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Metti una sera a Certaldo (Prima parte)

condividi su facebook condividi su twitter 04-02-2016

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Metti una sera a Certaldo (Prima parte)

PAOLO VALENTI - Ottobre 2009: da poco più di un mese la Roma è orfana di uno dei suoi migliori allenatori, andato via sull’orlo di una crisi personale che non ha voluto trasmettere alla squadra. Dimissioni senza buonuscita, senza gravare sulle esauste casse di una società che non riesce a fare mercato (tranne quello in uscita, cercando di non depauperare troppo la caratura tecnica della squadra). Prima del prossimo contratto, Luciano probabilmente tornerà alla sua villa di Certaldo a ricaricare le batterie. E’ quello che crediamo noi, tifosi marchiati da una passione monogama, che per le necessità del vivere distraiamo tempo ed energie verso quell’obbligo remunerato che si chiama lavoro e che, un bel giorno, ci porta ad un meeting fuori sede a metà strada tra Certaldo e San Gimignano. Location incantata nella campagna toscana al confine tra le provincie di Siena e Firenze, morbido saliscendi collinare tra alberi e piani coltivati: splendida cornice di una tela fatta di slide in power point, dati e grafici a volontà, commenti a risultati “consuntivati” e previsioni sul futuro; budget, incentivi, strategie commerciali per clienti da aggredire o non far scappare. Dopo una giornata così, la libera uscita la sera è il momento conviviale di rigenerazione collettiva che tutti vogliono spendere nel gioiellino di San Gimignano, a soli quindici minuti di strada dalla struttura che ci ospita.

Prendiamo le macchine. Nella mia anche due colleghi, Andrea e Massimo, che sono amici perché tifosi, tesserati da anni come me. All’uscita del resort, la processione di auto si dirige a destra, seguendo le indicazioni per San Gimignano. Quando tocca a noi girare, esito un attimo.    

“Allora?” mi fa Andrea dal sedile posteriore.

Ragazzi, io a San Gimignano ci sono già stato”.

“E quindi che vuoi fare? Rimanere qua?” mi apostrofa Massimo.

“No, è che se andiamo a sinistra alla stessa identica distanza arriviamo a Certaldo…”

Vuoi andare a scovare il mister?”. Andrea ha capito al volo.

“Magari sta lì a casa sua, a farsi qualche giorno di relax. Pensa se lo becchiamo che si fa una passeggiata o prende un aperitivo con gli amici…”

“Dai dai, andiamo a Certaldo!” approva Massimo senza Incertezza.

Giriamo così a sinistra senza più esitazioni. Cominciano ad arrivare sui cellulari le telefonate dei colleghi che ci hanno visto cambiare direzione:”Ma dove state andando? Siete sulla strada sbagliata”.

“No, tranquillo Walter: noi siamo sulla strada giusta” gli rispondiamo insieme col vivavoce.

“Per andare? Mica andrete in una casa d’appuntamenti!”.

“Ma no! Andiamo a Certaldo”.

“C’è qualcosa di più bello da vedere rispetto a San Gimignano?”
“Si, la casa di Spalletti...”
“Ah… va bè… ci vediamo al rientro” chiude un attonito Walter.

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