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#QuaranTotti | 40 anni d'amore folle, Francesco Totti è il mio eroe. Auguri mio Capitano!

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 27-09-2016 - Ore 10:32

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#QuaranTotti | 40 anni d'amore folle, Francesco Totti è il mio eroe. Auguri mio Capitano!

DAVIDE - 40 Anni di amore folle, reciproco e intenso. Una carriera che, nel tempo, ha acquisito il sentore di un atto di fedeltà, di passione incondizionata. La vita intera di un uomo dedicata ad una città, ad una maglia, ad una squadra: Roma. 

Cos'è, chi è Francesco Totti? E' una domanda apparentemente banale, ma chi se la trova di fronte ha sempre fatica a rispondere per non essere banale. Come più volte sottolineato, dovrebbero creare un nuovo vocabolario per saper definire il Capitano. Per chi è nato negli anni '90 Francesco Totti è l'eroe d'infanzia, adolescenza ed età adulta, per chi invece appartiene ai veterani è l'ultima delle bandiere gloriose che hanno vestito la maglia della Roma, è il calciatore più forte del secolo. E' colui che ha firmato 250 volte in Serie A, con una sola maglia – semmai ci fosse il bisogno di ribadirlo –, il taccuino dei marcatori.

Francesco Totti è un fratello, un amico, un eroe. Francesco Totti è stato, è e sarà l'idolo indiscusso di una folla inferocità che andava allo Stadio Olimpico per veder giocare la Roma ma anche Lui. Francesco Totti è quel calciatore in grado di cambiarti la partita con un tocco di genio, di irradiare le giornate dei tifosi romanisti con un sorriso, un pollice sulle labbra, una maglia con dedica, e perché no: un bel "Vi ho purgato ancora". Francesco Totti è l'eroe silenzioso di chi si ammanta dei colori della Roma, è colui che la faccia sotto la curva ce l'ha messa e con l'avanzare dell'età osservava e lapidava. Francesco Totti è uno dei pochissimi calciatori che a 40 anni di età alimenta dibattiti sulla sua presenza fissa, o non, in campo. Francesco Totti per molti è il calcio, è Roma stessa, è la bandiera che sempre sventolerà nei nostri infervorati animi giallorossi.

E allora Auguri a te Capitano! Auguri a te, che t'ho seguito, t'ho amato e t'amerò. Auguri a te che il 17 Giugno del 2001 m'hai regalato il primo acuto, un urlo che tenevo in gola pronto ad esplodere, il primo scudetto della mia vita, l'unico per ora... Auguri a te capitano che m'hai salvato le partite. Ma che dico, di più. M'hai salvato le giornate. E se esisteva chi da piccolo sognava di essere Agostino, tu hai creato una stirpe di fedeli che da bambini sognano un girono di essere al tuo posto. Auguri mio capitano, che hai rinunciato a trofei sicuri, hai rinunciato al Bernabeu, ai club più vincenti del mondo. Auguri a te, che per amor di patria hai regalato sorrisi, gioie infinite e lampi di luce per chi il calcio lo mastica quotidianamente nella vita.

Non è necessario essere tifosi della Roma, basta guardare intere platee, stadi e tribune alzarsi in piedi, incendiare arene intere, solo perché ti sei alzato e stai entrando sul campo di battaglia. Di te, infatti, porterò nel cuore anche lo sguardo che avevi dagli 11 metri contro l'Australia, al Mondiale del 2006. Te lo ricordi Capità? La bandiera italiana sulla testa, la Coppa del Mondo tra le mani e Circo Massimo, ancora una volta lì per te.

In tanti sognamo di assistere ancora una volta, anche solo una, una scena simile. Perché in fondo te lo meritavi, si. Dovevi essere tu il primo Capitano della Roma a vincere due scudetti. Ma noi, tifoseria eterna sognatrice, ci teniamo il beneficio del dubbio. Lo vorremmo e speriamo che tutto ciò accada.

Allora Capitano mio, buon compleanno. Ti auguro altri 100 di questi anni d'amore, di salute e di gioie.

GRAZIE.

Fonte: A cura di Davide Aprilini

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