Pillole di saggezza

Berdini? Sindaco Raggi batti un colpo

condividi su facebook condividi su twitter 08-02-2017

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Berdini? Sindaco Raggi batti un colpo

GABRIELE NOBILE - In maniera goffa, attraverso una smentita audio a Rai news (leggi qui) Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica di Roma, ha provato a mettere una pezza, di fatto peggiorando la sua situazione, al lavoro svolto dal cronista de La Stampa, che in un articolo proposto oggi, ha pubblicato alcuni virgolettati che suonano devastanti nel rapporto tra Berdini e la sindaca Raggi.

«Non lo so, è stato fatto un errore dopo l’altro (…) e se è uscita questa cosa su L’Espresso, fra qualche giorno magari ne esce un’altra. Non si può dire che sia finita la musica (…) Trovo la situazione esplosiva, questa città non tiene (…) quando i Cinque stelle mi hanno chiesto aiuto per affrontare alcune battaglie insieme. Anche per questo, non ho fatto gli esami con il direttorio. L’unico assessore, credo, ad essere entrato di diritto, ma non mi aspettavo tutto questo».  A briglie sciolte l’Assessore Berdini prosegue - «Sono proprio sprovveduti. Questi secondo me erano amanti. L’ho sospettato fin dai primi giorni, ma mi chiedevo: “com’è che c’è questo rapporto? (…) E poi, questa donna che dice che non sapeva niente, ma a chi la racconti? La sua fortuna è stata che non ci fosse nessun reato. Lei era anche già separata al tempo, e allora dillo! Ma possibile che questa ragazza non debba uscire mai?».  

E poi l’affondo sul sindaco Raggi: «Su certe scelte sembra inadeguata al ruolo che ricopre. I grand commis dello Stato, che devo frequentare per dovere, lo vedono che è impreparata. Ma impreparata strutturalmente, non per gli anni. Se vai, per dirne una, a un tavolo pubblico e dici che sei sindaco di Roma, spiazzi tutti. Lei invece…(…) Mi dispiace. Mi dispiace molto (…) Se lei si fidasse delle persone giuste… Ma lei si è messa in mezzo a una corte dei miracoli. Anche in quel caso, io glie l’ho detto: “Sei sindaco, quindi mettiti intorno il meglio del meglio di Roma”. E invece s’è messa vicino una banda».

Le argomentazioni di Berdini sono strettamente politiche ma al tempo stesso pratiche, in quanto il pensiero dell’Assessore all’Urbanistica di Roma è tranchant, senza giustificazioni per chi ricopre un incarico così importante. Parole che denotano una costante impreparazione anche mediatica, una disattenzione cosmica di chi, in un momento delicato come questo, pone il fianco a dinamiche come quelle che il bravissimo cronista de La Stampa è riuscito ad intercettare.

Il pensiero corre veloce al progetto del nuovo Stadio della Roma, un’opera privata che porterà in dote molti posti di lavoro ed investimenti esteri mai visti, fino ad oggi, nella capitale d’Italia. Progetto che vede proprio in Paolo Berdini il più grande oppositore; Berdini che già da alcuni mesi sta facendo melina (anche mediatica) attraverso un metodo conservativo e mai lineare nei comportamenti.

La domanda è lecita: un progetto monstre come quello di Tor di Valle, può essere giudicato, analizzato e approvato (o respinto) da un Assessore come Berdini che risulta, stando alle sue parole, in minoranza rispetto alla giunta Raggi? Il sindaco stesso dovrà, entro breve, prendere una decisione, magari consultandosi con Grillo e Casaleggio; le parole di Berdini nei suoi confronti sono chiare ed inequivocabili, le strade sono due, o Berdini si dimette (difficile) o dovrà essere la stessa sindaca ad allontanarlo, per il bene della città, del progetto stadio, ma soprattutto per se stessa.

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