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10/03/2002 - 6 Unica

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 15-04-2018 - Ore 10:45

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10/03/2002 - 6 Unica

INSIDEROMA.COM – LUCIANI - Il derby di ritorno della stagione 2001/2002 arriva in un momento molto particolare della stagione della Roma.

I giallorossi, infatti, sono reduci da un incredibile pareggio in casa del derelitto Lecce, gol di Vugrinec, per 1-1; si tratta di uno dei due risultati (l’altro è il 2-2 in casa del Venezia già con un piede e mezzo in Serie B) che, a posteriori, resterà nell’immaginario collettivo del tifo romanista riguardo ad un bis tricolore letteralmente gettato alle ortiche.

La Lazio, dal canto suo, sta vivendo una stagione tutt’altro che positiva.

I biancocelesti occupano il settimo posto in classifica e neppure l’arrivo di Alberto Zaccheroni in panchina è riuscito a risollevare le sorti della squadra.

Capello e i suoi uomini, dunque, partono ampiamente con i favori del pronostico; il derby, però, si sa fa storia a sé.

Costretto a rinunciare a Batistuta (l’argentino, una volta appreso che sarebbe finito in panchina per far posto a Delvecchio, si è chiamato fuori, generando un ‘caso’), il tecnico di Pieris si affida all’ormai rodato 3-4-3 con: Antonioli in porta; Zebina, Samuel, Panucci in difesa; Cafu, Emerson, Lima, Candela a centrocampo; il magico tridente Totti, Montella, Delvecchio in attacco.

Zaccheroni risponde con: Peruzzi; D.Baggio, Nesta, Mihajlovic, Fernando Couto, Pancaro; Fiore, Giannichedda, Stankovic; Crespo, S.Inzaghi.

Arbitra Rosetti di Torino.

Non c’è partita, già dai primi minuti.

La Roma, complice l’enorme delusione pugliese di soli sette giorni prima, mostra i muscoli e vuole solo chiudere subito la serata. La Lazio, invece trema; appare molle e assolutamente inabile ad arginare la marea giallorossa.

Il simbolo di tale spaesamento è il capitano biancoceleste Alessandro Nesta, raramente visto così in difficoltà in carriera.

Dopo nove minuti, la squadra di Capello potrebbe già beneficiare di un calcio di rigore per evidente fallo proprio di Nesta sull’uomo derby Delvecchio, ma Rosetti lascia correre.

Passa un minuto ed Emerson colpisce al volo di destro: la sfera se ne va di poco a lato.

Non fa neppure in tempo a scoccare il quarto d’ora che la Roma mette la testa avanti al culmine di un’azione spettacolare.

Totti compie una magia, libera di tacco Candela (con la palla che passa tra Fiore e Stankovic), il francese disegna una parabola fenomenale con l’esterno destro e per Montella è un gioco da ragazzi segnare di testa. 0-1.

Esplode la Curva Sud, sotto la quale ‘Top Gun’ vola senza freni.

Trascorre circa un quarto d’ora e Francesco Totti decide di esagerare: slalom fra tre laziali, inermi e destro violento. Peruzzi respinge a terra, la palla rimbalza davanti a Nesta, che la copre pensando di essere solo ma solo non è: arriva non si sa da dove ancora Montella, che allunga la gamba sinistra e mette dentro. ‘Vincenzino’ esulta ancora mentre Peruzzi e Nesta si guardano e ancora non capiscono.

Non è finita mica.

Minuto trentasei: viene abbattuto Cafu. Punizione da destra. Batte Totti, che trova ancora Montella, di nuovo in anticipo su Nesta e in gol per la terza volta; sempre sotto la sua Curva.

E’ il delirio giallorosso.

Dopo una pericolosa punizione di Mihajlovic, con Antonioli super, si va al riposo.

Dagli spogliatoi non escono Nesta (cambio che farà assai discutere) e Dino Baggio. Al loro posto Gottardi e Poborski. Per la Roma, invece, tutto (ovviamente) confermato.

Inizia una partita che pare completamente diversa: la Lazio reagisce e Stankovic colpisce da lontanissimo, trovando l’angolo con un destro micidiale. 1-3.

I giallorossi ora soffrono, dopo la convinzione di aver avuto la partita in mano già dal 45’.

Capello si copre subito e toglie Delvecchio per inserire Tommasi.

Ma non serve.

Montella si riaccende e al 18’ scocca un sinistro spettacolare con cui fa poker, per lui e per la Roma. Mai nessuno come lui prima (e dopo) in un derby capitolino.

Passano otto minuti e all’Olimpico si fa la storia: Totti prende palla dal centro del campo, supera un paio di avversari e lascia poi partire il più dolce dei ‘cucchiai’. La palla sfiora appena la parte interna della traversa ed entra. 1-5.

Il capitano esulta e mostra una maglietta che racconteremo ancora ai nipotini: ‘6 Unica’, in direzione Curva Sud.

Unica come Ilary Blasi (a cui la t-shirt era dedicata) e come la sua Roma, che stravince il derby e continua a cullare il sogno scudetto.

Fonte: INSIDEROMA.COM – LUCIANI (vignetta di Diego Fois)

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