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Stadio della Roma | Berdini: "Il progetto non lo considero positivo". Aurigemma: "Sono opinioni che rispetto, ma che non condivido" (Video e Foto)

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 17-11-2016 - Ore 16:42

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Stadio della Roma | Berdini:

DAL NOSTRO INVIATO - MARCO VALERIO ROSSOMANDO - La terza seduta della Conferenza dei servizi non ci sarà oggi ma è stata rimandata a giovedì prossimo ma questo non ferma la discussione per il dibattito sul nuovo stadio della Roma. Questa sarà comunque un’altra giornata importante poiché tra poco, nel Consiglio regionale alla Pisana, Paolo Berdini e Michele Civita risponderanno alle domande dei consiglieri regionali sull’impianto di Tor di Valle. L’assessore comunale sarà accompagnato da Annamaria Graziano (Direttore del Dipartimento di Programmazione e attuazione urbanistica di Roma capitale), mentre con l’assessore regionale ci sarà Manuela Manetti (Direttore regionale politiche territorio Mobilità e urbanistica).

 

  • 15:38 - L'Assessore all'Urbanista di Roma, Paolo Berdini è arrivato negli uffici della Pisana. 

 

Ore 16.01 – Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica: “Non so dove i consiglieri regionali abbiano potuto vedere mie conferenze stampa, io sono stato molto riservato, racconto ora la posizione dell’Assessorato. Spero che accettiate il mio ragionamento di coerenza. Tolgo alcuni bastoni rispetto al cammino che mi aspetta in questi 10 minuti. La variazione urbanistica c’è, non sono io a portarla. E’ un progetto che non considero positivoSono ben convinto che se la Roma avesse scelto un’altra zona, una zona abitata, io ne sarei stato molto felice. Lì i bambini non possono andare a giocare a calcio. L’area di Tor di Valle è accessibile solo tramite mezzi carrabili. Siamo a favore dello Stadio della Roma, ma molto meno felici su come è stata scelta l’area. Lo straordinario regalo che fa la Roma alla città diminuisce mano a mano che si leggono le carte. Io sono stato abituato in questi anni a sentirne di tutti i colori, mi hanno sempre alzato il cartellino rosso. La Sapienza ha fatto benissimo, ma io vorrei vederli in faccia quando dicono che può essere una molla per Roma, guardate il caso della Bufalotta, di cui si diceva che avrebbe risollevato Roma. Ci andrei molto cauto che questa opera porti benefici alle casse del Comune di Roma, porterà benefici alle casse di qualcuno. Come mai Roma ha 13,5 miliardi di deficit se il futuro è sempre straordinario? Se lo stato volessi l’amministrazione capitolina potrebbe andare nel baratro. La Regione Lazio è stata molto generosa con la Roma, che non ha consegnato i documenti il 3 novembre del 2016, ma potrà consegnare i documenti fino al 30 novembre. Noi dovremmo andare in consiglio comunale in 16 giorni di istruttoria. Ci sono richieste molto pesanti da parte dei nostri uffici. Si dice che questa Giunta dice sempre no, ma non è vero. Nello specchietto del conto economico presentato dalla Roma c’è un sistema di smaltimento delle acque piovane che costa al Comune 9,6 milioni. Saranno costruite delle idrovore, che saranno gestite per l’eternità dal Comune di Roma. La pioggia scende copiosa, dove è l’interesse pubblico in questa cosa? Questa opera va fatta pagare alla Roma, la deve gestire da qua all’eternità, noi non siamo disposti a farlo. Noi questa idrovora non ce la prendiamo in carico. Togliendo 9,6 milioni di euro togliamo una parte delle torri. E’ stata conclusa la conferenza dei servizi del Ponte dei Congressi. Per questo ponte spendiamo 140 milioni di euro, mi chiedo se sia sostenibile per una città fare un progetto importante che sta a circa ad 800 metri sulla linea della Via del Mare e fare un altro ponte duplicato. O si utilizza il Ponte dei Congressi o è un problema della Roma, non è nostro. Togliamo 42 milioni del ponte e 48 milioni dello svincolo della Roma-Fiumicino. Sono 90 milioni di euro tolti. Almeno la metà degli utenti che arriva allo stadio deve arrivare su ferro. Il prolungamento della metro B è assolutamente deleterio dal punto di vista del funzionamento infrastrutturale. Per andare a lavoro all’Eur aumento di 3 volte i tempi di concorrenza. E’ possibile sfioccare una metropolitana per 1-2-3 partite di calcio? Ci sono i documenti dei nostri uffici, questa cosa non si può fare. Cade quindi un altro pilastro da 54 milioni. Come ci arriviamo a questo stadio?”

Ore 16.22 – Fabio De Lillo (Cuori Italiani): “Il consumo del territorio della nostra città ritengo vada anche utilizzato dai cittadini di Roma, hanno il diritto di frequentare tutte le zone di Roma con massima accessibilità e sicurezza. C’è un assoluto degrado e un’assoluta insicurezza in quei luoghi. Lei assessore ha chiarito un pensiero ben chiaro da tempo, ci ha detto che è contrario a tutto ciò che ha sottolineato, ma in realtà il progetto è ormai realizzato. Spesso è capitato di accettare progetti che arrivano da amministrazioni precedenti. Ma questo progetto, con la conferenza dei servizi è determinato, è finito e realizzato. La Regione Lazio ha ricevuto un procedimento che terminerà con la Conferenza dei Servizi. Zingaretti e Civita devono dirci davanti a tutti se vogliono concludere questo procedimentola decisione è nelle loro mani, prendetevi le responsabilità. La palla passa alla Regione, ci deve dire se vuole terminare questo iter con la Conferenza dei Servizi, non può ridare la palla all’Assemblea Capitolina“.

Ore 16.33 – Francesco Storace: “L’assessore Berdini non credo che parli a titolo personale, parla per la Giunta. Il problema è quindi serio. Lei oggi ci ha detto che lo stadio non si fa sostanzialmente, non credo che i proponenti possano accettare queste condizioni. Il Comune deve valutare se ci sia un beneficio per la città o meno e se c’è un beneficio spendere dei soldi o meno. Non è che se qualcosa costa non bisogna farlo. Nella sua relazione non ho trovato neanche uno spunto positivo sul progetto. Qui tutto è negativo. Voi avete approvato in Giunta un cronoprogramma o sbaglio? C’era scritto che il 16 novembre la variante andava portata in Giunta. La legge prevede modifiche strettamente necessarie in Conferenza dei Servizi“.

Ore 16.36 – Antonio Aurigemma: “Qui si tratta di valorizzare il territorio. Tor di Valle è completamente abbandonata a sé stessa. Lei oggi ci ha motivato un ‘no’. Sono opinioni che rispetto, ma che non condivido. Lei viene qui da politico, non da tecnico. Non vorrei che questo continuo rimpallo di competenze tra Comune e Regione vada a discapito dei cittadini. L’amministrazione comunale non vuole fare lo stadio“.

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