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Szczesny coinvolto in Vatileaks II, Pallotta e Gabrielli nella Vecchia Fattoria

condividi su facebook condividi su twitter 11-12-2015

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Szczesny coinvolto in Vatileaks II, Pallotta e Gabrielli nella Vecchia Fattoria

TESTE DI CALCIO – Avviso ai naviganti: tutto quello che è scritto qui è frutto dell'incoscienza di una rubrica priva di freni inibitori. Non prendere il tutto troppo seriamente (e, perchè no, distendi la bocca in un sorriso).

Canti corali, gioia per il Giubileo. Paura per gli attentati. Fischi, mugugni all'Olimpico. Cani, porci, botta e risposta tra la Prefettura e Trigoria. In questi giorni a Roma non si capisce più niente. La città capitolina è un coacervo di umori, sensazioni ed emozioni diverse, che vanno dalla serenità più scialba all'incazzatura più pura.

IL GATTO DELLE NEVI - L'anno 3 DG (dopo l'arrivo di Garcia) non sta maturando al momento i frutti sperati. La Roma nelle ultime settimane ha accumulato solo sconfitte o pareggi. Ieri un altro pareggio, stavolta a reti bianche, con il Bate Borisov, che permette però ai giallorossi di accedere agli ottavi di Champions League. Alla manciata di tifosi presenti allo stadio questo però non è bastato e hanno inondato di fischi e mugugni la squadra al termine del match. Gli uomini di Garcia hanno comunque giocato meglio delle disarmanti prestazioni contro Barcellona, Atalanta e Torino, anche se non hanno concretizzato le azioni sotto porta. Fortunatamente, non ci sono riusciti neanche i bielorussi, anche grazie a Szczesny. Dopo sua formidabile parata, in Vaticano si è gridato allo scandalo, chiedendo l'incarcerazione immediata di Szczesny. Con il suo paratone infatti il portiere polacco ha chiuso la porta santa, che Papa Francesco aveva aperto appena un giorno prima. verrà quindi coinvolto anche lui nel processo Vatileaks II per risparmiare sulle spese processuali. L'accusa è di: chiusura della sacra porta santa prima del termine dell'anno giubilare, una non di poco conto insomma. Suppongo però che tale comportamento  non dispiaccia invece ai tifosi romanisti, che recentemente lo avevano un po' criticato ("magari ce casca sempre così" avrebbe sussurrato qualcuno).

SE... - Ciò che conta alla fine sono i fatti. Ieri non è arrivata la risposta sperata dalla squadra, ma almeno una qualificazione d'inerzia sì. Tanto di guadagnato. E il futuro? Chissà dove potrà arrivare la formazione di Garcia. Se Dzeko si sbloccherà e segnerà gol a grappoli, se Rudiger diventerà un bravo difensore, se almeno uno tra Falque e Iturbe riuscirà prima o poi a dribblare un avversario. Questo passa il convento e questo ci dobbiamo tenere. Meglio poco che niente.

PAZZE PIZZE - In contemporanea arriva il litigio Pallotta-Gabrielli. L'istrionico bostoniano ed il fumantino prefetto di Roma si sono letteralmente presi a pesci in faccia davanti al pubblico. E tra un "Io ricevo cani e porci" ed una risposta: "Sarei il cane o il porco?" più che gli inni giubilari a Roma si cantava la canzone della vecchia fattoria ia-ia-o. Beh, diciamo che considerato il tema della discussione, cioè un banale litigio su un appuntamento istituzionale come se fanno cento alla settimana, il clima è proprio quello. Più che stare nella Capitale sembra di esserci ritrovati tutti in una fattoria di campagna, dove la comunicazione (di ambo le parti sia chiaro) non è tanto differente da quella di due rozzi contadini che si affrontano per una caciotta.

 (Una foto scattata oggi a Palazzo Valentini a margine dell'incontro tra Pallotta e Gabrielli. Come si può vedere, l'incontro è stato del tutto pacifico. il presidente giallorosso sta applicando una mossa imparata nelle strade dei sobborghi di Boston)

Fonte: Eduardo Barone per Insideroma.com

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