ABETE sulla riforma della giustizia sportiva: "Auspico una risoluzione dei problemi"

«Non ho nessuna intenzione di dettare l'agenda, mi tengo la mia. Non ho necessità di intervenire su quella di altri. C'è l'auspicio che alcuni problemi trovino soluzione nella scrittura dei regolamenti. Il problema è che stata fatta un'operazione eccessivamente puntuale nella scrittura di determinati principi». Lo ha detto il presidente della Figc, Giancarlo Abete, in merito alla riforma della giustizia sportiva varata dal Coni, al termine di un consiglio federale che ha mostrato «forte condivisione della posizione espressa» da Abete in Consiglio nazionale e in Giunta Coni. «La Superprocura? Ho manifestato favore alla sua nascita e anche alla sua titolarità di avocazione in determinate situazioni - ha aggiunto -. Ma quanto è stato articolato risponde a una sorta di coordinamento diverso dalla funzione di vigilanza che può portare all'avocazione. Camminiamo in parallelo e ciò può creare problemi non da poco nella gestione. Ci sarà tutto l'approfondimento stiamo parlando di una realtà che ci porteremo nei prossimi anni e non si può esaurire in un'unica votazione». Abete ha commentato poi il voto favorevole alla riforma espresso da Damiano Tommasi in Consiglio Coni: «Tutto sommato mi ha fatto piacere che lui abbia votato a favore perchè si è convinto così e poi, in secondo luogo perchè sennò appariva un mondo del calcio che si contrapponeva al Coni e non è così. Stiamo discutendo per fare la riforma migliore. Tra l'altro Tommasi al Coni rappresenta gli atleti, ed è legittimo possa avere una posizione diversa».