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21/12/2011 - La notte dell'illusione iberica

condividi su facebook condividi su twitter Di: Matteo Luciani 22-09-2018 - Ore 18:34

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21/12/2011 - La notte dell'illusione iberica

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI - C'è stata una notte in cui l'utopia barcelonista pareva potesse diventare una splendida realtà e Luis Enrique il primo profeta del tiki-taka ad affermare il proprio stile di calcio anche al di fuori della Spagna.

La serata in questione ci riporta al 21 dicembre del 2011, precisamente alla sfida del Dall'Ara di Bologna tra i padroni di casa e la Roma.

I giallorossi sono reduci da un inizio di stagione tutt'altro che semplice. Si tratta della prima annata con la proprietà americana del presidente Tom Di Benedetto. La rosa è stata completamente rivoluzionata, con l'arrivo di diversi giocatori importanti, Pjanic e Kjaer su tutti, proprio allo scadere del calciomercato. L'allenatore nominato dal direttore generale Franco Baldini e dal direttore sportivo Walter Sabatini, i nuovi uomini operativi della società made in USA, rappresenta una scelta di assoluta discontinuità con il passato oltre che un'autentica rivoluzione (e anche un po' un'incognita) per il calcio italiano. L'ex centrocampista del Barcellona Luis Enrique, infatti, è alla prima esperienza con i 'grandi', poiché in panchina ha allenato soltanto la squadra 'B' dei blaugrana nella seconda divisione spagnola. L'attesa, la curiosità e l'entusiasmo del popolo giallorosso sono alle stelle.

Tuttavia, l'avvio del nuovo progetto ha già attraversato diversi ostacoli; anzitutto, la prematura uscita dall'Europa League, addirittura nella fase preliminare, contro il non certo irresistibile Slovan Bratislava e la contestazione nei confronti del tecnico (apostrofato dal pubblico romanista con il coro 'scemo, scemo') alla prima panchina ufficiale all'Olimpico a causa della sostituzione prima del 90' della bandiera Francesco Totti.

In Serie A, poi, le cose non sono andate meglio. L'incredibile sciopero indetto dai calciatori ha rimandato la prima giornata prevista dal calendario per il campionato 2011/2012, proprio Bologna-Roma, così i giallorossi hanno avuto pure l'opportunità di esordire in settembre tra le mura amiche contro il modesto Cagliari di Massimo Ficcadenti: nulla da fare, è andata male ma il pubblico ha comunque applaudito la squadra per le idee mostrate sul campo.

La situazione sembra precipitare il pomeriggio del 4 dicembre del 2011. I giallorossi sono di scena a Firenze e soccombono per 3-0 contro la compagine dell'ex laziale Delio Rossi, finendo il match addirittura in otto uomini per le espulsioni di Juan, Gago e Bojan, che perde completamente la testa e getta la maglia della Roma a terra. Dopo l'ennesima delusione, Luis Enrique vuole dire basta e consegna le proprie dimissioni nelle mani del dg Franco Baldini; quest'ultimo, però, desidera far capire a tutti che nella capitale si viaggia ora in una direzione diversa rispetto alla consuetudine del mondo del calcio e non solo respinge le dimissioni del tecnico ma propone allo spagnolo pure un rinnovo con allungamento del contratto. Un gesto comunque ampiamente discusso, soprattutto tra i fan giallorossi.

Ad ogni modo, nelle tre gare successive alla batosta in terra toscana, la Roma si rialza sorprendentemente. Dapprima c'è il convincente pareggio all'Olimpico con la Juventus di Antonio Conte, poi il tris rifilato a domicilio al Napoli di Mazzarri, infine arriva la trasferta di Bologna.

I felsinei si trovano in piena lotta per non retrocedere ma sono una buona compagine, ottimamente allenata dal bravo Pioli, sondato anche da Sabatini prima di scegliere Lucho; inoltre, vista la situazione ancora di piena convalescenza della Roma, i tifosi della Magica non possono dormire sonni tranquilli.

L'allenatore rossoblu sceglie un robusto 4-5-1 e il seguente undici per tentare di arginare i giallorossi e colpirli poi in contropiede: Gillet; Crespo, Raggi, Portanova, Morleo; Casarini, Perez, Kone; Ramirez, Diamanti; Di Vaio.

Luis Enrique, che nella conferenza stampa pre-partita ha chiesto ai suoi le medesime motivazioni e la stessa attenzione viste la domenica precedente contro il Napoli, opta invece per il consueto 4-3-3 con: Stekelenburg; Rosi, Juan, Heinze, Taddei; Pjanic, De Rossi, Simplicio; Totti; Lamela, Osvaldo.

La Roma prende alla lettera la richiesta del proprio tecnico sin dalle prime battute. I giallorossi confermano infatti i progressi mostrati al San Paolo, dominando in lungo e in largo la gara con sicurezza e personalità. La prima occasione della sfida capita al 15' sui piedi di capitan Totti, che sfiora il gol con un bel sinistro neutralizzato da Gillet.

Si tratta del preludio al gol: è il 17', Totti batte una punizione, Perez respinge di testa e Taddei è pronto a ribattere a rete con uno stupendo destro al volo. Il vantaggio giallorosso non porta alla minima reazione del Bologna, che permane troppo attendista e pare rimanere nella speranza di mantenere lo svantaggio al minimo fino alle fasi finali del match, dove tentare il tutto per tutto. La tattica felsinea salta già al 40', minuto in cui Osvaldo, su assist di Lamela, spara una bomba di destro che 'muore' alle spalle di un incolpevole Gillet. Si va al riposo sullo 0-2.

La ripresa conferma la forma strepitosa della Roma, abile a pressare in modo continuo e asfissiante gli avversari ma anche a creare occasioni a valanga. La partita, infatti, pare diventare una sorta di 'Gillet contro tutti': sono soprattutto Lamela, Osvaldo e Totti ad andare più volte vicini al tris. Il Bologna, dal canto suo, resta spento e soltanto a metà del secondo tempo crea un pericolo al sino a quel momento inoperoso olandese  Stekelenburg: è Alessandro Diamanti a sferrare un gran sinistro a giro verso la porta giallorossa ma l'ex Ajax si supera e devia in calcio d'angolo. La reazione rossoblu è tutta qui. Si arriva al 90' senza grosse emozioni, eccezion fatta per l'espulsione per proteste del difensore emiliano Portanova.

Vince, anzi trionfa, la Roma di Luis Enrique, che continua a puntare verso un posto per la qualificazione alla Champions dell'anno seguente.

Fonte: INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI

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