Inter: la definitiva rinascita passa per la sfida alla Roma

condividi su facebook condividi su twitter 25-02-2017

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Inter: la definitiva rinascita passa per la sfida alla Roma

Saranno due settimane di fuoco per la Roma, quelle iniziate giovedì scorso con il ritorno di Europa League contro il Villarreal. Il prossimo avversario, rigettandosi immediatamente in campionato, si chiama Inter. Una squadra completamente rigenerata dopo l'arrivo di Pioli e che, dati alla mano, sta recuperando punti a tutti nelle ultime giornate. Una rosa all'altezza, il recupero di diversi infortuni, un gioco molto più pragmatico e una difesa in netto miglioramento sono il fiore all'occhiello della gestione dell'ex tecnico della Lazio. Per parlare di Inter e di che partita ci dobbiamo attendere domani sera, abbiamo intervistato Stefani Migheli, redattore di Interlive.it.

Inter-Roma: i nerazzurri arrivano alla sfida carichi con 9 vittorie nelle ultime dieci:

''Senza dubbio l'aspetto psicologico influirà molto sulla prestazione dell'Inter, galvanizzata dall'arrivo di Pioli e autrice di risultati e prestazioni convincenti arrivate a piccoli passi gara dopo gara. Nonostante l'assenza pesantissima di Miranda, Pioli può contare su tutto l'entusiasmo dell'ambiente dell'Inter e della ritrovata e rinnovata fiducia in ogni suo giocatore, anche in coloro che per motivi diversi hanno giocato meno sino a questo momento. Il rientro di Icardi è un'ulteriore iniezione di fiducia che può capovolgere quel piccolo gap tra noi e la Roma: per me i giallorossi, in questo momento, sono più forti come collettivo e hanno delle individualità importanti che stanno attraversando un periodo d'oro come Fazio, Nainggolan e Dzeko. Senza dubbio sarà una gara spettacolare e ricca di emozioni; spero vivamente di vincerla e se dovessimo giocare senza paura, con personalità e coraggio, credo proprio che non sarà facile per la Roma uscire indenne da 'San Siro''.

 

Su cosa ha lavorato maggiormente Pioli:
''La primissima cosa è stata ricompattare il gruppo e lavorare sulla testa dei giocatori: questo aspetto è stato il più difficile perché la fiducia in ogni componente della rosa era decisamente a terra dopo i disastri commessi dalla gestione De Boer. Intendiamoci, non è stata solo colpa dell'olandese: certamente qualche giocatore ha dovuto fare dei passi indietro per quanto riguarda l'atteggiamento mentale e in campo. L'inizio non è stato facile anche per quanto riguarda il modulo e le posizioni di alcuni uomini chiave: ha dovuto impiegare del tempo per capire su chi poteva puntare e con quale modulo tattico impostare la squadra. Fortunatamente, e questo è stato un grosso aiuto, Pioli ha trovato la strada spianata con le prime vittorie, fondamentali per guardare avanti con fiducia gara dopo gara e migliorare qualsiasi aspetto dei suoi giocatori, certamente galvanizzati dalla nuova gestione che gli ha permesso di farsi amare ed essere seguito senza remore da tutti i componenti della rosa. La conferma del modulo 4-2-3-1, inoltre, ha dato certezze ed equilibrio che prima mancavano, anche se la difesa a 3 con Medel dà delle soluzioni diverse da adottare in alcuni momenti della gara e a seconda dell'avversario che si deve affrontare".

 

La difesa è stata registrata con un rendimento migliorato nettamente

''Sicuramente sono cambiati dei movimenti ma anche alcuni interpreti in alcuni ruoli: Ansaldi ha perso il posto, Murillo a volte viene schierato terzino destro e il passaggio alla difesa a 3 - con il pieno recupero di Medel - ha dato delle soluzioni diverse e un altro tipo di equilibrio. Resto convinto che la difesa a 3 si possa adottare soltanto in determinate gare e con determinati avversari, ma devo dire che Pioli, adesso, ha trovato la quadratura giusta e le cose sono decisamente migliorate rispetto alla prima parte di stagione'.'

 

Raggiungere Roma e Napoli è fattibile?

''Secondo me no, non perché non abbiamo le possibilità ma semplicemente perché stanno andando troppo forte. Sono convinto che negli scontri diretti partiamo in svantaggio perché come collettivo sono più collaudati di noi e la loro forza, a mio parere, è più evidente rispetto a quella dell'Inter. E' pur vero che non si può mai sapere nel calcio, ma entrambe sono delle avversarie davvero forti e sono decisamente favorite per la lotta al secondo e terzo posto".

 

Cosa temete maggiormente della Roma? Un giocatore in particolare?

''Il loro gioco in verticale, i contropiedi e la velocità d'esecuzione, oltre a quella dei suoi interpreti migliori: Salah non ha bisogno di presentazioni, Bruno Peres è impressionante per quantità e in qualità anche se è sopravvalutato. Dzeko quest'anno è posseduto, Nainggolan è diventato un top player di assoluto valore e Fazio sta dimostrando di essere un eccellente giocatore. Questi che ho citato spiccano un po' più di altri ma ciò non vuol dire che gli altri non siano dello stesso livello. L'Inter dovrà fare la partita perfetta e tatticamente molto corta; chiudendo gli spazi e attaccarli in velocità può essere l'arma decisiva''.

 

Le armi più pericolose dell'Inter attuale:

''Icardi se servito al meglio, gli esterni d'attacco e gli inserimenti dei centrocampisti. Se solo Perisic e Candreva attaccassero di più la porta l'Inter segnerebbe più gol e soffrirebbe meno. Inoltre, l'acquisto di Gagliardini ha dato quantità e qualità  ad un reparto nettamente migliorato e sul quale ora è necessario fare l'ulteriore salto di qualità: i gol decisivi".

 

Gabigol si è sbloccato, può essere veramente utile al gioco di Pioli?

''Per me è un giocatore che deve giocare al fianco di una prima punta: nel 4-2-3-1 può trovare spazio solo come esterno e non è il suo ruolo, sicuramente si adatta ma fa fatica. E' un giocatore tecnico ma anche fisico, a cui piace svariare un po' su tutto il fronte e può rendere molto di più in una posizione centrale. Credo che per lui il modulo perfetto sarebbe il 4-3-1-2 o il 4-4-2. Meriterebbe di giocare di più e secondo me ha fatto male a non andare in prestito in qualche squadra medio-piccola in Serie A. Il gol al Bologna gli ha dato entusiasmo, Pioli deve cavalcarlo; mi aspetto che giochi di più, magari non da domenica perché Pioli punterà su altri tipi di giocatori ma sono convinto che ci darà una grossa mano in questo finale di stagione''.

Fonte: a cura di Ricardo Andres Pompili

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