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INSIDE LIGA - Ennesimo show di Messi e derby al Barcellona. Fatica e tre punti per Zidane. Simeone corsaro

condividi su facebook condividi su twitter 01-04-2019

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INSIDE LIGA - Ennesimo show di Messi e derby al Barcellona. Fatica e tre punti per Zidane. Simeone corsaro

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - Doccia gelata al 3’ per i campioni d’Europa di Zidane, che vanno sotto con il gol di Cucho Hernandez, che con un piattone destro batte Luca Zidane dopo l’assist di Avila, che aveva saltato Nachoper, e sigla il suo quarto gol in campionato. Il quasi 20enne colombiano aveva sbloccato il risultato anche al Camp Nou contro il Barcellona (ma quella partita era poi finita 8-2 per i catalani). Ancora Huesca pericoloso tre minuti dopo: Moi Gomez mette dentro su calcio di punizione, colpo di testa di Hernandez che finisce alto sopra la traversa. Al quarto d’ora Benzema trova lo specchio della porta ma calcia centrale e Santamaria para. Al 25’ il Real trova il pareggio con Isco che segna praticamente a porta vuota dopo il servizio di Diaz e la parata di Santamaria su Benzema, che era stato quello che aveva fatto partire l’azione. Sul risultato nuovamente di equilibrio i ritmi di gara stentano a mantenersi alti nel finale del primo tempo. Allo scadere Avila spreca l’1-2 calciando alto da buonissima posizione, con Ramos e Marcelo che non erano andati in copertura. La ripresa si apre con un’altra occasione per Benzema; il suo destro viene parato ancora da Santamaria dopo che Bale aveva ciccato il pallone. Una punizione battuta dallo stesso gallese dal limite termina altissima. Tuttavia, Bale si riscatta al 62’: il suo esterno sinistro arriva perfettamente sulla testa di Benzema, che fa da ponte sul secondo palo per l’arrivo di Ceballos che insacca in spaccata sulla linea di porta. La risposta degli ospiti non si fa attendere, ma la conclusione di Herrera finisce alta sopra la traversa. Sembra solo uno squillo innocuo, ma incredibilmente l’Huesca trova il gol 2-2 alla mezz’ora: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Etxeita sorprende Zidane con un colpo di testa schiacciato che ristabilisce la parità; clamoroso al Santiago Bernabeu. I blancos rischiano la figuraccia, ma a togliere le castagne dal fuoco ci pensa Benzema che a un minuto dalla fine trova il gol del 3-2 con un gran destro a giro da dentro l’area dopo il mancato aggancio di Sergio Ramos; rete convalidata anche dal Var che voleva valutare un sospetto fuorigioco di Ramos. Il Real, soffrendo non poco, rimane a -2 dall’Atletico Madrid.
 
Un rigore trasformato da Daniel Parejo allo scadere del primo tempo è sufficiente al Valencia per imporsi di misura al Ramon Sanchez-Pizjuan. Tutto nasce da un ingenuo intervento di Banega su Gaya che era entrato in area avversaria dalla sinistra; dal dischetto il capitano della formazione ospite spiazza completamente Diaz. I padroni di casa avevano sfiorato la rete del vantaggio alla mezz’ora con El Haddadi, ma Neto in tuffo gli aveva negato la gioia del gol. Nella ripresa, però, gli uomini non si rendono quasi mai pericolosi. Il Valencia, che era andato vicino al 2-0 con Gameiro, che colpisce il palo a tu per tu con il portiere, aggancia in classifica proprio il Siviglia in sesta posizione, che significherebbe qualificazione ai preliminari della prossima Europa League.
 
Il Betis si salva sono nel finale al Campo de Fútbol de Vallecas di Madrid. Il Rayo Vallecano, infatti, sblocca il risultato al 34’ con una bella volée di destro di De Tomas sul cross dalla sinistra di Bebe. Così all’81’ arriva il pareggio di Tello, il quale colpisce la difesa avversaria con un destro apparentemente innocuo che però, deviato in maniera decisiva in spaccata da Tito, finisce in rete ingannando il portiere che si era tuffato sulla sua sinistra. Il Betis perde un’ottima occasione sul campo della penultima in classifica per avvicinarsi sensibilmente alla zona Europa League.
 
