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AS Roma, aspettando Nike qualche idea per l'anno "unbranded"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Gabriele Nobile 16-03-2013 - Ore 16:00

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AS Roma, aspettando Nike qualche idea per l'anno

Accordo siglato tra Roma e Nike, a partire dalla stagione 2014/2015 e per dieci anni. Una grande occasione per la squadra giallorossa, che di fatto entrerà a far parte dei top club “vestiti” dal colosso statunitense. Un'operazione di marketing analizzata nel dettaglio dal nostro direttore editoriale Marcel Vulpis: “E' il modello Nike di gestione del merchandising sui grandi top club, a partire da Inter e Juventus in Italia. Vuol dire che c'è un controllo totale del merchandising da parte di Nike, che ha il 50% delle azioni di questa NewCo, ovvero New Company, col restante 50% in mano a soggetti che rappresentano la As Roma. Di fatto però è Nike ad avere un Core Business in abbigliamento sportivo e sviluppo di merchandising sportivo ed è chiaro che avrà comunque l'ultima parola, per quanto poi consulterà sempre e comunque la dirigenza romanista” . Vulpis inoltre spiega l’importanza e la portata del nome ROMA nell'operazione: “L'AS Roma ha nel suo nome il nome della città, mentre l'Inter rappresenta solo una squadra di calcio e non Milano, che è nel nome del Milan”. Tra Roma e Lazio la squadra rappresentativa di Roma è la Roma, dal punto di vista del marketing chi scelse questo nome 85 anni fa aveva già creato i presupposti perché un giorno un grande brand sposasse attraverso la AS Roma la città di Roma. Chi scelse SS Lazio sicuramente ha sbagliato, visto che poi loro sono nati prima... Storicamente sono nati prima, ricordiamo che era una polisportiva, ma non avevano chiari intendimenti di marketing, che poi all'epoca non esisteva. Diciamo che nella Roma c'era un DNA sicuramente più furbo rispetto a quello dei cugini della Lazio. Roma è sempre stata la città eterna, la regione Lazio non mi sta ad indicare nulla...”
Partendo da questa base, i tifosi della Roma, potranno dormire sonni tranquilli e vedere esportato il marchio della propria squadra del mondo sfruttando l’immensa rete commerciale del “Baffo Yankee”. Ma il prossimo anno? Questa è la domanda che i più si fanno.
Si prevede una stagione di transizione, dove probabilmente le maglie saranno fornite dall’Asics, l'azienda Giapponese,con sede in Piemonte che ha già vestito i giallorossi dal '94 al '97. Una formula commerciale diversa: saranno solo i fornitori delle divise di gara, ma non apporranno il logo. Una jersey "Unbranded" , come si dice in gergo.
Del resto, è già capitato in passato che la Roma abbia giocato con maglie senza logo: negli anni '60 (1966/1967) la AS Roma ebbe come fornitore tecnico Lacoste, ma il coccodrillo venne coperto dalla coccarda sociale della Roma. Stesso episodio anche nella stagione 1969/70 quando il simbolo della Coppa Italia ( vinta l’anno precedente) andò a coprire sempre il marchio francese. E così per tanti altri anni ancora..
Da un punto di vista commerciale, sarà sicuramente un’anomalia. Un anno di transizione con lo sponsor tecnico nascosto, potrebbe però diventare una bella sfida per il marketing AS Roma che potrebbe sfruttare questa situazione per creare una linea d'abbigliamento da Collezione. Un'occasione ghiotta per soddisfare le esigenze dei tanti tifosi giallorossi con i quali il management che si occupa del marketing per AS Roma potrebbe confrontarsi magari attraverso sondaggi/referendum sul sito ufficiale, per creare una vera e propria linea di abbigliamento a loro dedicata, sostituendo il marchio Asics con uno dei simboli che hanno fatto grande la società o magari la città di Roma (il Colosseo?) o accordandosi con una “Charity” (organizzazione di beneficenza ) come per esempio “Save The Children” o “Unicef”.

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