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Auguri Bomber, corri ancora con le braccia alzate sotto la Sud!

condividi su facebook condividi su twitter Di: Francesca Ceci 01-04-2013 - Ore 14:21

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Auguri Bomber, corri ancora con le braccia alzate sotto la Sud!

L'album dei ricordi dei tifosi della Roma è una raccolta di emozioni che non sbiadisce mai. E' fatta delle facce tese di speranza di vittoria o di sconfitte sudate,  di corse pazze sotto la Curva Sud, di esultanze passate alla storia. Di tutti quelli che quella maglia non l'hanno semplicemente indossata, ma l'hanno onorata

Uno di questi si chiama Roberto Pruzzo che oggi festeggia i suoi 58 anni. 

Noi di Insideroma gli auguri te li facciamo con 3 fotografie ancora chiare e nitide nella memoria giallorossa. Ti si vede ancora bene, tu sei quello che corre col pugno teso verso il cielo e sventoli la maglia come una bandiera. Impossibile non riconoscerti. 

 

1 fotografia 

30 maggio 1984, la voce della telecronaca è quella storica di Bruno Pizzul e  Roma - Liverpool la racconta così: "La Roma sta provando con diligenza e pazienza, Pruzzo fino ad ora ha avuto pochissimi palloni giocabili. Nela per Di Bartolomei, ancora Nela, poi Conti traversone, ancora traversone di Conti col destro e c'è il colpo di testa vincente da parte di Pruzzo che sino a questo momento non aveva avuto occasioni. Al 42'  Pruzzo segna e pareggia"  Segna, corre verso la panchina e abbraccia i compagni. Poi, torna al centro del campo, batte le maniagita il braccio, chiude la mano destra in un pugno per caricare la squadra. Nell'unica notte in cui i tifosi della Roma accarezzano il sogno della Coppa Campioni è il suo gol che regala il pareggio a tenere viva la speranza fino ai rigori. 

 

2 fotografia: 

16 marzo 1986, Roma - Juve finisce 3-0 (Graziani 3°-Pruzzo 29°-Cerezo 84°). Il bomber segna, corre sotto la Sud, si toglie la maglia e la sventola come una bandiera.  E' stato il primo  diventando il capostipite delle esultanze moderne. A chi gli chiese perchè fece quel gesto rispose così: "mi tolsi la maglietta, quasi a volerla donare al pubblico giallorosso. Come a dire: è vostra. Perché la maglia è di tutti, chi la indossa è solo l’interprete della passione e dell’amore di un’intera tifoseria".

 

3 fotografia:

16 febbraio 1986,all'Olimpico si affrontano Roma e Avellino

Finisce 5 - 1. Li segna tutti lui. "Pruzzo Dinamite", titolerà il giorno dopo il Corriere dello Sport.

Roberto Pruzzo nasce nel 1955 a Crocefieschi, piccolo paesino in provincia di Genova, stretta tra il blu cobalto del mar Mediterraneo ed il verde degli Appennini. Fa il suo esordio in Serie A a soli 18 anni con la maglia del Grifone. “O Rey de Crocefieschi”,  lo chiamano così i tifosi genoani, approda alla Roma nel 1978 quando Gaetano Anzalone lo acquista  per la cifra record di allora di tre miliardi di lire. Veste la maglia giallorossa per 10 stagioni, segna 106 gol e si aggiudica per tre volte il titolo di capocannoniere del campionato. ('81,'82,'86).  

 

E' stato uno degli attaccanti più forti della storia della Roma. Terminò la sua carriera con indosso la Maglia Storica nel 1988 e quel coro che scandì i nostri anni più belli: "Lode a te… Roberto Pruzzo!” 

Trascinante e coinvolgente, ombroso, brontolone, essenziale. Di poche parole, ma vere. Come le parole di tutti quelli che non le buttano via.

…più che parlare, mi piacerebbe ancora correre con le braccia alzate, a festeggiare un gol, sotto la Curva Sud…” disse qualche tempo fa. 

Auguri Bomber!

 
 

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