Borriello e la Roma, un matrimonio che s'ha da fare

Nessuna delle due parti  è felicissima di come sono andate le cose, le trattative in questo caso. Un amore mai sbocciato veramente. Nel primo anno di Marco Borriello alla Roma tutti si ricordano, in quel Roma-Shakhtar di febbraio, le frasi dell'attaccante in seguito alla scelta di Ranieri di lasciarlo in panchina: "Lascia fuori me, che ho segnato 25 mila gol". Proprio 25 mila non erano, ma in quella stagione disastrata Borriello era una pedina importante per trascinare il reparto offensivo. Poi l'arrivo di Luis Enrique. Sei mesi di minuti giocati a mozzichi e bocconi, lo spagnolo lo aveva praticamente escluso dal progetto tecnico. E allora ecco che viene dato in prestito alla Juve del primo scudetto dopo Calciopoli, dando il suo contributo, pur giocando poco. Nell'estate dell'anno scorso torna alla base romanista, che si affretta subito a liberarsene , cedendolo in prestito e dividendone l'ingaggio con il Genoa. Nella fiorente città di mare Borriello dimostra a tutti che sa ancora cosa vuol dire segnare e contribuisce alla salvezza genoana con 12 gol. Oggi, con la chiusura del calciomercato, Borriello è rimasto un giocatore della Roma. I suoi 4 milioni di ingaggio pesano eccome, ma proprio per questo perchè non integrarlo nel progetto tecnico? Con l'assenza di Destro la punta potrebbe trovare spazio e opportunità per segnare e dimostrare il suo valore. Magari non sarà amore vero ma questo matrimonio s'ha da fare.