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"Gioventù Strootmaniana" su Facebook la Roma segnala la pagina per razzismo

condividi su facebook condividi su twitter 08-02-2014

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Il club giallorosso contro la pagina del social network in cui il giocatore olanedese Kevin Strootman viene ritratto con la divisa da gercarca nazista.

Una pagina di Facebook dedicata al campione della Roma Kevin Strootman, usata come pretesto per diffondere evidenti contenuti di stampo neo nazista. La Roma ha segnalato ai gestori del popolarissimo social network la pagina "Gioventù Strootmaniana". Una pagina che si autodefinisce "a scopo satirico", ma che, fin dal primissimo impatto, mostra elementi di propaganda nazista e discriminazione razziale. La pagina per la verità era già stata segnalata da altri utenti, ma Facebook, sempre solerte quando c'è da intervenire per censurare contenuti erotici, non ha ancora preso provvedimenti nei confronti dei gestori di questo profilo.

All'interno della pagina "Gioventù Strootmaniana" vengono pubblicate foto del giocatore Strootman, modificate aggiungendogli cappello da gerarca nazista, svastica al braccio e il classico "baffo" da Hitler. In più, in una inspiegabile analogia il campione olandese viene fatto "parlare" con fumetti di chiaro stampo razzista e nazista in un tedesco da Sturmtruppen. All'interno della pagina è possibile leggere anche chiari riferimenti propagandistici come "Un unico Popolo, un unico Movimento, un unico Führer", o almeno di pessimo gusto del tipo "Vi deporterò tutti quanti", oltre contenuti discriminatori e violenti. Ciò nonostante, il gruppo ha raccolto oltre 13 mila "mi piace". Ma tantissime sono anche le risposte indignate, di tifosi romanisti e semplici fruitori del social network.

Dopo l'ultima segnalazione, i gestori della pagina - in cui è possibile vedere anche foto di Mussolini - spiegano che "qualsiasi richiamo a fatti, personaggi o simboli non è assolutamente assimilabile a una nostra credenza politica" e "qualsiasi richiamo a estremismi politici da noi individuato verrà prontamente eliminato, onde evitare fraintendimenti". In effetti, il rischio di fraintendimenti non esiste: l'effetto propagandistico di estrema destra condito da becero razzismo appare assolutamente evidente.

 

FONTE: LA REPUBBLICA.IT - MATTEO PINCI

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