura per fare il salto di qualità. Il ragazzo di Vitinia è sempre molto generoso ed utilissimo ma quando la Roma è in possesso di palla, sembra esser più a suo agio e considerando che il prossimo campionato la Roma dovrà fare a meno di Salah almeno per un paio di mesi per la coppa d’Africa, forse riportarlo in una zona più offensiva del campo potrebbe rivelarsi una mossa indovinata. Forse, un capitolo a parte lo merita Radja Nainggolan. Il numero 4 della Roma è sempre stato un perno della squadra ma con l’avvento di Spalletti ha cambiato posizione pur mantenendo le sue caratteristiche: recupera tanti palloni, corre, lotta ma vede con più frequenza la porta avversaria. Le 6 reti in 17 partite ne sono la testimonianza ed un calciatore così non può che far gola ai top club europei ma per provare a vincere il prossimo anno, lui deve esser al centro del progetto così come Strootman e Pjanic, che andrebbero a comporre un centrocampo tra i primi nel panorama continentale. La prova del trio d’attacco con il Chievo non è stata all’altezza di altre volte ma la voglia di far bene non è mai mancata in nessuno. Qualche lampo di El Shaarawy e Salah in una partita anonima ma l’impegno e l’abnegazione sempre al massimo fanno sì che la vittoria sia arrivata anche per merito loro. Discorso a parte, invece, per Perotti. Se l’ex Genoa avesse anche il fiuto del gol, staremmo parlando di un campione da 60-70 milioni di euro. Le sue doti tecniche sono sconfinate e la proprietà di palleggio e capacità di superare il primo marcatore sia in progressione che da fermo, permettono alla squadra di esser sempre in situazione di vantaggio. Buona anche la gara giocata da Emerson Palmieri che si è ritrovato a fare l’esterno sinistro in un centrocampo a 5 quando le indicazioni di pochi secondi prima lo avrebbero dovuto veder giocare da terzino destro. La sua tecnica individuale e velocità sono tipiche di un brasiliano, dovrà migliorare in fase difensiva e chissà che non possa farlo ancora con la maglia della Roma. Dulcis in fundo, Kevin Strootman e Francesco Totti. Vederli insieme in campo è meraviglioso per tutti gli amanti del calcio. Il primo ha grinta, tenacia ed un’ottima tecnica; il secondo rappresenta ancora oggi il meglio che il calcio italiano possa esprimere come capacità individuali. Prima, si era detto che non si vedeva una Roma così bella dai tempi del primo anno di Garcia, cioè da quando questi 2 giocatori non erano in campo in perfette condizioni e chissà che il prossimo campionato non potrà regalare nuove emozioni. Il centrocampista olandese ha chiaramente superato i problemi post-infortunio ed è pronto per la prossima stagione. Totti non potrà più esser titolare per 60 partite l’anno ma se centellinato e fatto giocare con costanza per 20-25 minuti a gara, sarà una risorsa fondamentale anche a 40 anni compiuti, a patto che venga messo nero su bianco il suo rinnovo di contratto.

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