In punta di penna

La Roma vince con la Juventus ed impedisce i festeggiamenti-scudetto in casa propria

condividi su facebook condividi su twitter 15-05-2017

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La Roma vince con la Juventus ed impedisce i festeggiamenti-scudetto in casa propria

La Roma vince 3-1 in casa contro la Juventus, che rimanda così la festa-scudetto. I giallorossi compiono una bella impresa, soprattutto in considerazione del fatto che erano passati in svantaggio al 21’ con Lemina su assist di Higuain. I bianconeri scendono in campo con 4-5 elementi diversi rispetto alla formazione tipo ma non era certo una squadra di seconda fascia. Benatia a Roma era considerato un campione ed a Torino fa la riserva a Bonucci, Barzagli e Chiellini; Lichsteiner è sì un po’ avanti con l’età ma è sempre stato presente nell’epopea juventina dei 5 scudetti vinti consecutivamente; Asamoah è stato un punto di forza della Juventus di Conte, a cui si sono affiancati Sturaro e proprio Lemina. Gli altri giocatori schierati da Massimiliano Allegri sono i titolarissimi e quando hai Buffon, Bonucci, Pjanic, Mandzukic, Higuain e Cuadrado è difficile parlare di Juve B. Brava, quindi, la Roma che ha dovuto fare a meno di Strootman ancora squalificato e Dzeko infortunato, cioè un giocatore cardine nel reparto più importante e del capocannoniere della serie A più il lungodegente Florenzi, che non è proprio poco. Il match parte subito a ritmi altissimi con la formazione ospite che cerca di imporsi e la squadra di casa che si chiude e prova a pungere gli avversari con strappi e ripartenze veloci. I bianconeri vanno vicini al gol con Asamoah, bravo a farsi trovare al limite dell’area di rigore dopo una respinta difensiva ed a tirare alla destra di Szczesny ma è il palo a negargli la gioia del gol. Epilogo solo rimandato di pochi minuti, poiché la difesa giallorossa si fa trovare impreparata su un lancio calibrato ma lento di Sturaro, che pesca Higuain in posizione regolare e liberissimo, il quale è bravo a vedere con la coda dell’occhio l’accorrente ed altrettanto libero Lemina, lo serve con un assist delizioso ed il gabonese ex Marsiglia appoggia in rete per il vantaggio bianconero, che per molti voleva dire scudetto ma così non è stato. La Roma ha un moto d’orgoglio e resta in partita sia per il punteggio ma soprattutto per l’atteggiamento mentale, cosa che le era mancato nel derby di 2 settimane fa. La rete del pari arriva sugli sviluppi di un corner, quando Manolas stacca più alto di tutti, Buffon riesce a deviare ma sui piedi di De Rossi, che deve tirare 2 volte per poter riportare il risultato in parità, visto che l’estremo difensore juventino è in una forma strepitosa. Dopo aver ristabilito l'equilibrio, i giallorossi non si scoprono ma aspettano la Juventus, rischiando in alcune circostanze ma impedendo a Cuadrado e compagni di avere campo libero, dove sono devastanti. Partita preparata in maniera perfetta da Spalletti, che non sbaglia una mossa tattica. La Roma non riesce a trovare trame di gioco fluide ma riesce ad impedire ai propri dirimpettai di fare lo stesso. Salah ha un’ottima occasione di testa su passaggio di Nainggolan ma il suo tiro è debole e centrale e facile preda di Buffon. Il primo tempo si conclude sull’1-1 ma prima del fischio finale è Mandzukic a rendersi pericoloso anche se il suo tiro finisce in fallo laterale. Applausi di tutto lo stadio, che apprezza la determinazione della squadra giallorossa. La ripresa ricomincia con la Roma ancora più decisa e nei primi 10’ prevale la parte agonistica dell’incontro: 3 ammonizioni per gli uomini di Spalletti, che vogliono far capire ai bianconeri che non è giornata. Al 56’, El Shaarawy si inventa una vera e propria magia con un tiro a giro sul secondo palo, che finisce in rete anche grazie ad una provvidenziale deviazione di Lichsteiner, che impedisce l’intervento a Buffon. Roma in vantaggio e pubblico di casa in delirio. Lo stadio ribolle di entusiasmo come non si vedeva da troppo tempo. Allegri prova la mossa Dani Alves al posto di Lichsteiner, che produce un po’ di scompiglio nel reparto arretrato romanista ma non molto di più anche grazie all'ingresso di Juan Jesus al posto di uno stanco Nainggolan, sostituito al 78'. Prima, però, De Rossi e company dimostrano di aver nulla in meno della Juventus, almeno nella singola partita ed anzi, portano il punteggio sul 3-1. Splendido 1-2 tra Nainggolan e Salah, con il primo che ruba palla, la cede all’egiziano, bravo nel servire il belga nello spazio, che non si fa pregare e scarica un missile sul primo palo dalle parti dell’estremo difensore bianconero, che non può fare molto. La rete del Ninja scatena la vena polemica dell’ex Cagliari, che esulta facendo segni in stile imperatore romano o come fece Totti in un famoso derby, prendendosi gli insulti del popolo juventino. A quel punto, il trainer bianconero tenta anche la carta Dybala, al posto di Sturaro per dare un po’ di fantasia all’attacco ma la difesa della Roma è molto attenta. Solo una punizione ribattuta dalla barriera e qualche incursione solitaria per lui, per il resto ben controllato dai romanisti, che lo circondano appena entra in possesso palla, una volta anche in 5. Dubbi su un possibile rigore non concesso alla Juve nei minuti di recupero per una spallata un po’ troppo energica di Paredes proprio sul numero 21 argentino ed una conclusione di Higuain, deviata in corner da un grande intervento di Szczesny ma la Roma vince meritatamente in una sfida che doveva vedere gli ospiti ufficialmente campioni d’Italia ed il sorpasso del Napoli ai loro danni ma non ce l'hanno fatta e, per una sera, il popolo giallorosso è felice. Tanti, troppi sono i rimpianti di questa stagione ma ora bisogna concentrarsi sulle ultime 2 partite, senza sottovalutare neanche per un secondo l’avversario di turno e portare a casa il secondo posto, anche contro chi dice che il Napoli “se lo meriterebbe”, un po’ come se lo sarebbe ampiamente meritato la Roma lo scorso anno per la grande cavalcata fatta nella seconda parte di stagione. Il bel gioco dei partenopei ha prodotto pareggi contro Palermo in casa e Sassuolo e Pescara in trasferta, un po’ come la Roma con Empoli e Cagliari. Questa è la differenza con la Juventus, che a parte la brutta gara contro il Genoa, non ha perso punti contro le piccole. Questo deve esser l’obiettivo della Roma dal prossimo anno, riprendendo la famosa frase di capitan Totti: “Gli scudetti si vincono con le piccole squadre”. A proposito del numero 10 giallorosso: contro la Juventus entra nei minuti di recupero al posto di Salah e riceve l’omaggio dei suoi tifosi ma anche l’applauso della maggior parte degli juventini, in quello che verosimilmente sarà l’ultimo duello con la rivale storica. Probabilmente, 3 minuti sono troppo pochi ma l’ovazione della gente è la miglior ricompensa per chi ha dato tutto per la propria maglia, ricevendo spesso insulti non solo dagli avversari ma anche da chi dovrebbe esser dalla sua parte ed invece lo critica per proprio tornaconto. “Nemo profeta in patria”, dicevano i latini, soprattutto a Roma, città immensa ma che troppo spesso resta provinciale.

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