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Cassetti: "Spalletti allenatore giusto per la Roma. Io sarei rimasto, ma la società aveva deciso altro"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 09-02-2016 - Ore 11:29

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Cassetti:

Marco Cassetti, ex difensore della Roma, è stato intervistato da Roma Talk Radio dove ha parlato del passato in giallorosso e del ritorno nella Capitale di Spalletti.

Queste le sue parole:

A Roma col tempo sei diventato un cardine, uno dei pochi a segnare nel derby, le sensazioni del tuo goal nella stracittadina ?

“Le sensazioni sono difficili da spiegare, sono consapevole di essere uno dei pochi goleador nel derby, ancora oggi me lo ricordano, questo è un piacere enorme”.

Parlando di campioni, con la Sampdoria tu hai fatto l’assist per uno dei goal più belli di Francesco Totti, facendo un po’ di amarcord, tu credevi che da quell’assist potesse nascere quel goal?

“No, ti dico la verità, ha fatto l’alchimista ha tramutato in oro un semplice pallone, mi fa piacere di aver partecipato a questo goal, soprattutto per il goal di Francesco che è un amico e una persona fantastica, applaudito da tutto lo stadio evento più unico che raro…”.

Ultimamente sono uscite tante dichiarazioni di ex calciatori della Roma, che “accusano” i giocatori di non impegnarsi troppo …

“Ma non scherziamo, sono professionisti, poi dipende da che allenatore hai, dipende dai suoi programmi di allenamento, settimanale e annuale, il calciatore fa quello che gli viene chiesto nulla di più nulla di meno”.

C’è moria di laterali bassi oggi in Italia, da cosa dipende ?

“C’è sempre stata carenza, oggi ancora di più, sono cambiate un po’ le generazioni, ai miei tempi era zitto e mosca e anche se avevi ragione avevi torto, oggi qualsiasi cosa viene visto come rimprovero e quindi rispondono e alla fine fanno come vogliono, un ruolo che viene preso poco in considerazione, oggi si tralascia la fase difensiva”.

 Spalletti è l’allenatore giusto per la Roma ?

“Si, conosce benissimo l’ambiente, lo abbiamo ascoltato nelle sue prime conferenze, è un allenatore di polso, grande carattere, già si vede anche se è passato poco la mano di Spalletti, contro il Sassuolo dove non dava punti di riferimento in attacco è stato un po’ un emblema, poi nel secondo tempo è calata fisicamente”.

Da cosa dipende questo calo fisico secondo te ?

“Credo sia un fatto di preparazione, si era partiti con un allenatore che chiedeva e voleva determinate cose, arriva un altro allenatore che lavora diversamente, il cambio di metodologia di lavoro non può avvenire in automatico”.

E’ bellissimo sapere che ancora guardi le partite della Roma Marco …

“Quando posso, sempre”.

25 Aprile 2010 Roma Sampdoria 1-2 cala il sipario sulle speranze di vincere il titolo, cosa accadde negli spogliatoi?

“Grandissima delusione, un piccolo battibecco che succede normalmente anche durante gli allenamenti, che succedono in tante altre squadre e tante altre partite, il nervosismo rende tutto esasperato, non ci sono stati cazzotti in faccia da nessuna parte, poi è normale che alla fine si è perso un campionato, e gli animi erano quelli”.

Il tuo addio alla Roma, ce lo puoi raccontare?

“La cosa che mi è dispiaciuta tanto è il non essere stato convocato l’ultima partita all’Olimpico, questo mi ha lasciato l’amaro in bocca, ma siamo professionisti, io sarei rimasto ma la società ha deciso altro, ma si accetta la scelta”.

Fonte: Roma Talk Radio

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