Lazio: Milinkovic e Anderson le speranze per scardinare il fortino giallorosso

condividi su facebook condividi su twitter 01-03-2017

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Lazio: Milinkovic e Anderson le speranze per scardinare il fortino giallorosso

Ci sono partite e poi il derby. Il derby è l'unica partita che anche in amichevole non avrebbe lo stesso sapore, non generebbe le stesse sensazioni e le stesse paure. Questa volta il palcoscenico per la stracittadina romana si chiama Coppa Italia e precisamente semifinale di andata. Due squadre in forma, con tante individualità e che si conoscono molto bene. In campionato la Roma si è imposta per 2-0 dopo una prima parte di gara difficile nella quale non era riuscita a venire a capo della Lazio, squadra molto bene organizzata e rapida nelle ripartenze. Per parlare dei biancocelesti abbiamo contattato Jacopo Simonelli, redattore di Laziopress.it:

Lazio-Roma andata di Coppa Italia: come arriva la squadra biancoceleste all'appuntamento?
"La Lazio a livello psicologico ci arriva bene, rinfrancata dal successo contro l'Udinese e dai 50 punti conquistati, vogliosa di tornare a vincere un derby dopo 4 anni. E rispetto a quello di campionato avrà forse meno pressioni e più rispetto dell'avversario, perché sa che se la Roma giocherà come nell'ultimo mese non ci sarà quasi partita".

Contro le big quest'anno in campionato quasi nessun punto racimolato, può essere l'approccio psicologico la maggiore insidia?
"La Lazio soffre le big, intuile girarci intorno. E' giovane, così ha i pregi e difetti che può avere una squadra con queste caratteristiche. La maggior parte dei suoi giocatori nelle partite che contano sparisce e i leader che dovrebbero portare personalità come Parolo e Biglia non riescono a sopperire alla mancanza dei loro compagni. Se La Lazio scenderà in campo come contro la Juventus la partita durerà 30' massimo".

Le assenze di Radu, Lulic e, in parte, di Patric come verranno rimpiazzate?
"Paradossalmente è l'assenza di Patric la più pesante, il 12° titolare della Lazio. Radu e Lulic nei derby sono un'arma a doppio taglio, sentono troppo la partita e a volte possono commettere errori decisivi. Queste tre assenze verranno rimpiazzate da Lukaku e Basta esterni a tutta fascia, gli unici terzini a disposizione di Inzaghi, e dai rientri di Wallace e Bastos nella linea a 3 ai lati di de Vrij".

Poche presenze oggi allo stadio:
"Non giudico le dinamiche di casa Roma perché non le vivo dall'interno, anche se sono sicuro che quando toglieranno le barriere la Curva Sud tornerà quella piena di un tempo. In casa Lazio invece le barriere sono probabilmente uno dei tanti alibi per non andare allo stadio, insieme alla 'scusa' Lotito, il rendimento negativo della squadra un campionato ogni due e la scomodità dell'Olimpico. Il tifoso laziale sta purtroppo diventando più tipo da casa e social che da stadio". 

Le armi più pericolose della Lazio:
"Sono curioso di vedere Milinkovic-Savic e Felipe Anderson a sostegno di Immobile, possono essere loro l'arma vincente di Inzaghi per spaccare la partita. Ciro verrà sicuramente ingabbiato dal trio difensivo della Roma quindi mi aspetto dal serbo e dal brasiliano i rifornimenti giusti per non lasciarlo isolato. Poi nella ripresa occhio alla carta Keita, che sarà sicuramente il primo cambio. Il senegalese con la sua velocità potrebbe creare scompiglio".

Cosa temete maggiormente della Roma:
"Ora come ora tutto. E' una delle squadre più in forma d'Europa. Spalletti le ha dato la solidità che mancava. Rudiger, Fazio e Manolas sono quasi insuperabili, mentre Emerson ha sorpreso tutti dimostrando di non essere stato un acquisto sbagliato. Il giocatore che però temo di pù per questa sera è Bruno Peres: contro l'acerbo Lukaku potrebbe sfondare facilmente. Non cito infine il tridente atipico Salah-Nainggolan-Dzeko perché sarebbe troppo scontato. A loro basta un attimo per fare male".

Fonte: a cura di Ricardo Andres Pompili

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