Teste di calcio

Tra Renzi e l'Italia del calcio non si sa chi va peggio in Europa. Spalletti suonerà Beethoven al Mancio?

condividi su facebook condividi su twitter 18-03-2016

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Tra Renzi e l'Italia del calcio non si sa chi va peggio in Europa. Spalletti suonerà Beethoven al Mancio?

TESTE DI CALCIO - Avviso ai naviganti: tutto quello che è scritto qui è frutto dell'incoscienza di una rubrica priva di freni inibitori. Non prendere il tutto troppo seriamente (e, perchè no, distendi la bocca in un sorriso).

Ahi Europa cara Europa. Se il premier Renzi sta cercando, ultimamente, di alzare la voce verso le istituzione UE per ritagliarsi uno spazio più importante di quello che l'Italia ha tutt'ora (cioè in uno sgabuzzino al buio), possiamo dire che l'analogo tentativo nel calcio quest'anno è fallito.

In Champions dopo la Roma, anche la Juve va ko. Il Bayern la illude giocando un primo tempo peggiore della Scafatese in turnover, con Neuer e Alaba che non hanno ancora smaltito la sbronza leggendaria dell'Oktorberfest. Poi però Guardiola alza la voce e i "simpaticissimi" crucchi ne fanno 4. Alla Juve brucia il doppio. Sia perché ha gettato al vento un prezioso vantaggio, sia perché Coman, ex bianconero, ha fatto vedere i sorci verdi alla difesa dell'Agnelli Team. Un calcio morale peggiore di quello, vero e tangibile, del giornalista di Sky a Billy Costacurta. Una "punizione" che andrebbe inflitta più spesso nei salotti televisivi sportivi, dove le "stronzate" sono nell'etere come le zanzare in una calda notte di ferragosto.

In Europa non è rimasta neanche la Lazio, che ha beccato tre reti in EuroLeague dai cechi dello Sparta Praga. So chi sicuramente sarà contento. E' il telecronista svizzero di Lazio-Atalanta, che ha vomitato per oltre un minuto in diretta durante la partita. Fortunatamente per lui non dovrà continuare a seguire le avventure biancocelesti anche in Europa. Comunque, per evitare spiacevoli imprevisti, si dovrebbe predisporre un secchio per ogni postazione in tribuna stampa. Così anche per le partite più rivoltanti ci sarà un posto dove "rigettare" il proprio disappunto. 

 

 

Ma veniamo alla Roma. I giallorossi domani affrontano l'Inter per cercare la nona sinfonia.  Spalletti,  imitando Beethoven, proverà a suonargliele a Mancini. Battere i nerazzurri vorrebbe dire agguantare sempre di più il terzo posto in campionato e lanciare il guanto di sfida al Napoli per il secondo.

Non ha questi problemi il Psg, che ha chiuso il campionato oramai mesi fa, anche se solamente ora è arrivata l'ufficialità. I parigini sono di nuovo campioni di Francia, dopo aver stravinto per 9-0 l'ultimo match . "Il Psg va a Troyes" come titolo dei media era più scontato della Meloni candidata a sindaco di Roma. La Ligue 1 però è un campionato davvero di basso livello. Visti i ritmi e i risultati mediocri delle concorrenti più blasonate (Monaco, Marsiglia, Lione), senza il Psg, la rappresentativa dilettantistica del Trentino starebbe già a +15 sulla seconda, stappando vin brulè e divorando vagonate di polenta valsugana

Fonte: Eduardo Barone per Insideroma

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