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Castan: "Bella emozione il ritorno in campo. Sto migliorando ogni giorno"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 11-07-2015 - Ore 19:06

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Castan:

A margine dell'amichevole persa dalla Roma per 2-1 con il Gyirmot Gyor, il difensore brasiliano Leandro Castan ha parlato del suo ritorno in campo: 

Come è stato il tuo ritorno in campo? Un giudizio sulla partita?
E' stata una bella emozione, ero fuori da tempo e sono felice, quando sono arrivato a Pinzolo non era previsto che giocassi e ora sto migliorando ogni giorno. Sono ancora lontano dal 100%, è vero, ma sono contento perché ho visto che posso tornare a giocare, non ho paura dei contrasti, che riesco ad andare addosso e mettere la testa. C0è da avere pazienza, sono sicuro che tornerò al mio livello, spero di essere al 100% per l'inizio campionato. Sulla partita sono arrabbiato, è vero che abbiamo le gambe pesanti abbiamo lavorato tanto ma quando si gioca bisogna vincere, sono molto inc*zzato per la sconfitta. Mi dispiace davvero, è vero che è un amichevole ma bisognava vincere

Atmosfera strana, c'è troppo scetticismo sulla Roma? 
Quando non vinci da tanto tempo è normale che i tifosi vogliano vincere, bisogna avere la personalità di mettere il 100%. Sarà un anno lungo e difficile, i tifosi non hanno già tanta pazienza. E allora dobbiamo essere uomini e avere la personalità per fare bene. Siamo all’inizio, abbiamo lavorato tanto, le gambe sono pesanti. Dobbiamo migliorare perché con tutto questo si deve vincere sempre, è normale quando i tifosi si arrabbiano così, vogliono vincere anche loro.

 

Si è vista disorganizzazione in linea difensiva.

 

E la prima settimana di allenamento e penso che all’inizio si lavora di più sulla parte atletica, questa mattina abbiamo lavorato anche sulla parte difensiva. Abbiamo preso un gol, poi abbiamo protestato e ne abbiamo preso un altro. Dobbiamo migliorare in questo, forse protestiamo troppo, dobbiamo essere più attivi e, dispiace dirlo, anche più cattivi in campo. Il calcio è così, bisogna stare più attenti e imparare che il calcio non è per forza bello, bisogna giocare anche in modo brutto e fare cose più semplici. Ma è presto per parlare di disorganizzazione, mancano ancora tanti giocatori e abbiamo fatto tanto lavoro atletico. Abbiamo altre 6-7 settimane per lavorare.

 

Dal punto di vista della sicurezza in te stesso, come stai? 
Sto bene, voglio cancellare anche questo il più velocemente possibile, non sono più malato, è rimasta solo la cicatrice. Sono pronto e ho la personalità per ricevere tutte le critiche, lo voglio perchè sono un calciatore come tutti gli altri. Sono stato fermo 8 mesi e ora voglio tornare in forma, sono libero di testa. Chiedo anche a tutti voi di non guardarmi più come uno che ha fatto un intervento, è tutto finito e basta.

 

Quanto sarà importante la presenza di Manolas, un giocatore forte psicologicamente per vincere le ultime paure? Un giudizio su Iago Falque?
Penso che Mapou mi ha già aiutato tantissimo, non è di quello che ho bisogno. Rignrazio Mapou che mi ha dato una grande mano. Iago Falque? È fortissimo, veloce, l’abbiamo visto anche a Genova, è un grande acquisto. Sarà un anno lungo e difficile, come abbiamo visto è tanto tempo che non vinciamo niente, è arrivato il momento di farlo, i tifosi non ce la fanno più e neanche noi.

 

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