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L'ironia di Pasquino sul Sindaco Marino

condividi su facebook condividi su twitter 07-03-2015

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L'ironia di Pasquino sul Sindaco Marino

Fra le leggende più colorite di Roma non mancano certo le statue parlanti: la più, famosa è Pasquino. A Roma era un uso già consolidato, quello di affidare il malcontento del popolo alle statue. Nottetempo, cartelli con satire in versi che colpivano i personaggi pubblici più in vista, venivano appesi al collo delle statue nei punti più frequentati della città, in modo che al mattino potessero essere visti e letti da tutti, prima di essere rimossi dai tutori dell'ordine. La Voce di Pasquino è la  rubrica targata Insideroma che ci racconterà tutto ciò che non va nella nostra bella città

 

Er Sindaco Marino

Er Sindaco Marino e' come un regazzino e scarica barile su Roma Capitale, pe' lui nun c'e' mai colpa, ne dolo, ne' problema, lui tratta la sua gente come na' matta scema.
Le buche nun le vede e nemmeno le aripara, le luci sul raccordo so' solo un illusione, traffico nun esiste, problema nun sussiste. 
Le truffe e le brutture le addebita a Alemanno, la Mafia Capitale nun c'ha nessun tiranno. 
Se dall'Europa calano ultra' facinorosi lui j'apre er Centro Storico, Corinzio e pure Dorico, j'offre pure na' birra all'Olandesi tulipani, vandali senza cuore, di Roma il disonore.
Sto' Sindaco qui nun c'ha mai colpa, pure si a Tor Sapienza c'e' terra de' nessuno e i poveri abitanti se mischiano ai briganti. 
Mio Sindaco Dottore te lo dico con Amore, so' sacri li Romani, tu li tratti da villani, ma scordi troppo spesso che Roma nun e' un cesso e prima dei migranti, dei Rom,  "Politicanti", vengono i Cittadini e tutto il lor decoro, l'unico vero Oro..

Pasquino del Popolo Sovrano

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