Breaking News

23/09/2012 – La Roma vince a Cagliari dopo sedici anni grazie alla “tripletta di Tavolino”

condividi su facebook condividi su twitter Di: Matteo Luciani 08-12-2018 - Ore 11:00

|
23/09/2012 – La Roma vince a Cagliari dopo sedici anni grazie alla “tripletta di Tavolino”

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – L’estate del 2012 porta grossi cambiamenti tecnici in casa Roma. Il progetto ‘tiki-taka’ con Luis Enrique in panchina naufraga dopo appena dodici mesi, così da new deal in previsione di una Magica vincente si passa all’asturiano definito “un errore, seppure un magnifico errore” per bocca del direttore generale Franco Baldini.

La piazza spinge a gran voce per il ritorno nella capitale del mai dimenticato Zdenek Zeman, reduce da una clamorosa promozione nella massima serie con il Pescara dei giovani Verratti, Insigne e Immobile. La società di Trigoria, ad ogni modo, sonda il terreno per lungo tempo con diversi profili: stavolta, non si vuole correre il rischio di sbagliare allenatore.

Alla fine, vuoi per qualche rifiuto ricevuto dalla dirigenza, vuoi (forse) per ricreare quell’entusiasmo andato via via scemando nel corso della prima stagione americana, la Roma decide di proporre la panchina proprio al boemo, cercato anche da Genoa e Fiorentina, che soltanto l’estate precedente era stato invece ritenuto idoneo per diventare il nuovo responsabile del settore giovanile giallorosso. Zeman, ovviamente, non ci pensa due volte e accetta immediatamente di tornare là dove ha lasciato ottimi ricordi e da dove era stato allontanato in favore di Fabio Capello a causa dell’inizio della sua battaglia contro il doping e del “calcio che deve uscire dalle farmacie” nell’estate del 1998.

I fan capitolini esultano e salutano anche gli arrivi di diversi volti nuovi, su tutti il bomber Mattia Destro e il terzino sinistro Federico Balzaretti, reduce da un grande Europeo con la Nazionale di Cesare Prandelli. L’entusiasmo porta molti a parlare subito di scudetto. Mai errore sarebbe stato più grossolano.

Il tempo mostra in breve tempo come Zeman sia rimasto il solito: grande propositività offensiva ma difesa che lascia completamente a desiderare. Testimonianza palese di ciò è l’esordio in campionato all’Olimpico contro il Catania di Rolando Maran: i siciliani vanno in vantaggio due volte (con Marchese prima e il ‘Papu’ Gomez poi, venendo infine raggiunti soltanto al 90’ dal giovane Nico Lopez) e rischiano addirittura di vincere il match proprio negli ultimi secondi, quando Castro sorprende ancora una volta la retroguardia giallorossa e colpisce una clamorosa traversa.

Va decisamente meglio alla seconda giornata: una convincente Roma, infatti, espugna la Milano nerazzurra per 3-1.

Il terzo turno di campionato prevede, invece, lo scontro casalingo contro il Bologna di Stefano Pioli: la gara si mette subito alla grande, con i giallorossi in vantaggio per 2-0 (Florenzi e Lamela) già dopo sedici minuti. Il popolo romanista pregusta la seconda vittoria consecutiva ma non ha fatto ancora una volta i conti con tutti i limiti dell’undici zemaniano, che riesce nell’impresa di farsi rimontare fino alla sconfitta per 2-3 al 90’ a causa del gol di Alberto Gilardino.

Iniziano a fioccare polemiche.

La settimana seguente, poi, si deve andare a Cagliari, dove non si vince da sedici anni, quando una doppietta dell’ex Fonseca stese i sardi.

Si arriva al sabato prima della gara, tuttavia, con una decisione importantissima: il Prefetto del capoluogo sardo Giovanni Balsamo opta per il rinvio del match. Il motivo è da ricollegare al fatto che la partita si dovrebbe svolgere a porte chiuse, in quanto l'impianto di Is Arenas risulta ancora inagibile; tuttavia, con una mossa decisamente poco astuta, il presidente del Cagliari Massimo Cellino, dalla sua residenza a Miami, invita i tifosi abbonati e in possesso di biglietto ad andare comunque alla partita.

Si genererebbe, così, il caos.

La Roma non ci sta e decide di effettuare ricordo per ottenere la vittoria a tavolino per 0-3. Il ricorso giallorosso viene accolto e scattano immediatamente feroci polemiche tra le società.

Dal canto suo, il dg romanista Baldini afferma: "Lo 0-3 a tavolino è conseguenza diretta del comportamento di Cellino, i regolamenti non possono diventare soggettivi". Dura e immediata la replica del numero uno dei sardi, che attraverso un comunicato spiega come "La società Cagliari comprende i principi del sig. Baldini pur non condividendoli, perché chi spera di avvantaggiarsi delle disgrazie altrui non può essere contraddistinto come tale. Se così fosse, a quel tipo di uomo di principi, il suo più appropriato stemma sarebbe quello dell'avvoltoio".

La vicenda si concluderà definitivamente soltanto tra il 24 aprile del 2013, quando il Tar del Lazio respinge il ricorso del Cagliari contro lo 0-3 a tavolino, e il 7 maggio seguente, giorno in cui pure il Consiglio di Stato rigetta la richiesta del club di Cellino.

La Roma, dunque, torna a vincere in terra sarda dopo sedici anni, ottenendo, stavolta letteralmente, il massimo risultato con il minimo sforzo.

Fonte: INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI

Hai apprezzato questo articolo?
Puoi sostenere Insideroma aderendo al progetto di crowdfunding!

Partecipa!

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom