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ACQUISTI ROMA, conosciamoli meglio, parte terza: Juan Manuel Iturbe e Davide Astori

condividi su facebook condividi su twitter Di: Massimo De Caridi 20-08-2014 - Ore 17:00

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ACQUISTI ROMA, conosciamoli meglio, parte terza: Juan Manuel Iturbe e Davide Astori

Juan Manuel Iturbe e Davide Astori. Sono loro gli ultimi 2 acquisti della seconda Roma targata Rudi Garcia, così diversi per ruoli, nazionalità e caratteristiche ma uniti dal piede preferito, il sinistro e dal fatto che entrambi sono stati strappati alle rivali storiche dei giallorossi, alla Juventus l’argentino ed alla Lazio l’ex cagliaritano. Parliamo prima di Juan Manuel Iturbe: il paraguayano naturalizzato argentino proviene dall’Hellas Verona, squadra nella quale ha militato una sola stagione ma impressionando tutti gli addetti ai lavori. Iturbe aveva giocato un anno e mezzo al Porto ma non aveva passato un periodo particolarmente positivo in Portogallo. Il Verona lo aveva preso l’ultimo giorno di mercato, per di più in prestito con diritto di riscatto. All’inizio non era un titolare della squadra di Mandorlini ma sin dal suo esordio contro la Juventus aveva messo in mostra tutte le doti tecniche e di contropiedista. A campo aperto, diventa deleterio per le difese avversarie che difficilmente riescono a fermarlo senza commettere fallo. Rudi Garcia ne parlò più volte in conferenza stampa, dicendo che alla Roma mancava un altro Gervinho ma di piede mancino, col fiuto del gol e bravo a fare gli assist. I motivi per cui si fosse sbilanciato in quel modo potevano essere solo 2: la prima ipotesi era che fosse un depistaggio e la seconda che invece il calciatore fosse già stato acquisito da Sabatini. Quest’ultima possibilità venne piano piano a cadere, poiché il Verona, a fine campionato, decise di riscattarlo per 15 milioni di euro. Il club gialloblu voleva farci una plusvalenza importante e dichiarava di non volerlo vendere per una cifra inferiore ai 25 milioni di euro. Juventus e Milan puntavano fortissimo sull’ex Porto e soprattutto Conte e Marotta si era mostrati interessatissimi a portarlo in bianconero. Quando però sembrava tutto fatto, la Juventus ha dovuto fare un passo indietro, poiché il tecnico 3 volte campione d’Italia, Antonio Conte, aveva appena annunciato le sue dimissioni. Il direttore generale  Marotta prima di poterlo comprare avrebbe dovuto sentire il parere del nuovo allenatore juventino ed a quel punto, Sabatini ha sferrato il colpo decisivo, strappando Iturbe agli storici rivali. La mossa del direttore sportivo romanista ha regalato le prime certezze alla tifoseria giallorossa, ancora un po’ incerta sui troppi arrivi a parametro 0 e ha invece provocato ulteriori malumori in quella dei campioni d’Italia, già scossi dalle dimissioni del loro amato mister. Tatticamente, la Roma ha guadagnato molto in imprevedibilità ed in assist e questo potrebbe permettere sia a Totti di avere minore pressione, quando è in possesso palla sia a Destro, che avrebbe così maggiori opportunità di farsi trovare al posto giusto al momento giusto e mettere la palla in porta. Juan Manuel Iturbe assicura anche quando gol sui calci da fermo da una posizione diversa dalle solite: Pjanic e Totti sono grandi specialisti da sinistra e dal centro e con l’argentino si completa il pacchetto di tiratori anche dal lato destro. L’ex giocatore del Verona deve ancora migliorare sotto porta, proprio come il suo dirimpettaio Gervinho ma appena riusciranno a segnare con continuità, l’attacco romanista sarà, probabilmente, il più pericoloso e prolifico della serie A.

 

L’altro giocatore “strappato” ad una rivale storica è Davide Astori. Il bergamasco sembrava esser ad un passo dal vestire la maglia della Lazio. Il ritiro del Cagliari e quello dei biancocelesti erano distanti 30 chilometri. Molti tifosi della Lazio andavano a Sappada a farsi le foto con quello che credevano un loro prossimo beniamino. Un giorno, però, il fulmine a ciel sereno: il direttore generale romanista, Mauro Baldissoni, intervenne ai microfoni del canale tematico della Roma, annunciando che in giornata la società avrebbe comprato un nuovo giocatore. Molti pensavano fosse Yedlin, americano che avrebbe aiutato col marketing negli Stati Uniti (finito invece al Tottenham dal 2015, ndr.) e la firma sul rinnovo del contratto di Astori col Cagliari aveva creato allarme nei tifosi laziali ma non aveva dato certezze ai romanisti, nonostante qualche voce cominciasse a girare. L’ex primavera del Milan non rientrava perfettamente nei parametri indicati da Garcia, che avendo in squadra già 2 centrali mancini, ne chiedeva uno destro. Il calciomercato, però, ha dei percorsi poco lineari e dopo una telefonata tra il ds del Cagliari, Marroccu, e quello giallorosso Sabatini, l’affare era praticamente chiuso. Il direttore sportivo laziale, Ighli Tare, fu preso in contropiede e la notte andò anche nel ritiro del Cagliari per chiedere spiegazioni e per cercare di far cambiare idea al presidente Giulini ed allo stesso Marroccu. Il giorno dopo ci sarebbe stato un consiglio di Lega e lo stesso Lotito, impegnato nell’elezione di Tavecchio a presidente della Figc, provò a fare il tentativo estremo: niente da fare, Davide Astori è della Roma. Sabatini ha acquistato 2 giocatori che probabilmente non sono i nuovi Garrincha e Baresi ma che hanno dato una grande fiducia al popolo romanista, sempre più convinto che questa possa essere una stagione importante. Astori era nel giro della nazionale prima dei mondiali ed alla Roma può riprendersi il posto che aveva, poiché in maglia giallorossa non parte da titolare ma con le 3 manifestazioni da disputare, può ritagliarsi uno spazio fondamentale nell’economia della squadra e dimostrare di poter giocare anche in una formazione che lotta per il titolo.

Fonte: Massimo De Caridi

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mattia malizia 29/08/2014 - Ore 13:30

che scanna iturbe

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