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Roma, 3 punti sporchi, brutti e cattivi ma è di nuovo a -4 dalla vetta

condividi su facebook condividi su twitter 28-11-2016

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Roma, 3 punti sporchi, brutti e cattivi ma è di nuovo a -4 dalla vetta

La Roma batte il Pescara per 3-2 faticando più del necessario. I giallorossi pensavano di aver già vinto poiché avevano segnato 2 reti in 10 minuti ma in serie A non è permesso distrarsi neanche per un istante, altrimenti si dà fiducia e coraggio alle avversarie e così è stato anche per gli abruzzesi. La coppia Perotti-Dzeko fornisce assist e gol per 2 volte nello spazio di un paio di minuti. L’argentino pennella 2 cross perfetti per il bosniaco, che prima di destro e poi di sinistro trafigge Bizzarri. A quel punto, la gara sembra essersi messa in discesa e si potrebbe pensare ad una scampagnata ed invece nulla di tutto questo accade. Gli uomini di Spalletti si addormentano e l’incontro rischia di diventare pericoloso. Oddo lascia inizialmente fuori gli ex Verre e Caprari ma poi è costretto ad inserirli entrambi più per necessità che per volontà e sono proprio più l’altro romano Pepe a creare in maggiori guai alla retroguardia giallorossa. Szczesny evita pericoli peggiori ma nulla può al 15’ della ripresa quando Memushaj accorcia le distanze, dando ancora più convinzione agli ospiti. Perotti, però, si dimostra un vero leader e con un’azione personale delle sue si procura un netto rigore per un fallo di un ex romanista, Crescenzi. Sul dischetto va proprio l’ex Genoa, che con la sua solita calma olimpica trasforma spiazzando l’estremo difensore pescarese. Sembra che finalmente le cose si siano messe per il verso giusto ed invece la Roma si complica ulteriormente la vita facendosi prendere alla sprovvista in un’azione difensiva in cui erano in superiorità numerica ma con marcature decisamente blande ed infatti Caprari può calciare a rete un rigore in movimento che non lascia scampo al portiere romanista. Spalletti prova a dare un cambio di rotta con l’ingresso in campo di Totti e De Rossi per Gerson (esordio dal primo minuto in serie A) e Nainggolan ma invece di acquisire sicurezza ed esperienza, la squadra ha ancora maggiori timori. Questa è la classica gara che i giallorossi soffrono, poiché quando sentono l’aria della vetta ne rimangono inebriati e perdono la concentrazione. Era già successo ad Empoli e se fosse accaduto anche in casa col Pescara, sarebbe stato veramente gravissimo. La mossa che ha fatto capire che le cose si erano complicate è stata quella di inserire Vermaelen al posto di Salah nei minuti di recupero, sicuramente non un marchio di fabbrica del tecnico toscano. Lo stesso mister della Roma a fine partita ha detto che a volte la vittoria conta più del bel gioco ed in effetti la Juventus (ma anche lo stesso Milan o la Lazio) non esprime un grande calcio ma ci sono dei match che vanno vinti anche soffrendo ed in condizioni complicate. I rossoneri, ad esempio, hanno vinto contro il Pescara per 1-0 su punizione di Bonaventura ma hanno patito come e più dei giallorossi ma le critiche verso la formazione di Montella non sono state così pesanti. A Roma si pensa che per partito preso le sfide con le piccole vadano vinte facilmente, largamente, sempre e comunque ma il nostro campionato ha dimostrato più volte che non sempre questo può succedere. Proprio la leader della classifica ha dimostrato che si può perdere a Genova contro i rossoblu o vincere rischiando moltissimo contro Palermo, Chievo ed Udinese. Il bel gioco si riesce a trovare più facilmente quando si fanno diverse vittorie consecutive poiché la prima cosa che una squadra deve avere per lottare per dei grandi traguardi è la fiducia in se stessa, poi anche la concentrazione per tutto il corso del match e non bisogna mai sottovalutare un avversario così come non si deve mai partire sconfitti. La Roma non ha ancora trovato certezze difensive e certamente i tanti infortuni in quel reparto non agevolano il compito. Il ritorno in pianta stabile di Mario Rui e Vermaelen potranno aiutare moltissimo, nella speranza che Bruno Peres dimostri di valere la cifra versata in estate per il suo acquisto, poiché sinora le sue prestazioni in giallorosso sono state tutte o quasi decisamente al di sotto della sufficienza. Rudiger e Fazio sono 2 buonissimi giocatori ma Manolas e Vermaelen hanno tutto per poter diventare la miglior coppia della serie A, a patto che riescano a trovare continuità in campo ed affiatamento. A centrocampo, la rosa è corta e con l’assenza di Florenzi e gli infortuni a turno di Paredes, De Rossi e Strootman non è facile aiutare la retroguardia costantemente e far ripartire l’azione. Forse, andrebbe fatto qualche correttivo tattico, magari arretrando un po’ Nainggolan in un centrocampo a 3, almeno sino a quando la difesa non sarà più solida ed amalgamata. Davanti, Dzeko e Perotti fanno stropicciare gli occhi grazie ai gol del primo ed alle splendide giocate del secondo ma le ultime 3 prestazioni di Salah e la sua scarsa lucidità sotto porta potrebbero esser un campanello d’allarme, considerando le non perfette condizioni di El Shaarawy e la poca utilità dimostrata fino a questo momento da Iturbe. La Roma ha tantissimi giocatori importanti ma la rosa a gennaio andrebbe ampliata di un elemento per reparto e se le distanze rimanessero invariate ad inizio 2017, questo campionato potrebbe assumere un valore più entusiasmante di quanto si possa pensare ora. Saranno, però, fondamentali le prossime 3 partite: la Roma dovrà affrontare Lazio e Milan all’Olimpico e la Juventus allo Stadium. Dopo questo trittico, sapremo quali saranno le reali ambizioni della formazione giallorossa per questa stagione. Sicuramente, si poteva arrivare al derby con 4-5 punti in più poiché a Cagliari gli uomini di Spalletti erano sopra di 2 reti ad inizio secondo tempo, ad Empoli bastava segnare uno dei 23 tiri effettuati e contro l’Atalanta serviva un po’ più di concentrazione ed anche in una situazione di estrema difficoltà, si poteva portare a casa un pari. Questi sono i difetti della squadra dell’ex mister dello Zenit ma sottolineare solo gli aspetti negativi di una squadra che è a -4 dalla vetta, sempre vincente in casa segnando minimo 3 gol a tutti (eccezion fatta per l’Inter), miglior attacco della serie A con annesso capocannoniere, tanti calciatori richiesti dai migliori club europei, diversi giovani in rampa di lancio, alcuni infortunati che potranno dare il loro contributo, è eccessivo e poche squadre in serie A possono dire altrettanto, forse solo la Juventus.

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