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Ciro Esposito è in coma farmacologico: condizioni sempre più gravi

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 24-06-2014 - Ore 17:20

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Ciro Esposito è in coma farmacologico: condizioni sempre più gravi

Roma - È stato dato per alcune ore «clinicamente morto» Ciro Esposito , il trentenne rimasto ferito da vari colpi di pistola a Roma il 3 maggio prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina . Intorno alle 18, il professor Massimo Antonelli, direttore del centro di Rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma, ha precisato che «le condizioni si sono ulteriormente aggravate nelle ultime 36 ore e i supporti vitali non riescono a tenere sotto controllo la funzionalità degli organi».

Da Ciro anche il padre e il fratello di Gabriele Sandri
A fare visita a Esposito anche il padre e il fratello di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso l’11 novembre del 2007 in un’area di servizio nei pressi di Arezzo mentre era in viaggio in macchina con quattro amici per raggiungere lo stadio Meazza e vedere la partita Inter-Lazio; durante una sosta nell’area di servizio Badia del Pino dell’autostrada A1, Sandri fu colpito da un colpo di pistola sparato da Luigi Spaccarotella, agente della polizia Stradale.

I tifosi: «Non andiamo a Roma»
Non ci sono gruppi di tifosi organizzati in partenza daNapoli verso Roma: è quanto si apprende da fonti del tifo organizzato della Curva B dello stadio San Paolo. Le notizie sul precipitare delle condizioni di Ciro Esposito hanno provocato dolore e rabbia tra i tifosi del Napoli, che però non avrebbero in programma di spostarsi aRoma.

Stato d’allerta a Roma
Forze dell’ordine in allerta a Roma per l’eventuale arrivo di gruppi isolati di tifosi napoletani per l’aggravarsi delle condizioni di Ciro Esposito, in fin di vita al Gemelli: si temono raid e vendette nei confronti della tifoseria romanista, visto che a sparare a Ciro sarebbe stato un ultrà giallorosso, Daniele De Santis.

Confermato il coma irreversibile
Sia Vincenzo Esposito, zio di Ciro, sia fonti dell’ospedale Gemelli hanno confermato che il giovane tifoso del Napoli è ancora vivo, anche se in coma irreversibile: «A nome di tutta la famiglia - ha detto lo zio - dico a tutti basta violenza».

Niente maxi schermo a Scampia
Questa sera, niente maxi schermo a Scampia per la partita dell’Italia, dopo l’aggravarsi delle condizioni di salute di Ciro Esposito: la decisione è stata presa dal presidente del Municipio, l’avvocato Angelo Pisani, che assiste legalmente il giovane tifoso del Napoli. Per la sfida con l’Uruguay dell’ex Cavani era stato organizzato un evento nella villa comunale di Scampia, con l’installazione appunto di un maxi schermo.

Lo zio: «Il suo cuore batte ancora»
«Ciro è ancora vivo e il suo cuore batte ancora»: così uno zio di Ciro che si trova fuori dalla sala della rianimazione del Policlinico Gemelli ha smentito la notizia del decesso, aggiungendo che «abbiamo poco tempo e tutti i parenti e amici vogliono salutarlo per l’ultima volta».

L’avvocato: «Fortissimo peggioramento»
«Siamo tutti più vicini a Ciro, più che mai», ha detto l’avvocato Angelo Pisani, legale di Esposito, aggiungendo che «secondo quanto ho appreso dall’ospedale Gemelli il quadro clinico di Ciro ha subìto un fortissimo peggioramento e le condizioni del ragazzo sono gravissime. Alla famigliadico più che mai non mollate».

I famigliari al capezzale di Ciro
Accanto a Ciro Esposito in queste ore la madre del giovane, Antonella Leardi, che è rimasta sempre al capezzale del figlio in queste settimane: «Resto qui fino all’ultimo, non me ne vado». ha detto a parenti e amici. Al Policlinico Gemelli sono arrivati altri familiari del supporter napoletano. Nella stanza dove si trova il giovane è arrivato anche un sacerdote.

Fonte: ilsecoloxix.it

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