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Boniek: "Roma, squadra troppo squilibrata ma esonerare Garcia non serve a niente"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 07-12-2015 - Ore 16:42

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Boniek:

«Ci sono tre o quattro squadre che stanno là davanti ma quella nettamente più forte è la Juventus che ci ha messo un po' di tempo ma sta arrivando. Del resto trovare le motivazioni dopo 4 scudetti non è facile ed ha pagato all'inizio ma ora ha ripreso a correre. Prima c'era solo la Roma che sperava di dare interesse al campionato, ma quest'anno sarà diverso, anche se il Napoli è caduto a Bologna, l'Inter vince ma stenta, e la Roma ha dei problemi in difesa. È un campionato equilibrato, con tante partite importanti, e 3-4 squadre che possono vincere, ma la Juve resta la favorita».

È questa l'opinione sul campionato italiano espressa dal presidente della Federcalcio polacca, Zibi Boniek a 'La politica nel Pallone su Gr Parlamentò. «Capello ha detto che Roma è traditrice? Mi sembra che sia Capello uno che ha tradito, io perdono ma non dimentico. Roma è una città bellissima, stupenda, con tifosi appassionati che parlano di calcio 24 ore su 24, ma è una squadra forte che si deve organizzare a livello dirigenziale. Serve una dirigenza ampliata. La Roma ha una squadra forte ma non è facile vincere il campionato in Italia. Se Garcia rischia? Non mi piace essere troppo diretto, ma questa squadra è troppo squilibrata, in difesa Rudiger sta deludendo e Castan non sta bene, ma la squadra ha molta qualità, poi se vogliono cambiare Garcia facciano, ma il cambio di allenatore non serve a niente. La Roma ha bisogno di stabilità e tranquillità. L'allenatore è importante ma non gioca. È troppo facile pensare che il Bayern Monaco vince perché c'è Guardiola». 

Secondo Boniek la potenza numero uno in Italia è sempre la Juventus: «Ha tutto, giocatori, società, mentalità. Quest'anno non si arriverà al record di 100 punti, ma quelle che precedono i bianconeri ora tutte danno la sensazione che possono perdere una partita quando meno te lo aspetti. Penso che la Juve sia ancora la favorita per lo scudetto», ribadisce l'ex attaccante bianconero. «Senza qualità dei giocatori non si va da nessuna parte, ma deve essere abbinata alla fermezza del gioco dell'allenatore, ad una società solida, con tutti i ruoli ben definiti e che tutto funzioni», ha aggiunto Boniek che parlando di attaccanti loda il connazionale Robert Lewandowski. «Penso sia il numero uno come centravanti. Ci sono lui e Suarez. Poi Higuain, perchè anche Ibra è bravissimo ma gioca in maniera diversa. Messi, invece, è tutto, e Ronaldo è più una seconda punta che una punta centrale come Neymar».

Fonte: AdnKronos

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