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Boniek: "La Roma deve temere di più se stessa. E' più forte di Lazio e Inter"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 11-02-2018 - Ore 12:15

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Boniek:

L'ex calciatore giallorosso e dirigente della federazione polacca, Zibi Boniek, è stato intervistato questa mattina dalla trasmissione La Signora in Giallorosso in onda sulle frequenze di Teleradiostereo. Queste le sue parole:

Che cosa ne pensi dell’incidente di Peres?
"Senza entrare nel merito, un giocatore che va in giro alle 5:30 del mattino è poco professionale ma non spetta a me cercare di capire come mai. Mi stupisce questo fatto, ma non aggiungo altro. Se gli tolgono la patente è uguale, tanto sulla fascia può correre uguale".

Ti saresti aspettato un distacco così grande tra la Roma e le prime due?
"Se andiamo ad analizzare i punti persi con le piccole si vede la differenza. La Roma ha lasciato troppi punti per strada, per l’ennesima volta si lotta per entrare in Champions League, è questo che ti fa crescere a livello di società e di importanza in Europa. Bisogna sfruttare lo stop di Inter e Lazio per recuperare i punti persi".

Chi vincerà lo scudetto?
"L’unico campionato dove l’esito è incerto è in Italia".

La prossima Champions League sarà la più difficile di tutti i tempi?
"Per vincere la Champions devi vedere anche il sorteggio. Statisticamente più ci sono squadre forti più è difficile. Portogallo e Grecia hanno vinto l’Europeo, perché la Roma non può arrivare in fondo alla Champions?"

Che cosa ti rende pessimista e ottimista del momento della Roma?
"Ottimista nel fatto che abbiamo già superato il momento critico, Bruno Peres poi giocherà di meno adesso. Non vedo lati pessimistici".

La Roma deve temere più l’Inter o la Lazio per un posto in Champions?
"Non credo si debba pensare su chi fare la corsa. L’Inter qualche giornata fa si diceva lottasse per lo scudetto. La Roma deve fare i punti con le piccole, senza deconcentrarsi. L’organico c’è, la società è solida e i tifosi sono fantastici. Si deve pensare a giocare, la Roma ha materiale più forte di Inter e Lazio, deve fare la corsa su se stessa. Questo è un mestiere fantastico, ma ci deve essere anche del sacrificio".

Il 4-2-3-1 è il modulo giusto?
"L’ordine in campo è importante però non si vince con il modulo, ma con i giocatori".

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