Teste di calcio

Genealogia de "Er Capoccia" Maicon a tutta Caipirinha. Pallotta come Godot

condividi su facebook condividi su twitter 30-10-2015

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Genealogia de

TESTE DI CALCIO - Avviso ai naviganti: tutto quello che è scritto qui è frutto dell'incoscienza di una rubrica priva di freni inibitori. Non prendere il tutto troppo seriamente (e, perchè no, distendi la bocca in un sorriso).

La Roma suona la quinta e rimane prima in classifica, da sola sulla vetta del monte Serie A. Tutto ha funzionato nella convincente vittoria contro l'Udinese per 3-1. Nei primi dieci minuti i giallorossi avevano siglato già due gol. Determinante è stato Maicon, ritornato finalmente da un lungo stop, con un assist e un gol straordinario. Il brasiliano, "Er Capoccia" per gli amici, ha lasciato le spiagge di Rio, le attraenti brasiliane con la passione del twerking che gli passano in bicicletta sul lungomare e si è detto: "Sapete che c'è? Fregene non è poi così tanto male!" E così Er Capoccia è tornato a Roma, dove aveva un conto in sospeso: zittire chi insinuava che le sue ginocchia fossero consumate come i polmoni di Sabatini e che la sua forma fisica fosse la stessa di un pensionato dopo quattro ore di fila alle poste.

Ma a una cosa non poteva rinunciare: la caipirinha, il più famoso drink alcolico carioca. Arriva così un nuovo accordo solenne con la società giallorossa: "Io continuo a giocare, ma voi prima di ogni partita che gioco mi dovete preparare una caipirinha ghiacciata con ombrellino annesso" la Roma accetta senza indugio. Maicon però disputa pochi minuti in campo ma alla fine contro i friulani tira fuori una prestazione da urlo, vedesi il gol realizzato scartandosi due bianconeri. Ecco che quindi dopo il cocktail da quasi 40 gradi Er Capoccia si è bevuto pure gli avversari; non erano solo i dribbling ad essere ubriacanti insomma.

 

(Nella foto: Maicon sulle spiaggie di Rio de Janeiro. Il brasiliano è intento a vendere il cocco bello ai bagnanti)

I giallorossi quindi brindano insieme a Maicon per il primo posto, ma il difficile viene ora. C'è da sfidare l'Inter a San Siro domani. I nerazzurri  di Mancini sono una delle squadre più brutte a vedersi del campionato, ma vantano di avere giocatori sporchi e cattivi: dal cane Medel, al clan slavo Jovetic-Ljajic-Perisic-Brozovic e via discorrendo, passando per i criminali sudamericani Murillo e Miranda in difesa. Insomma, non c'è da scherzare.

A inizio settimana invece il dg giallorosso Baldissoni nell'Assemblea degli azionisti ha annunciato l'arrivo di James Pallotta a breve. Il numero uno bostoniano era però già stato annunciato settimane fa. Ecco che così sembra di essere catapultati nella commedia di Samuel Beckett "Aspettando Godot". Il presidente della Roma ultimamente viene sempre annunciato ma per il momento non è arrivato ancora. L'augurio è che non si finisca nel teatro dell'assurdo come con Godot. "Sì, ma chi ca...o è sto Godot!?" si domanda qualcuno. Boh.

 

 

Fonte: Eduardo Barone per Insideroma

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