Cengiz Under, il ragazzino che si è preso la Roma sulle spalle
INSIDEROMA.COM - CARUSO - Cengiz Under in Italia e a Roma non lo conosceva praticamente nessuno. Inutile dirsi il contrario. Una cosa però è certa: ad ognuno di noi è bastato davvero poco per capire che tipo di giocatore la Roma avesse acquistato in estate da quella squadra di Istanbul quasi impronunciabile chiamata Başakşehir.
I LAMPI DEL GRANDE GIOCATORE - Quando nelle prime giornate di campionato Di Francesco gli ha dato a poco a poco spazio, tutti sono rimasti meravigliati. Un ’97 che corre e ha tocchi di palla quasi da veterano. Progressione, tecnica e tenacia e Under ci ha messo davvero poco ad entrare nei cuori dei tifosi romanisti. Unica pecca? Il gol, sì, infatti nonostante una traversa colpita in casa con l’Hellas Verona e le ripetute situazioni potenzialmente da rete, il turco non riusciva a trovare la via della gol.
POI DI NUOVO VERONA - L’Hellas quasi nel destino, all’andata una traversa e al ritorno il tanto agognato primo gol in Serie A. Da lì “Cencio”, così chiamato da mister Di Francesco, non si è fermato davvero più. Gol a raffica con Benevento, Udinese, Shakhtar e ciliegina sulla torta di quelle non da poco, gol al San Paolo contro il Napoli. Ad oggi questa è la marcatura più strana. Tiro di sinistro da posizione defilata, deviazione di Mario Rui e la palla si insacca sopra la testa di un incolpevole Pepe Reina. A Napoli finisce 4-2 per la Roma e Cengiz è di nuovo tra i più convincenti dell’intera squadra. Ma non è finita qui, giusto per non farsi mancare niente, nella terzultima giornata di campionato, con una Roma rimaneggiata ed impegnata sul difficile campo del Cagliari, in piena lotta salvezza, Under piazza un preciso rasoterra che si insacca alla destra dell’incolpevole portiere Cragno. Alla fine dei 90 minuti il risultato è di 1-0 per la Roma e a deciderla è proprio il talento del Bosforo. Un gol che vale mezzo ingresso alla Champions della prossima stagione con un punto per la certezza matematica e un sospiro di sollievo sapendo che si potranno guardare le ultime due giornate in quasi relax, a differenza di Lazio ed Inter, costrette a battagliare tra loro per la massima competizione europea fino all’ultimo minuto di campionato.
UN PREDESTINATO - Quante volte l’abbiamo sentita questa parola nei confronti di giovani giocatori dalle giocate esaltanti? Mille, forse anche di più. “Predestinato”. Ma parlando del caro Cencio, come si fa del resto a non usarla? Un classe ’97, proveniente dalla Turchia, insomma, gli amici turchi non ce ne vorranno ma non stiamo parlando propriamente di Premier League o Liga. Se poi ci appelliamo alla storia il tutto è ancora più straordinario. Quanti giocatori turchi ricordate per aver fatto bene nel nostro campionato? Pochi, pochissimi, forse nessuno. Arrivati come grandi promesse e poi nel giro di pochissimo, scomparsi nel dimenticatoio. All’Inter e al Milan lo sanno bene ma a dirla tutta, anche alla Roma. Ricordate Salih Uçan? Apparso con la maglia giallorossa pochissime volte e mai decisivo. Piedi per terra e testa ancora più giù se possibile per Cencio ma ormai nascondersi sembra impossibile.
Fonte: INSIDEROMA.COM-CARUSO
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