Keko porta in vantaggio il Valladolid al 9’ risolvendo in area una mischia, nata dopo un errore di Hernandez nel tentativo di spazzare l’area, con un preciso diagonale che si infila nell’angolino basso alla destra di Rulli. Lo stesso Rulli a inizio ripresa compie una prodezza su Tuhami che poteva chiudere il match. Così al 79’ Oyarzabal stacca di testa sul secondo palo, sfruttando perfettamente il cross dalla destra di Sangalli, per il pareggio degli ospiti. Nel finale viene annullato dal Var il gol di Kiko per fuorigioco. Punto comunque importante quello conquistato dal Valladolid in chiave salvezza.
 
Levante due volte in vantaggio e due volte raggiunto dall’Eibar. Al 5’ i padroni di casa passano in vantaggio con Morales che spedisce alle spalle del portiere col piatto destro il traversone di Luna. Gli ospiti pareggiano al 19’ con Escalante che scaglia un sinistro potente all’altezza del dischetto sugli sviluppi di una punizione battuta da Jordan. Rochina segna il 2-1 al 26’ con un sinistro a giro di prima intenzione, su assist di Morales, prima del definitivo 2-2 da parte di Orellana al 78’ dopo un pasticcio in fase di disimpegno di Luna. 

Il Barcellona riesce a piegare l’Espanyol negli ultimi 20 minuti e mette un altro importante mattoncino nel percorso verso la conquista della Liga. All’8 va subito a un passo dal vantaggio: Jordi Alba pesca in area Messi (anche se in posizione di fuorigioco), il quale sterza su tre avversari e calcia, ma la palla viene deviata in corner. I blaugrana sfiorano l’1-0 nel giro di tre minuti. Prima su un contropiede di Messi che lancia Suarez, appoggio per Rakitic che si sposta il pallone sul destro e fa partire una bordata che esce di pochissimo sul secondo palo; poi con una botta di sinistro di Suarez che termina sul fondo. Alla mezz’ora Diego Lopez compie una prodezza su una punizione velenosa di Messi, deviata da Victor Sanchez; l’ex portiere del Real Madrid evita l’autogol in tuffo. Il Barcellona fa possesso palla, ma accelera solo a tratti. Nel finale di tempo la Pulce ha sui suoi piedi una grandissima occasione, calciando di prima intenzione, ma il suo diagonale esce di nulla. L’argentino era oltre la linea dei difensori, ma era stato rimesso in gioco dal tocco di un avversario. A inizio ripresa arriva il primo squillo dell’Espanyol, che se ne va in contropiede e chiude l’azione col mancino dal limite di Melendo; Ter Stegen blocca a terra. Al 62’ Diego Lopez salva tutto su Malcom, appena entrato in campo al posto di Arthur, che esplode il sinistro dopo il gran filtrante di Coutinho. Sembra un derby molto complicato da sbloccare, ma ad aiutare il Barca ci pensa Victor Sanchez, che era sicuramente stato il migliore dell’Espanyol fino al 71’. Minuto nel quale i padroni di casa passano in vantaggio con una punizione dal limite (non proprio trascendentale) di Messi, deviata nella propria porta di testa dal centrocampista degli ospiti che sulla linea di porta disturba e spiazza completamente Diego Lopez, che sembrava potere arrivare tranquillamente a parare. Il piazzato, tra l’altro, era nato proprio da un fallo di Victor Sanchez. Nel finale Lenglet interviene provvidenzialmente per fermare un pallone vagante a pochi metri dalla porta (c’era Wu in agguato), prima che Messi chiuda definitivamente il match all’89’, a seguito di un’azione travolgente dei blaugrana, conclusa dall’assistenza di Malcom per il mancino dell’argentino che buca Diego Lopez. Il Barcellona vola così a +13 sull’Atletico Madrid.

