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Cala il sipario sul Festival di Roma, vincono “Trash” e “Fino a qui tutto bene”

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 26-10-2014 - Ore 12:15

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Cala il sipario sul Festival di Roma, vincono “Trash” e “Fino a qui tutto bene”

(Andrea Rinaldi) Si è chiusa sabato con la grande festa di gala e la premiazione di TRASH di Stephen Daldry la 9a edizione del FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA. Gli altri film premiati per sono FINO A QUI TUTTO BENE di Roan Johnson come miglior film italiano, 12 CITIZENS per la categoria CINEMA D'OGGI ed HAIDER per MONDO GENERE. Come miglior documentario è stato premiato LOOKING FOR KADIJA. I film vincitori saranno proiettati durante tutta la giornata di domenica, con l'ennesimo grande afflusso di spettatori.

Nei dieci giorni di festival si sono riversate, nei luoghi dell'Auditorium Parco della Musica e del museo MAXXI, migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.

Appassionati e VIP hanno affollato sale e red carpet sancendo il successo di questa "festa" del cinema, che mai come quest'anno è stata popolare ed efficacemente informale. La differenza di questo Festival è proprio questa: ogni spettatore, dai più piccini ai cinefili incalliti, ha avuto modo di soddisfare le proprie aspettative.
Ed ha avuto modo di decidere quale fosse il film che secondo lui meritasse di vincere. Ed alla fine i risultati si sono visti.
Quante altre volte nella vita potrà capitarvi di "chiacchierare" con Kevin Costner e vedere il film di cui è protagonista a fianco a lui? Pubblicare su Facebook un selfie insieme a Richard Gere o Clive Owen? Rivivere gli anni '80 in compagnia degli Spandau Ballet? Assistere affascinati alle innumerevoli storie che hanno da raccontare Tomas Milian o Wim Wenders; incontrare Doraemon in "carne e ossa" e vedere in anteprima mondiale film che saranno probabilmente candidati agli Oscar... Al Festival del Cinema si può.

Cinema nella più ampia accezione del termine. A quasi 120 anni dal primo film della storia, possiamo ancora inquadrarlo solamente con un telo bianco appeso al buio di una sala?
 Al Museo MAXXI si sono svolte le rappresentazioni più in linea con il carattere moderno di Wired Next Cinema, un Cinema 2.0 rappresentato da workshop ed incontri tra pubblico ed addetti ai lavori, puntando l'obiettivo sui new media: smartphone come strumento di creazione e pubblicazione dei propri minimovies; webseries che definiscono il nuovo modo di promuovere l'idea di cinema e si "scontrano" con le più acclamate serie TV, se la crew di THE PILLS incontra lo sceneggiatore Enrico Vanzina per un confronto generazionale sullo scrivere una storia cinematografica, i THE JACKAL si prendono gioco di GOMORRA, e Claudio di Biagio dimostra che è possibile creare il primo film italiano a contributo popolare (girato con i soldi anticipati dagli spettatori stessi, che diventano "soci" dell'autore) con VITTIMA DEGLI EVENTI, ispirato dal fumetto Dylan Dog.

Per quanto riguarda il Cinema più "classico" gli spettatori non sono certamente rimasti delusi...
La bravura di Julianne Moore nel toccante STILL ALICE scommettiamo che sarà notata anche dai membri dell'Academy quando si tratterà di scegliere la migliore attrice protagonista... Il talento visionario di Takeshi Miike e Park Chan-Wook, o la bellissima favola raccontata da Stephen Daldry in TRASH, il film vincitore della sezione GALA, che ci trasporta nella povertà delle favelas carioca sotto forma di una avventurosa caccia al tesoro.
 Un film che sicuramente sarà uno dei successi della prossima stagione è l'avvincente GONE GIRL di David Fincher, maestro come al solito nel raccontare qualcosa che sembra ma non è, ingannando lo spettatore fino all'ultima scena.
 La follia geniale dell'ex enfant prodige Kevin Smith, che propone con TUSK una comedy horror con uno Johnny Depp in stato di grazia (ed in incognito, visto che nei credit compare col nome di Guy La Pointe) come deus ex machina camuffato da poliziotto canadese. Edgar Allan Poe rivisitato nel gotico inglese STONEHEARST ASYLUM ha catturato l'atmosfera cui l'ampia retrospettiva sul cinema horror del passato è stata dedicata in quest'edizione del Festival. La commedia ANDIAMO A QUEL PAESE di Ficarra e Picone, ci fa riflettere, nella loro maniera scanzonata e divertente, sullo stato di crisi italiano.

Le ultime immagini che ci rimangono negli occhi sono quelle commoventi de IL POSTINO con Massimo Troisi, che, in occasione del ventennale della scomparsa, è stato presentato in versione restaurata insieme al divertentissimo esordio dietro la macchina da presa RICOMINCIO DA TRE, ormai un classico della commedia italiana. Il maquillage digitale ha ridato lustro al capolavoro di Michael Radford, candidato a ben 5 Oscar e vincitore per la per la miglior colonna sonora.

 Proprio ricordando le note di Luis Bacalov, che magnificamente accompagnavano lo struggente dialogo tra il poeta Neruda ed il postino Mario, concludiamo:
"non possiamo raccontare quello che abbiamo visto con parole diverse da quelle che gli autori hanno usato. Quando lo spieghi, un film diventa banale. Meglio delle spiegazioni, è l'esperienza diretta delle emozioni che può spiegare un film ad un animo disposto a comprenderla."

 

All'anno prossimo per la 10ma edizione...

Fonte: InsideRoma.com

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