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Roma, tra incertezza e la fiducia verso Monchi

condividi su facebook condividi su twitter Di: Elisa Giocondi 13-02-2018 - Ore 16:16

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Roma, tra incertezza e la fiducia verso Monchi

INSIDEROMA.COM - E.GIOCONDI - Che la Roma sia ancora convalescente è chiaro, e le due vittorie consecutive non devono far pensare ad un ritorno alla normalità visto la caratura degli avversari che con tutto il rispetto sono stati Verona e Beneventoche abitano ormai da tempo gli ultimi due posti della classifica. Ma qualcosa di positivo si è visto e non solo nell’aver portato a casa i sei punti ed aver guadagnato il quarto posto, si sono visti lampi di Monchi che fin qui era stato anche aspramente contestato (potere mediatico di Roma) d’altronde se ha vinto qualcosina in carriera militando in un campionato dove comandano tre tra le migliori compagini europee saprà pur fare il suo lavoro, ma andiamo per ordine.

IL MOMENTO DI MONCHI - Appena arrivato da Siviglia con mille aspettative, Ramón Rodríguez Verdejo detto Monchi è stato etichettato come “mister plusvalenza” superando il suo predecessore Walter Sabatini. Andando a vendere Rudiger e Salah per cifre che hanno riempito le casse giallorosse (seguite dalla cessione in gennaio di Emerson, anche se il capolavoro è stata la cessione di Mario Rui) comprando: KardsdorpMorenoKolarovPellegriniGonalonsDefrelUnder e Shick. Mercato criticato in larga parte ma che sta cominciando a dare i suoi frutti, nella prima parte della stagione il “trascinatore” è stato Kolarov che non ha fatto rimpiangere Emerson (sostituito numericamente da Silva); Pellegrini sta pian piano ritagliandosi spazio in squadra dimostrando che non è da meno di ParedesKardsdorpShick e Defrel sono in debito con la sfortuna visto che alla voce infortuni i loro nomi sono troppo presenti ma sapranno dimostrare il loro valore. Quelli che sono stati meno “in” sono Moreno (ora alla Real Sociedad) che comunque anche in quelle poche apparizioni è risultato migliore di Vermaelen,e Gonalons che anche lui nelle sporadiche partite giocate non ha fatto rimpiangere Grenier. Discorso diverso invece per Under, preso nel ruolo che fu di Salah non doveva partire titolare anzi. Nelle gerarchie veniva dietro Mahrez mai arrivato; dietro Defrel fuori ruolo; dietro Florenzi che deve già sostituire Bruno Peres. Ma in quel poco spazio fino ad ora trovato ha fatto già vedere di che pasta è fatto (ricordiamo che è giovanissimo) segnando 3 reti ed eguagliando l’interista Emre che giocò 79 gare in maglia nerazzurra, non poco per quello che viene definito il “Dybala turco” eguagliare e prepararsi a sorpassare il “Maradona del bosforo”. Ma bando alla fantasia turca, ora si cominciano a vedere sprazzi di Salah e si comincia a vedere la mano di Monchi, visto che il piccolo turco lo ha voluto fortemente lui.

MONCHI MOMENTANEO - Mentre si comincia a vedere la mano del direttore sportivo Monchi, non è ancora il tempo per togliersi qualche sassolino dalle scarpe per lo spagnolo abituato a lavorare più che parlare. Anche perché non è ancora la Roma di Monchi, quella potremo cominciarla a vedere quest’estate dopo una stagione d’esperienza a Roma per lo spagnolo, con qualche idea nuova per non smembrare la rosa incrementandola con giocatori alla Kolarov ma anche alla Under. Ripartendo da alcuni big trattenendoli (si parla di un incremento con clausola per Alisson) magari sacrificando altri big (vedi Strootman). Aspettiamo con ansia, e chi vivrà vedrà.

Fonte: INSIDEROMA.COM-E.GIOCONDI

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