Acerbi ha vinto la vera partita

La stragrande maggioranza dei tifosi e degli appassionati di calcio non sa esattamente cos'è la gonodotropina corionica a cui sarebbe risultato positivo il giocatore del Sassuolo Francesco Acerbi.

La stragrande maggioranza dei tifosi e degli appassionati di calcio sa, purtroppo, cos'è un tumore e cosa vuol dire vincere o perdere quella battaglia.

Francesco Acerbi ha sconfitto negli ultimi mesi un cancro ai testicoli in una partita che vale infinitamente di più di quella, pur fascinosa, contro la Juventus che rischia di dover saltare per avere, in teoria, violato le norme antidoping.

Quella vittoria, ottenuta con il sorriso sulle labbra, con l'ottimismo di un ragazzo di 25 anni che per mestiere gioca a pallone, è una vittoria di cui hanno goduto un po' tutti, perché quei successi sono piccole grandi speranze a cui aggrapparsi.

Non crediamo che chi vince quel tipo di battaglia abbia poi voglia di imbrogliare gli altri e soprattutto il proprio organismo. E anche se esiste un'eccezione eccellente a questo ragionamento (Lance Armstrong), è davvero difficile pensare a un così goffo tentativo di frode da parte di Acerbi.

E' un peccato che domani non possa quasi certamente scendere in campo contro la Juventus.

La speranza è che la giustizia sportiva appuri in tempi brevi la vicenda e che Acerbi possa continuare a essere il sorridente esempio di uno che ha vinto qualcosa di molto più importante anche della Champions League.