Il Getafe cade in casa contro un ottimo Leganes. Gli ospiti hanno la possibilità di portarsi in vantaggio su rigore al 18’, dopo un fallo di mano di Maksimovic sul tiro di Rodriguez; Carrillo dal dischetto, però, tira centralmente e il portiere del Getafe respinge con i piedi. Il Leganes sblocca comunque il match al 48’ con Santos che sfrutta alla perfezione il cross dalla sinistra di Silva; colpo di testa che si infrange sotto la traversa prima di entrare in rete. All’83 Juanfran in contropiede sigla il classico gol dell’ex, per il definitivo 2-0 con tanto di “scuse” ai tifosi avversari. Il Leganes sale a 36 punti e può ancora sognare la zona Europa League. Brutto stop per il Getafe in ottica Champions League.

L'Atletico Madrid risponde al Barcellona e per una notte stronca i sogni Champions dell'Alaves, che in casa ne prende quattro (due per tempo) e nella corsa alla quarta posizione della Liga resta alle spalle dell'altra sorpresa del campionato: il Getafe. Ma contro una versione così ispirata e infuriata dei Colchoneros c'è poco da fare per chiunque. La squadra di Diego Simeone mostra i muscoli sin da inizio partita: al 3' su velo di Diego Costa arriva un gran tiro di Koke e sul rimpallo Pacheco è formidabile su Saul. Sono le prove generali del gol, che arriva al 5': l'Alaves lascia un buco a destra, in cui su infila Saul, che sul servizio di Griezmann non ha problemi ad andare in gol. All'8' un controllo in area con la mano di Juanfran non viene punito con il calcio di rigore, ma per evitare qualsiasi rischio i Colchoneros già all'11' trovano il raddoppio con Diego Costa, che libera un formidabile destro a giro su cui Pacheco non può nulla. L'Alaves è tramortito e in campo non si vede fino al 16', quando Calleri ci prova di testa, ma non trova lo specchio della porta. Al 23', poi, la squadra basca riparte e il pallone arriva a Brasanac, che in piena area ha tutto il tempo di controllare e tirare ma viene chiuso in corner. I biancazzurri iniziano a crederci per davvero, e solo un formidabile Saul piazzato a centroarea evita il gol a Pina. A inizio ripresa l'Alaves che tenta qualche timida sortita offensiva (molto attivo in particolare Jony), ma dura poco. Su una ripartenza dei rojiblancos, al 59' arriva infatti il 3-0: Lemar, subentrato nell'intervallo proprio a Diego Costa, lancia nello spazio Morata che non ha problemi a battere Pacheco. Qualche dubbio sulla sua posizione di partenza dell'ex juventino, ma il Var convalida. La partita è sostanzialmente chiusa per l'Alaves, ma non per l'Atletico: al 67' Griezmann prova a scrivere il suo nome sul match, ma Pacheco devia la sua sassata contro la traversa. E negli ultimi dieci minuti arrivano un gol annullato (a Correa, per giusto fuorigioco) e il 4-0: una gemma di Thomas, che all'84' libera un destro che bacia il palo e si infila in rete.

Il Villarreal si inguaia con le sue mani e dopo aver dominato il Celta Vigo all'Estadio de Balaídos si vede recuperare due gol di vantaggio e perde una partita clamorosa, con i galiziani che ora sono terzultimi ma solo a un punto dai rivali Amarillos. Con la corsa verso la salvezza che si riapre clamorosamente. Gli ospiti si portano in vantaggio all'11' con Ekambi, che ribadisce in porta un pallone sottomisura sugli sviluppi di un corner. Al 15' arriva anche lo 0-2, con Alfonso che si infila in slalom in mezzo a tre difensori di casa e poi batte senza problemi Blanco. Nel secondo tempo però il Celta rialza la testa e segna ben tre gol: perfetta la punizione di Iago Aspas al 50', il pari è firmato al 70' di testa da Maximiliano Gomez su perfetto cross di Olaza e all'86' è lo stesso Iago Aspas a firmare dal dischetto l'incredibile sorpasso.

Fonte: INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI

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