In punta di penna

Roma, tutto facile sul Crotone ispirata dal suo capitano

condividi su facebook condividi su twitter 22-09-2016

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Roma, tutto facile sul Crotone ispirata dal suo capitano

La Roma batte 4-0 il Crotone in una gara che non ha mai avuto storia. Spalletti fa riposare diversi giocatori rispetto alla sconfitta di Firenze di 3 giorni prima e dà una chance dall’inizio ad El Shaarawy, Paredes e Totti. Si torna al 4-2-3-1 tanto caro al tecnico toscano nella sua prima esperienza in giallorosso ed escono Nainggolan, che aveva bisogno di rifiatare, De Rossi e Perotti. I calabresi hanno dallo loro un tifo incessante del proprio pubblico e la voglia di ben comportarsi allo stadio Olimpico ma l’inesperienza si fa sentire sin dai primi minuti. La Roma attacca e va vicina al gol in diverse circostanze. Dzeko prende un palo nel primo quarto d’ora e si fa parare un colpo di testa dal portiere calabrese ma questo dà ancora più convinzione ai padroni di casa che poco dopo passano in vantaggio grazie ad una bella progressione sulla fascia di Florenzi che mette in mezzo un pallone basso sui piedi di El Shaarawy che aveva scritto: spingere in porta e così ha fatto “il Faraone”. I giallorossi provano a raddoppiare ma hanno un momento di sbandamento ed il Crotone prova ad approfittarne con Palladino che in piena area di rigore si gira bene ma spedisce fuori di poco alla sinistra di Szczesny. Superata la paura, gli uomini di Spalletti si ributtano dalle parti di Cordez e, dopo una bella triangolazione Salah-El Shaarawy-Salah, l’egiziano tira in porta e segna la rete del 2-0. Match in ghiaccio sia nel punteggio che nel controllo dell’incontro e dispiace si debba andare al riposo. Il secondo tempo ha lo stesso spartito con Totti a dirigere l’orchestra magistralmente e proprio dai suoi piedi arriva l’ennesima magia che mette Dzeko nelle condizioni di segnare con un bellissimo pallonetto. La coppia Totti-Dzeko funziona anche stavolta con il bosniaco che si esalta nel ricevere gli assist del numero 10 giallorosso. La Roma chiude la pratica poco dopo sempre grazie al suo bomber, che segna la prima doppietta stagione, stavolta l’ultimo passaggio glielo fornisce Salah di destro e l’ex City non può far altro che depositare la palla in fondo alla rete. I giallorossi hanno voglia di lottare su ogni pallone e riprendersi il sorriso che era mancato dopo l’immeritata sconfitta di Firenze, arrivata più per fattori esterni che per colpe proprie ma questa non dev’esser una scusante ma fonte di riscatto. Nel finale, entrano anche Iturbe, Juan Jesus ed Emerson Palmieri accolti inizialmente da fischi tramutati in applausi che hanno dato un segnale importante ai giocatori. La Roma non prende gol per la seconda volta in stagione soprattutto grazie a Szczesny, autore di un paio di buoni interventi ma soprattutto parando un penalty molto dubbio concesso agli ospiti nei minuti finali, ipnotizzando Palladino che tira alla sinistra del numero 1 giallorosso, molto bravo ad intercettare la sfera. Dopo questa partita, c’è rammarico per non aver raccolto nulla nella sfida del Franchi, che avrebbe permesso ai giallorossi di esser nelle prime 2 posizioni meritatamente pur non essendo ancora la squadra sperata da tifosi, allenatore, società e giocatori stessi e questo avrebbe dato morale per il proseguo della stagione. Certamente, il Crotone si è impegnato ma non è il test più attendibile però è giusto sottolineare che sia il Napoli che l’Inter hanno perso già punti importanti con squadre di bassa classifica e la vittoria aiuta sempre a dare sicurezze ad una rosa che ne ha assoluto bisogno. La gara di domenica contro il Torino potrà esser un test di livello per capire se i giallorossi hanno fatto il passo decisivo per puntare alle posizioni di vertice e dovrà dare continuità di risultati visto che sinora in trasferta la Roma ha raccolto un solo punto in 2 incontri. La retroguardia non è ancora registrata a dovere ma l’ingresso in pianta stabile di Fazio ha dato maggiore convinzione ai compagni ed è un calciatore in grado di impostare in maniera intelligente, bravo di testa e con un buon anticipo nel breve. L’ex Siviglia si trova alla perfezione con Manolas che ha grandi capacità di corsa e nei recuperi ed è insuperabile nell’1 contro 1, forse è la migliore tra le coppie sinora provate da Spalletti. Bene anche Florenzi e Bruno Peres anche se bisogna vederli con avversari più impegnativi come sarà il Torino di Mihajlovic. Paredes ha disputato un buon incontro ma anche lui va testato quando di fronte si trova giocatori di alta caratura e deve esser più veloce sia di pensiero che nelle giocate. Ottima la prova di Strootman, sempre più vicino ad esser il giocatore favoloso ammirato il primo anno di Garcia. Salah è un calciatore eccezionale negli spazi ed il Crotone gliene ha concessi sin troppi e lui ha ripagato con gol, assist ed un match importante. Serve, però, maggiore continuità sia nella gara che nel corso della stagione. Benissimo anche El Shaarawy, che da qualche partita sta progredendo ed il gol è il giusto premio per questo ragazzo che si impegna sempre molto ed a volte è un po’ sfortunato sotto porta. Dzeko sta avendo le occasioni che gli sono mancate lo scorso campionato e pur non segnando in ogni circostanza, è comunque nelle prime posizioni della classifica dei marcatori della serie A e ha segnato le stesse reti fatte la passata stagione dopo 20 gare e stavolta senza rigori. Dulcis in fundo, Francesco Totti. Gioca la prima partita da titolare dopo più di un anno a pochi giorni dal suo 40esimo compleanno e giocata con la solita maestria, classe e determinazione. Nel primo tempo, stoppa di tacco un pallone sulla sinistra e poi mette in area di rigore un cross di esterno per la testa di Dzeko da applausi a scena aperta. Il capolavoro, poi, arriva per la rete del 3-0: il solito, stupendo, lancio da metà campo a giro sulla corsa del centravanti bosniaco che ringrazia il capitano della Roma con un pallonetto che completa l’opera. Un’altra poesia scritta dal piede di Totti. Standing ovation di tutto lo stadio per uno dei pochi giocatori del campionato italiano che ancora regala emozioni indipendentemente dalla squadra per cui si tifi.

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