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Cellino, 22 anni tra esoneri e scaramanzia

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 28-05-2014 - Ore 20:18

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Cellino, 22 anni tra esoneri e scaramanzia

Era il 10 giugno 1992 quando un giovanissimo Massimo Cellino varcò per la prima volta l'ingresso della sede storica del Cagliari calcio, in via Tola. Aveva 36 anni, era il più giovane presidente della serie A e, insieme con il padre Ercole e i fratelli Giorgio, Lucina e Alberto aveva appena acquistato il club rossoblù dalla famiglia Orrù, che aveva portato il Cagliari, allora guidato da Claudio Ranieri, dalla serie C alla serie A. L'anno dopo, con Carlo Mazzone in panchina, il Cagliari di Cellino conquistò la qualificazione in Coppa Uefa.

Un uomo fortunato, il patron rossoblù, subito vincente: il suo Cagliari nel 1994 arrivò clamorosamente ad un passo dalla finale di Uefa, dopo aver eliminato i detentori della Juventus, fermata solo dall'Inter in semifinale. Da allora anche due retrocessioni in serie B, ma tanti anni nella massima serie, 17 per la precisione. Cellino è il presidente più longevo nella storia quasi centenaria del Cagliari, club fondato nel 1920. In sella da 22 anni, per tanti, tantissimi tifosi - soprattutto i più giovani - il Cagliari è lui, non hanno conosciuto altri presidenti e non sarà facile immaginare il Cagliari con un nuovo proprietario, ora che ha deciso di trasferire cuore e affari oltre Manica, dove ha acquistato il Leeds United e di vendere il suo primo amore.

Un presidente amato-odiato dai tifosi, che per ultimo non gli hanno perdonato di aver tradito il Cagliari (definito una 500) per il Leeds («una Ferrari»). Un uomo molto superstizioso, amante del golf e della musica rock, che si è ben presto conquistato la nomea di «mangia allenatori»: in 22 anni sono stati 36 i cambi in panchina - compresi tanti ritorni, per la verità - per un totale di 21 allenatori esonerati. Chissà se trasferirà questa abitudine tutta italiana anche in Inghilterra.

Fonte: Ansa

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